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Le 68 poesie pubblicate il giorno 16/04/2015
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Lago privo di vento,
specchi il cuore
che lasciò il piedistallo,
unì i cocci in oro
per sembrare bello.
Un tempo
a fronte alta
guardava il
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Il silenzio suo compagno,
acceleri i battiti,
un pensiero di perdono sale a Dio,
emozioni brividi pianto,
anni che fuggono via,
soffri prigioniera.
Non buttarmi via,
amore truffato,
su un abito ammuffito,
in stoffe spoglie.
Non hai pensato,
di
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Per quanto abbia provato
oggi non mi s'addice scriver d'amor
e di nobili intenti
ma di tormenti
sofferti
Giacché mi trascino di stenti
sotto la pioggia incessante
come un triste, solitario viandante
che cerca quel che non
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Frinisce la notte
scombussolando le mimiche
dei dormienti
anche negli alveari è solo miele
mentre nelle mie
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| Stridenti gemono
ulivi millenari
straziante, il loro grido di dolore,
perfora cieli omertosi.
Radici maestose s’aggrappano
invano alla terra natia,
mutilati i rami senza vita,
violentate le loro chiome
non danzano più col vento.
Alto si
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| Ero alla fine
protratto sul confine
le braccia dell'attesa dal ritorno
con la verità negli occhi
Senza pensare
ho sceso prima che il buio dalla luce
ti separò dall'ombra
- ero alla fine dell'attesa e tu non c'eri
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Corsi il tempo
stanco al vento
mi ferì l'assenza
parole afone
dell'istante perso.
Eri
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| Sulle onde sarò vento a sfiorarti
Sole Tu che spazzi nubi dal mare
fa che cielo limpido diamante sia
Cuore dagli occhi innamorati
allontana fumogeni da quest’iride
io storpio a brillare sul mare dei sogni
anima mia è il popolo dei mondi
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Quando scrivo,
faccio l'amore con le parole
mi cercano, ad una ad una
mi baciano, mi lasciano un sorriso.
Poi la notte, la
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Dimmi
dove ha parlato il cielo questa sera
dove trovo il tuo sorriso
dimmi
quando arriverà l'azzurro nel tuo sguardo
oltre il tempo del tramonto
dimmi
dove chiama la vita
lasciata andare
sulle nuvole di fumo
che formano il
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Dominato che è sul nulla l'orizzonte
rapidi gli sguardi si rincorrono
nel riconoscere d'un cielo gravosa presenza
dinnanzi a quel che fu saggio consiglio
lasciato ormai in balia degli eventi...
Ah... quante le volte
la sofferenza mi spinse
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| Sfogliami mentre la bocca
ti distilla miele e una scia di luce
splende dentro occhi chiusi,
è voglia che dal ventre erutta
e sale, alla pelle affiora, è un velo
che a te congiunge da te separa
L’inguine respira, sabbiosa duna
al
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| Datemi poesie da scrivere
e sogni rubino
da ritrovare ogni notte,
vi schiudero' le porte all'amore
di cuore e di sensi...
datemi una parola
e ne faro' plastico
da far esplodere ogni contraddizione...
datemi quattro assi
e vi daro' un burattino senza
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Mavec |
16/04/2015 13:17| 586 |
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Arpentant l'oubli des jours,
sous l’opulente lumière,
épaisse, basse,
ouverte à tous les vents,
la mer s'étire.
Combien de rides sur ses flots
festonnés de lames.
Du haut de la falaise,
si loin de
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Leviga il tempo quella furtiva lacrima... perché!
colora il cielo di pianto a scendere dalle nuvole
rosse labbra tinte nell’oscuro essere... inerme amore
nelle mani infuocate su fragile membra... il perché
subire ancora quell’erosiva
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A te, o Reno, i’ ne canto un’elegia,
un Poëma mellifluo, Poësia
lieta di Vita, e la canzone assorda
i nembi; e questa corda
dell’arpa che i’ ne pizzico saltella,
e all’onda tua si giace, e all’acqua bella,
donde ‘l mio senso ne sogna i
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Te ne sei andato
come fa il sole ogni notte al calar della sera
ma tu non sei più tornato
e l’alba non s’è risvegliata
come quel sole
illuminavi le giornate coi tuoi sorrisi
e scaldavi con uno sguardo
le foglie del tuo
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Profumi come la brezza
sulle colline alberate
spettinando le voglie
di vederti ancora
nuda sui miei occhi adoranti
Le alte fronde dei cipressi
danzano con le nuvole
accoccolate tra le risa
di fanciulli in fiore
lungo i viali vestiti in
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| Magma incandescente
e inutile imprevedibile rabbia
bruciano gemme d’amore.
Spogli rami desolati
urlano al cielo
mostrando profonde ferite.
Impavido dolorante cuore,
in estrema apnea,
ruba respiro al provvido vento.
Non si scompone il puzzle
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| Il passato è seppellito sotto un altare vuoto,
dentro una bara di parole viventi.
Niente più soffocherà
la mia voce aguzzata dai silenzi,
dietro una porta socchiusa.
E' stato, passato,
oscurato di veniente radioso,
fluente
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| Lizera che unu bolu ‘e mariposa,
che i sas alas friscas de su ‘entu,
che sas istellas de su firmamentu,
de sa luna creschente prus donosa,
ti mi paras in coro cun s'ammentu,
bella cantu sa fada prus grasciosa,
e pro cantu bi duras non b'at
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E Napule se sceta ogne matina
cu sti lenzole appese ‘nnante ‘e laste
cu sta munnezza ca s’è fatta ‘nchiasto...
E Napule
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Certezze eclissano
non osano mettere fuori piedini
timorose del momento
fluttuano ubriache
ovunque appoggiano il sentire
non desistono dal provare emozioni
caramelle semi- amare
da far piroettare
ricerca spasmodica
non detiene alcun
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Un giorno morirò, è naturale,
ma prima della fine voglio dire
qualcosa contro il mondo anti- sociale
che
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Oh! Se ne ho visti di lupi famelici, intorno,
con il sorriso appeso a fauci
come una preda da gustare e
quanti agnelli, con nella pupilla la vendetta,
ma fermi, pusillanimi ad aspettare.
Resta soffio contrario il mio accorare
impigliato tra chiome
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E ruppe il vetro
di quella ermetica finestra
l'inconsueta folata
intrisa di ghiaccio e grandine.
Nulla parve
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Non aspettarti
di scampare ai capricci del destino,
a quei dadi
tiranti in fretta per cercare di capire,
a quelle immagini
apparse negli occhi delle sacerdotesse.
Non pensare di sfuggire
alla frantumazione dei progetti
alla delusione dei
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Il sole dietro i monti è ormai scomparso
e luce più non danno i raggi suoi,
l'usignolo ha già smesso di cantare
e lieto dorme nel suo picciol nido.
Escono a frotte saltellando i grilli
ad intonar nell'aria il loro canto
che
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Oh Catullo che dell’amor mi canti invano
e Lesbia preghi, per l’eterno implori
anche se, incessante, lei mal ti tratta
mentre tu l’ami e l’ami e l’ami ancora!
Seppur convinto che sol con te
l’amor farebbe, povero illuso,
ben sai e ben sostieni
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"Senta, la ringrazio anticipatamente per il suo interesse
ma vorrei solamente estrarre l'agente che rigurgita blatte".
Uomini che di sangue
allattate occhi
per allevare pargoli
col cuore d'agave,
siate l'esodo
verso il
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68 poesie pubblicate nel giorno 16/04/2015. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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