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Le 56 poesie pubblicate il giorno 10/04/2015
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Nel fresco e mesto zefiro
che intorno spìrasi,
nell’ansia Primavera
che si riprende,
tra’ i blandi incanti e gl’incubi
de’i pruni esanimi,
l’aspide della sera
trista si splende.
Le spire sono lugubri,
la guancia si ulula,
l’alba Luna
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| Ho cercato
ho cercato tanto amore mio
tra gli aranceti baciati dal sole
sulle guglie, dei tuoi castelli lontani
una traccia, un profumo di te
ma tu non c’eri, non c’eri
nei raggi rinascimentali di un singolare pianto,
all’ombra di quell’albero
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Il sapore del mare accarezza i pori
brillio sulla pelle, briciole di sale,
stropicciate pagine si divincolano ascoltando
negli spazi dedicati al sole coi lor colori.
Una lampara spenta, memore attende
di quel viaggio tra le onde accarezzanti
il
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| Troppo squallido appare lo scenario
in questo stivale culla della storia,
che mestamente scivola alla deriva
di ideali profondi e reale presenza ...
inquieta l'attuale l'obsoleta imponenza
venti di sfascio gonfiano la tolda.
Tu ... che hai mosso
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| I miei occhi umidi e socchiusi
han sentito una spina nel cuore
il seno sobbalza e si ritrae
il dolor ingrana e assale...
Amor di cuore volea la dama
solo frustrazione e incomprensione
fu la musica dl ballo ottocentesco!
Non voglio saper nulla
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| Occhi di ragazza...
accenno smarrito in cielo
d'orizzonte e nuvole distratte
pagina del tempo che cristallizzata
ne rivela eterea quel che fu esistenza
così dipinta in leggiadre forme
amplificando mia la curiosità innata
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E mi basta, forzi pe’ natura
U guardu ‘na matina arricrijiata
U movu l’occhji comu ‘na iornata
Quand'alliscia lu poveru timpuni.
Mi basta, esti nu confortu
Chista criatura chi nd’abbrazza
E va scarfandu l’anima di l’ortu
Puru la rosa russa
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Eri
il simbolo della libertà, tu,
piccolo fiore.
Fioristi
puro, e così
attraversasti
il mare della vita.
Dicesti no
ai
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Nel vuoto svolgo nastri,
vecchi inventari spolvero, archiviati,
ma nella anima mïa nulla manca:
i campi, i canti, i miei teneri inciampi,
mille sterpi e la stanca,
gli altari, gli astri, i salari, i disastri,
poi vento, neve, il mio vecchio che
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Sento il vuoto
che mi gira intorno.
E’ ipocrita il mandante
delle belle parole.
Ma cosa hai dentro?
Non barare.
Non sento il profumo
che inebria dal capo
ai piedi.
Su di me non cade
la pioggia che mi rinfresca
l’anima.
Vattene via
Per
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Mi immergo in quello
che continuo a chiamare amore
come un pellegrinaggio di stagioni
quando il chiarore dell'aria cade
sulla nudità d'anima
con la sua luce - tutta-
verso un pentagramma di germogli
in un abito di rami.
Ah che certezza
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| Mi sveglia di buonora un mio pensiero
l’appunto su di un foglio e l’accantono
mi lavo mi vesto m’improfumo
son pronta per il solito lavoro
Versando qualche goccia sopra il seno
convengo che sia il caso di abbondare
sono io o forse è il mio
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Grigio e rosso di tegole e ardesia,
mille tetti fra stretti sentieri,
scendon lesti giù all’acqua marina,
tra paesaggi rimasti nel ieri.
Ogni giorno una vecchia si affaccia,
e distende un lenzuolo blu al sole,
che si increspa tra strappi di
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la notte infinita si arrampica
sopra una lastra accesa
dove il riverbero del sole
acceca le iridi
senza nessuna gioia
senza la voce stessa
tace
l'ultima promessa alla luce
e c'è indifferenza al dolore
senza spasmo
annullo i pensieri il
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Scusami se guardo
il tuo sorriso,
faccio provviste,
quando non ci sei
lo uso
per dipingere il silenzio
della
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Amo la vita perché non la comprendo,
piango quando e perché mi si rivolta,
m’innamoro se un’ anima mi ascolta
e al tempo ineluttabile mi arrendo.
Amo la vita perché ci sono dentro,
e chi mi ci ha portato è per amore,
mi
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Sono semplici corrispondenze queste voci
e questi gesti trame d'infinito,
dove gli occhi sono fiaccole
e le labbra caverne e spelonche di tutto il creato.
Sará
perché cerchiamo ogni legame
che ci incontriamo nelle stelle
e nei
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“Stasera viene a cena un mio collega,
è stato assunto solo l’altro ieri,
adesso non mi dire: ‘che mi frega!
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Come in apnea
torpore scandisce l’attimo
faville circondano
claudicante il fiato
si aggrappa alla speranza
leccornia amara
il domani è
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| Rincorro...
la mia immagine, riflessa
nello specchio dell'esistenza.
Sento...
l'oblio confondersi
nello screzio
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| Ho sognato d'averti
sino allo sparo
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Innanzi a uno specchio stamattina
sono invero sobbalzato dall’orrore
Serenamente andrei alla ghigliottina
avendo già perduto il mio splendore
E se a qualcuno gli venisse voglia
infin di togliermi pure il suo saluto
credo non ne avrei nessuna
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La notte silenziosa e senza luna
nel presagio di morte e di rovina
attende l'astro nascente
per illuminare le
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Una colomba bianca
è volata stamattina
e mi si è soffermata
delicatamente vicina
sul davanzale
della mia finestra.
Quasi ha sfiorato
col le sue ali candide
le mie mani
che l'hanno accarezzata.
E' nata in me la
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| Ho letto nella notte
ho letto quelle note
ma ho scordato di sentirle
ho scordato di cantarle
Svanisce la melodia
che va e scivola via
Ho sentito le parole
ho cantato la canzone
Così aspra certe volte
così dolce come
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56 poesie pubblicate nel giorno 10/04/2015. In questa pagina dal n° 31 al n° 56.
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