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Le 80 poesie pubblicate il giorno 14/03/2015
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Abitudini,
abituarsi all'abitudine esser cosi abituati
Abituati ad essere
aver paura della notte quando diventa più buia
nascondersi nell'altrove per cercar conforto per trovar illusione
abitudine,
è come abituarsi all'esistere al
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Dormi con me stasera
ascolta il battito del cuore
posa la mano dove i sogni escono dal corpo
tendendo i tuoi piedi ai miei,
sfiorando le ombre
tentate dal gelo, nei morsi di un agguato.
Rendimi i passi o mia Speranza
domani, un calice di
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| Viene un vento d’uccelli
a spezzare il vestito al silenzio
nel cielo che si pregna di marzo
Le ali aperte su un foglio, bianco
scrivono la stessa voce di allora
Mi penso di te tra i pensieri
la luce al giardino ha spento
il chiaro alla
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Mi raggiungerai
all’imbrunire.
Solo un brivido immobile
nella luce lunare.
I giorni dei sospiri
hanno ricordi
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| Per amore
non mi specchio più nel pallido giorno.
Navigo nella bussola libera del mio cuore.
Come una volta.
Io ascolto ancora
l'immortale abbraccio...
mi porta via
da tutte queste cose
che mi riempiono il passo
ma non mi
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Cielo capovolto su placido fiume.
Nuvole galleggiano come piume:
si muovono lente su acqua docile,
come quieta anima che anela, umile,
giunger al mare che tutto contiene.
Tutto si muove, niente ci appartiene,
il cielo capovolto è
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Il cuore è freddo
c’è solo un soffio arso nel deserto,
le strade della vita
abbandonate al vento di sconforto.
Bagliori lontani evocano la giovinezza
che il tempo disumano ha cancellato,
Un corpo giovane porta in sé il
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Uno e Trino,
enigma e mistero,
Germoglio di fede, amore infonde,
flagellato, crocifisso sulla pesante croce,
salva gregge,
da profonde e nere macchie.
Invidia, potere l'han condannato,
mite Agnello senza colpa,
Redentore dell’eterno
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Al di là
della mia sofferenza
-rovi-
in stille versate
oscurità
ego nella tempesta
Tu mi concepisci...
carezza Tua Signore
come sigillo di rinascita
ammaini vele
soffocanti membra logorate
riveli strade
-guida colma della
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attanaglia il gelo
scende fin nelle ossa
lama di rovente veleno
scalfisce il plesso solare
nel biancore avorio cozza
frange la riva l'onda
artiglia le vertebre della schiena
nel tepore delle carni svela
un sentire doloroso
squarciare il velo
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| Sfiori dolcemente
i miei pensieri,
e ti respiro sempre
come un’emozione
che mi carezza l’anima
e vivo di te...
ti assaporo corpo e
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Qualcuno è sempre triste.
altri si chiudono nei problemi di un vivere imperfetto.
Qualcuno mi rimprovera abissi di malinconia.
Siamo così noi umani,
insoddisfatti spesso e a volte impietosi
Ma vivere, esprimersi, guardare
o soltanto
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Come il sole sul filo tagliente dell'orizzonte
all'alba schiarisce il buio,
nel profondo brilla e toglie le ombre
risorge l"anima dalle tenebre;
Come il cielo dopo la pioggia
s'agghinda di un arco iridato
inneggiando alla
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| La vita è relazione
confronto con l’altro,
si esprime e vive
attraverso lo specchio
di se stessa.
La mente si riflette
in quelle medesime parti
che non riconosce dentro di sé.
Si muove nella fisicità
del mondo
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| Ho sperso l'immagine mia
di rimando.
L'ombra che segue fedele i mie passi
in una ridda di coscienza
imprevista
me la rivelo enuncio
là dove le ore son salde,
immobili ed io
ad ultimo allenterò
la presa
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| Ma quale il senso
in lacrime dorate
lasciate alla mercé
di grida mai sentite...
ritorte vibrazioni inutili
che tanto in quel dolore
nessun'immagine insiste
al di là del proprio cuore...
e lascia stare
il ritornello detto giusto
di
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| S'un viale di gialle foglie si cammina
loro, bagnate, non fanno alcun rumore.
Indimenticabile
il calor della tua mano
inevitabile
il nostro ultimo racconto
ineccepibile
il tuo superbo profumo
indispensabile
il tuo esistere.
Ora la
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Il corpo si ridesta verginale
segnato da confini trivalenti
e brucia le sue impronte incandescenti
su questa pietra sacra di vestale.
Il cuore vibra acceso e verticale
e scopre nel clamore tra i portenti
con l’acqua cristallina dei veggenti
il
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Bussarono alla porta e, calmo, Enrico
andò ad aprire col pigiama indosso
pensando si trattasse di un amico
e,
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Amore
incanto dolcissimo
inesorabilmente si trascina
cuore
freme elaborando
sensazioni
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Sincronismo: le lancette.
Una variazione simultanea
nell’illusione nella determinazione
del tempo.
Guadagni l’ora
che hai perso:
ma scorre veloce il percorso
della vita.
Una meta da raggiungere.
Una corsa per conoscere l’arcano
e
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Immobile testarda
l'insolenza d'un'antica bugiarda
Inutile superba
il mugugno d'una vecchia sincera
Fragile
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| Silenziosa m’appari o notte
fra brusii e passi felpati
di spettri lontani.
Rotolo gli anni,
i mesi, i giorni
fra
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| Saremo carne vergine
silvestre e immacolata
l’odio e le passioni
del tutto cancellati
la guerra ed ogni storia
ormai dimenticata
ladroni e governanti
onesti e denudati.
Saremo un verbo solo
amore incancellato
un gregge e i suoi pastori
uniti
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| E pure quando sembra tutto a fondo
e non rimane che gettar la spugna
si guardi a quel Getsemani e alla croce,
all’uomo Dio che versò sangue amaro
per questo mondo infame che si ostina
a non voler risorgere con Lui
in quel mattino in quel
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| Ed io ritornerò dal mio passato
dal vuoto di una fossa sconosciuta
dal fondo del gran mare di cobalto
dal rogo che ha bruciato la memoria.
E il volto mio sarà senza peccato
la fede nel suo nulla risoluta
l’amore col più ardito
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| Su un paesaggio che a sinistra è invernale,
mentre a destra è rigoglioso e fiorente
si erge il Cristo in una posa regale
e un vessillo in una mano reggente,
mentre ha un piede su una lastra tombale
da cui sorge con statura
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Possente amor porti
al cuor Signore.
Rallegri il cammino mattina e sera,
rafforzi l’anima al suo destino.
Odi celesti ondeggiano nel cielo
volo d’angelo ombreggia la luna.
Tua Parola echeggia
ristora, cuore accalora.
Preghiere si levano al
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Non tardar esci alla luce le tenebre
abbandona e quella buia dell’error
caverna e del peccato antro imo
nulla nulla sappi di te è poi perduto
che se a caduta rovinosa l’uman
fragil natura e all’inciampo incline
porta a risorger pronta porta
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Nei solchi scavati seguivi l'effluvio,
colati verseggi da profanate vene
strofe urlanti nelle vite silenti.
Privata di tutto, svestita d'affetto
dell'amor fosti tentatrice sirena,
immaginifici scritti su fogli di pianto.
Eri deserto immobile
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Pagu |
14/03/2015 03:03 | 3239 |
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80 poesie pubblicate nel giorno 14/03/2015. In questa pagina dal n° 41 al n° 70.
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