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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’512Autori attivi: 7’463
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Le 80 poesie pubblicate il giorno 20/04/2015
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I colli
par sentinelle
deliziano
la conca nei giorni afosi
il mare
ne dà sapore
Tutore
il
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Vivere spaccata
nei cocci minuti della proprio ora.
Inadeguata.
Alla solitudine chiassosa dei pachidermi ottusi,
regolata dalle date, minacciata dai
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Sull'incanto d'ombre precipita la luce:
l'assurdo perduto in un lampo
che fustiga lo sguardo.
E l'io deserto fugge
lo sgomento di un istante.
Qualcosa che presto si dimentica.
Oscilla altro tempo,
cade e poi si infrange:
il tutto
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Anna62 |
20/04/2015 15:13 | 1443 |
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Se non fosse, perché sei
come la primavera, che
porta colori smaglianti
e abiti di seta.
Se non fosse, perché
sei come acqua limpida
di roccia.
Se non fosse, perché sei
l'amore che porta con sé
l'eterno, io
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Incuneato tra le pieghe della vita, tendi
tu... atleta dai mille volti, ti prepari con audacia
in fremente attesa la partenza attendi,
imperniato su scarpe ad indicare la via
sfiorata con euforica tenacia.
Fendono l’aria fuggenti braccia,
colori
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Affreschi d'ambra
tra un'alba chiara
e un debole sospiro
Vicino al molo
di un porto
mai raggiunto,
colori tenui
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| Un veloce di vento
il fermo di un'immagine che fugge
l'istante che cambia.
Mi guardano
linee d'alberi in processione.
Sono dove cadono le foglie
Il vetro ha il mio volto emaciato.
Sul punto di entrare parlano gli occhi
la voce allo
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| Da queste parti
passò un uomo giusto
con i poteri di capire
e provvedere
e non vide il torbido
travestito da pulito.
Ora, dopo il dominio
del male,
lo stesso uomo vede tutto
con gli stessi occhi
che non guardarono
tutto.
Da
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| Non ho più nome amore mio
neppure l’ombra del rosmarino
nella terra di una fioriera dal grembo sterile
né, cancelli di legno
corrosi dal salmastro marino delle maree
senza nome.
Eppure t’amo
e t’amo ancora, furiosa come l’onda;
placida rena
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| Gelo Antartico insistendo su anime amorfe
mio presagio sul letargo di giovanili flebo
son Primavere assiderate senza colori
Pungo un gregge dal siero atrofizzato
sperando all’indomani
che anfetamine diventino schegge
nell’etra d’un crogiolo
da
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| Seduta dentro
un angolo di buio
ascolto, penso,
mi domando
quando finirà questo
periodo scuro,
dove trafiggere è meglio di
parlare
e il cuore sussulta tutte le volte
per un mistero che
si annida
come serpe che crogiola
al
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Affondai la lama del vomere nella profondità della zolla,
con tenacia scavai osando fino al cuore della terra
per trovare il perfetto seme.
Cercai fra i rami degli ulivi quando gemono al Mistral
nelle notti di plenilunio,
quando cani scalzi
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| Quando un dolore nuovo,
sconosciuto ... ti coglie
non conosci la sua natura,
non sai di che colore sarà,
quanto ti farà male,
quanto durerà e se mai finirà.
Fortunatamente lo superi e rinasci.
Poi la vita ti
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| Rimane solo il tempo
di riscoprire buone nuove
se con sguardo da fanciullo
intravedi il mondo
per quello che non è...
No... non non è sogno
in quel che di farlocco
vive in filosofie bislacche
poiché storia sempre
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| Lune di sogni spenti
di esuli migranti
repressi, vinti, espunti...
fantasie del male
imboccano sentieri
più
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| Eremo freddo
intorno solo la selvaggia brughiera
scossa dal vento impetuoso
le foglie scure solleva
in turbine.
Voce irrequieta
il tempo si disfa veloce
il cuore ghiaccia.
Torturata
dai colpi dell'ingrato Fato
represso l'ardore
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| Spettacolare,
meravigliosa,
oggi appare
la cima del Rosa.
La lieve brezza,
calda nel sole,
come carezza
sfiora sue gole.
La nebbiolina,
se pur leggera,
questa mattina
già più non c'era.
Il lume che accende
il giorno che
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| Forse nei richiami d’aprile
quando nei primi ardori estivi
esploderà in tutto il suo splendore
la natura, le foglie si vedranno
agitarsi inquiete sui rami,
mi verrà in quest’evenienza
ora che il vento s’è placato;
a farmi percepire la tua
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Fiore d’acerbo ignoto
dipingi in disorientate nubi il mio essere
e solo dopo mi accorgo
di avere stormi di cornacchie
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La pioggia sottile
intona una musica
per gli uccellini
che cantano sotto le grondaie.
Fioriscono i fiori degli alberi
del melo e del
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| Sono qui
quando arriva la notte
e le stelle si accendono
resto qui
sino al mattino
per iniziare dal vivo
un altro giorno divino.
Sono qui
aspetto, spero
e rispetto la vita
l'accetto ogni giorno
cosi come viene
anche se lei, a volte non
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| Mi chiedo quale sia
la cosa più importante da gestire
quando movimenti clandestini
si esercitano nel falsificare istanti
ove la precedenza pare eclissatasi
numeri quantificano
l’imponderabile è sotto gli occhi
menzione d’onore da
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| Credo di essermi perduto
questo mare gigante
sa di notte scura.
Le acque son profonde
se cado adesso muoio
e non c’
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e mi poserò lieve
come un sospiro del cuore,
aspetterò che la tua mano s'apra
come un cielo dopo un temporale e
ancora una favola che passa
sussurrerai tra i miei capelli,
ed io, illusa, sognerò di bianchi cavalli
di sentieri
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Amo questa vita
finché al suo apice estremo
non l’abbia consumata
e rimarrò a cantare la sua lode
per
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Felice ricordo
affiora alla mente,
quando rivoli di candidi fiori
profumavano fresca natura,
desto ondeggia il cuore
verso il mare.
Amica
angelica d’amare,
passione, carezza germoglia
tra sillabe ardenti del pensiero,
gemma del
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Ti svegli.
L’alba grigia,
gela il lenzuolo,
aggrovigliato
nel bagno del sudore.
L’ansia dell’animo
trasuda nella pelle.
Lo
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| Sento il rumore
dei miei passi nella notte,
lungo le strade ormai vuote.
Il mio pensiero
torna nel labirinto
delle albe piene di te.
Nel tuo amore dolente
vedo i miei errori
e nulla sarà
mai più come prima.
Vorrei vederti,
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| Si perde il sole dietro la collina
fra i monti che son alti all'orizzonte
ed io ti sto pensando, mia piccina,
col pensiero ti mando un bacio in fronte.
Questo è il tramonto, e fino a domattina
sarà di questa notte un lungo ponte
nel
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Libero il mio cuore
nel momento in cui mi detto sul corpo
bagnato dalla schiuma del mare
dove armoniosamente lusinga a rilento
le nostre anime taciturne
mentre il mare ci vezzeggia
tra respiri profondi e espressioni gagliarde
mormorando dolci
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80 poesie pubblicate nel giorno 20/04/2015. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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