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Le 66 poesie pubblicate il giorno 17/04/2015
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Nell'eternità nascosta tra i rubini
sorge un'alba fiammeggiante, costeggiando mari tempestosi
I tuoi occhi squarciano come spade e lance
le torri imponenti sugli scogli del tempo.
E se potessi rinascere mille volte
per mille volte ancora,
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Verrei volentieri
lo dico davvero
solo che i pensieri
sono un mistero.
Ed ecco che mi fermo
ad aspettare il vero:
l’
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Mi scuoto l'aura in disparte,
d'amore tempo più non è
e neppure di semplice gioia
ma d’esistenza e
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Pensieri,
simili a fili di seta,
corrono,
scintillano,
si accavallano.
E io trattengo,
nelle mie fragili mani,
lo
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La ragione brancola
davanti al divenire
Il presente si dilegua
verso insondabile meta.
Altro presente
col suo fardello di memorie
si affaccia sullo scenario della vita
e, inesorabilmente, si allontana.
Kronos irriducibile
procede
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Non ci sono parole per Auschwitz
Non c’è musica per Auschwitz
Non si può comprendere Auschwitz
Una donna
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| Mia signora,
ho cercato e trovato:
Il retino più grande del mondo,
il martello più resistente che ci sia
e l’incudine del più anziano dei fabbri.
Con il retino acchiapperò Sirio
e con martello e incudine
della stella più luminosa
forgerò un
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| Il tuo io mi sovrasta
la mia volontà si frantuma,
da lunghi silenzi affiora
la mia fragilità,
come crisalide che non riesce
a librarsi in volo
prigioniera nelle tue mani,
mi annullo nelle tue asprezze,
vuoto che si spalanca
al
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Quella luce alle spalle colora di giovane
il mio viso accarezzato dai giorni di pietra.
Posato sul dito è l'anello che scrive storie
e dipinge panorami di sospiri provati.
Il cammino di luce ristora la mente
e ridona calore alle mani umide
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La sera è piovuta negli occhi
mi guardi
e la neve ha ripreso colore
Hai scordato il tempo
mentre il tempo correva
e senza fiato
sfiori
il tramonto adagiato
sulla mie pelle nuda .
Il piacere
ha il sapore caldo di giugno
il frugar
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Affezione morbosa nel naufragar
sul display liquido del cellulare,
fra elettromagnetici flutti di un mar
una scia d’ore e giga a navigare.
Nell'istante che ti raggiunge il segnale
sei marcato con tecnologico chip,
in bilico colpa di risponder
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Datemi un’àncora
o un porto sicuro
o peso di zavorra
certezza d’approdo
al riparo di
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Oh donna,
impavida scomparsa,
lance nel cielo
tra nuvole di mare,
volasti tenebra altrove,
odor d'incenso
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Vivo d’antiche leggende
d’arte e di colore
fra il brusio
di furtive chiacchiere,
incrociando casualmente
gli occhi
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C’è
un luogo magico
sul tetto del Mondo
dove l’anima
danza libera tra filari di luce
e il cielo
si squarcia
in profili assoluti
ma non c’è strada che conduca lassù
perché il cammino
è nascosto tra le pieghe del tempo
là dove
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Sai che non avrò pace
finché non scenderà la notte
ed i miei due volti
non saranno riuniti fra le ombre
La luce placherà i suoi passi
e la rosa nera che nascondevo
sboccerà nei suo petali di morte
fra le stelle
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| Non alita la terra a sollevare
lo strascico luminoso della notte.
Hai indossato la veste bianca.
Ti copre anche le mani
e i capelli.
Vorresti dire:
Prendimi,
prima che sia presto per il saluto
tardi per il cammino che rimane.
Il vento
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| Era dunque la piazza
dove anelava il tuo pensiero?
O il ricordo della sera
a macinare i tuoi sogni?
Penso sempre
a quella fontana all'angolo
dove t'incrociavo con la tua lancedda.
Era l'acqua gorgogliante
che pizzicava l'anima e
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Punte gelate di malinconia stellata,
rubi al manto celeste la luce
per dipingere la tua pelle,
sei favilla bianca nel
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...Piccole dita
ad intrecciare fili
a fabbricar tappeti
o scarpe per giocare
un gioco che diverte
i bambini nostri
che vivono, sorridono
mentre per voi la vita è morte...
Occhi belli,
e intorno sei fratelli
che aspettan due
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| E penso che l’amore sia
questo che scrivo
Un infarto di polvere
e vento
e tu il confine
tra un bacio e la bocca
Nemmeno un lume
potrebbe disegnarmi
-nel mezzo, le radici
Ogni volta mi resti
abbracciato
come l’alba alle pietre
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| Debutta la notte e, sedotte parole
cadute nell’oscurità svelano inquietudine.
Nei mutismi gli alimenti del cuore precipitano;
spezzano l’inquieto del tuo viso.
Coinvolgimento del turbamento
improvviso, come l’increspato mare
alimentato dal
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Quando le mani non sapranno amare
ti porterò dall'altra parte del giorno,
dove la luce sfuma nel silenzio
e i suoni sono musica e stupore;
ferruginoso e fresco
sento salire lento il respiro
della terra bagnata dopo il freddo dell'alba
e
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Ho qualcosa incastrato
tra il pomo d'Adamo e lo sterno
forse è l'attimo perso o il vuoto d'eterno.
Ho qualcosa di ingarbugliato
tra le viscere e il cervello
forse sono bisce o conchiglie di mare.
Ho qualcosa che mi scorre nelle
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In una gabbia dorata dondoli.
Spalanca la porta e
lasciati andare.
Prometto, non
ti farai male.
T'illudi
di
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SeSte |
17/04/2015 19:43| 1430 |
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| Sono piena di sabbia arancione
onda fatta di Dune spugnose
aridume e sguardo impantanato.
Se ho molto da imparare, mi
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Garbo |
17/04/2015 19:28| 1039 |
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Simile al fiore, s'apre
docile, la luce al giorno
arrampica il gelsomino
nel tuo sacro cuore
Anche il vento si quieta, riposa
nei cortili addormentati
Sedie vuote, di giorni
di suoni attesi, si spoglia qui la notte, è quieta
Rondine
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L’uomo entrò piano
Nel momento dell’Ave Maria
Nel bar di molte Marie
Chiese permesso ai presenti
Sembrava trasparente
Perché risposte non sentì.
Non fece caso all’indifferenza
E come per caso
Tolse dalla tasca un rosario
E
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Ho bisogno di un loculo
Vista fantasia
Che chiuda il mondo
per aprirmi all'entropia.
Ho fame dappertutto,
sul piano
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| Forse il peso preterintenzionale
di una nemesi-(la colpa mia)
storica o della specie
fa sì che adesso mi opponga alla vetrina
con la forza di un manichino
Tessuti malazzati e più che mai
i celebrali non più
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66 poesie pubblicate nel giorno 17/04/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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