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Le 89 poesie pubblicate il giorno 05/10/2014
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All’Università della Sapienza,
con centodieci e lode e i complimenti,
ottenni la laurea, ... che pazienza!
Il
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Era buio quella sera
notte alta avvolgendo respirava
in quel tepore che solo tu provavi
lontano una marionetta barcollando avanzava
calamitati occhi catturavano
improvvise chele immobilizzavano
dall’inferno una voce saliva
in preda ad un
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Non v'è tempo per annichilir le voglie
e lesinare sul superfluo piacere.
Adornati di drappi nitidi, non
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| Un lamento straziato
lontano nel buio
oltre la siepe...
in fondo al dirupo
tra aguzzi crepacci
una pozza di sangue
apre una ferita
sul molle terreno,
nella voragine del buio
precipita
un corpo indifeso
colpito a morte.
Lama di vento
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| Che bello il mare
qui davanti a noi
L'acqua è fredda
Mi si gelano le ossa
Ho tanta sabbia
nelle scarpe e nelle calze
Non correre così lontano
aspetta, arrivo anch'io
Tienimi la mano ché
seguo meglio i passi
Sicuri
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| Ricordi quella sera?
I violini suonavano
Bach,
le rose scendevano
dai cortili colmi di notte,
il muschio su noi
miseri
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Un fiore per donarti il suo profumo
la volta che ho incontrato il tuo sorriso
il tempo che ogni giorno ti consumo
la luce
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| Superbamente atteso
imbroglio la matassa
dei sensi arrotolati
dai tuoi no.
Mi aspetto che silvestre
ti tolga questa veste
per darmi un dolce tocco
con le mani
in modo che il mio io
ti sappia scandagliare
con destrezza
colmando il tuo
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Protesa all'infinito
mi nutro di arida terra
annaffiata dal pianto del cielo
fra fangosi ruscelli di vita
per
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Fissano consueti il quipu
quei devoti esseri creduli
con la larga bocca spalancata
nell'avviluppo dell'amo affusolato
Mentre laidi li trainano,
irrigidendo il filo,
si predispongono in coro
al loro triste finale,
recidendo il
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| Basterebbe sentire
che siamo simultanei
nel buio dei
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Resta un fioco sussulto
di vita,
una sacca rossa di sangue
che irrora
la gelida stanza.
Occhi chiusi
al mondo
si
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Albero rinsecchito
tra zolle profumate,
alla tua ombra l’amore
germoglia dal nulla,
all’alba colora le nuvole
di grigio...
Nessuna lacrima
solca il viso,
mute parole avvolgono
l’azzurro dello occhi
sprofondano nel mare
senza lasciare
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Hai vissuto così intensamente
Che tutto quel vissuto ha intasato la tua mente
Mi guardi e in te si fondono
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L'amore sentimento nobile
dono del cielo se corrisposto.
Per amore si rinuncia a se stessi
ogni gesto è per
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| It remains a silence to guard,
the succession of airs and graces,
your mouth is safe,
an imprint which speaks to me
of a
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Giovani e belli eravamo.
Quante volte ci siamo sussurrati
io ti amo.
Il tempo che tra noi è passato,
tutte le cose
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I poveri troppi petulanti
pregano a raffica per elevarsi
a ogni costo all'indigenza
e intasano le orecchie dei Santi
e
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Sono senza parole nelle strade di una città.
Copre il passo il miagolio di due amanti gatti mentre sbircio,
dietro l’angolo della strada un’altra strada,
nessuno!
È l’ora della pausa pranzo,
m’investono odori ed orologi
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E conto le lacrime
che scivolano silenziose dal Cuore
in un sordo frastuono mi perdo e grido il tuo nome
non voglio il tuo bene ma il Tuo Amore
e mi giro sul letto disfatto in cerca di te
di un suono d'armonica
una carezza
uno sguardo fugace
e
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il sussurro si trasformò in rantolo
negli occhi il terrore dell'ombra
la notte una coperta di spine
la rabbia nascosta nel petto
- le voci nel buio -
sempre le stesse stessi i suoni
la paura riempe la gola
finché l'alba abbaia
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Squallida notte, il freddo
umidore mi penetra
profondo come fossi pavimento crepato
sotto il peso raschiante
dell’incuria, meschina, e di
pioggia sozza
nata da cielo corrotto
ma lastricato di disprezzo inutile
di sognata grandezza
e catafratto
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Dal primordiale vagito
hai sollevato la testa
e hai costruito strumenti
Poi per brama di potere
hai edificato,
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E’ così breve vita sulla terra
che una sola esistenza non ci basta
per zigzagar fra cose che vorremmo,
e che spesso otteniamo con la penna.
Però c’è anche, a volte, tra chi scrive,
qualcuno che si bea di condizione
in cui si trova oppure s’è
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Calma il dolore che impietoso
il tuo petto invade
Asciuga il pianto
Cerca l’equilibrio che ti sostenga
Sappi che a nessuno è concesso sapere
il futuro
Neanche ciò che ci riserva il domani
davanti alle incognite
Comprendi la
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Gran folla s'accalcava intorno a Lui
ogni lembo toccando del Suo manto
che sfiorando di polvere ogni grano
n'usciva la potenza dell'Amore.
E da quel dì l'Amor vince la morte
il superbo disperde il forte vento
e d'Amor la fonte, immensa
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89 poesie pubblicate nel giorno 05/10/2014. In questa pagina dal n° 64 al n° 89.
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