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Le 56 poesie pubblicate il giorno 02/10/2014
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| Stesse persone
diversa l’emozione,
luoghi diversi stessa sensazione.
Incontro atteso
momento d'esultanza,
cuore in
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Ai margini della memoria
è vano ridestare
un'eco sepolta
nel fondo dell'anima.
Com' è impossibile
arrestare
lo slancio tumultuoso
del destino.
Come il chiarore
s'avvicenda alla tenebra
la freschezza del presente
prende il
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Anche i colori amici
di una stagione
mi stanno lasciando
Le loro immagini assaporano
seppia ingiallita ormai
e le età sono partite
anche se le posso ricordare
e sembrano solo mentire
sembrano solo l’errore
E s’incontrano
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Porsi
un sorriso
sempre, anche
se rifiutato.
Tesi
sempre la mano,
anche se
mi fu tornata indietro.
Vidi
voli d'uccelli, infiniti,
e seppi
del cielo.
Chiesi
d'amare
ovunque...
Perché, io,
d'Amore,
scrissi,
scrissi
la
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Amore
favola sospesa sul mio tetto
Piccione appollaiato su un camino fumante
Tavola imbandita di leccornie, pizzi e trine
Odore di gelsomino, muschio, rosa canina
Braciere che arde e pullula di tizzoni ardenti
Occhi di gatto
Pulviscolo di faville
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In fondo a quest'imbuto
vivo, dove pareti color di mare
s'affacciano al cielo
appeso alla luce a venerare.
Qui dove l'umano disordine d'acqua
incontra la caligine dipinta dall'uomo,
nasce onirica fata
ad avvicinare le terre in unico
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Questo mio ottobre
di piogge sottili,
di luce sbiadita al mattino,
di sapori quasi d'inverno,
questo mio ottobre da solo.
Desidero solo di non sentirmi,
ché anche la mia voce
mi sembra strana, ora
che non mi abiti più
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Mavec |
02/10/2014 18:20 | 2255 |
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L’artefice della parola
Intenta in quel dissetarsi
Alla fonte d’ambrosia
Mentre ardita mano
Sostiene nel tiepido palmo
Fremente fondo schiena
Lasciando libero arbitrio
All’irrispettoso e impertinente pollice
Che non trova altro
Più
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| l'aurora si tinge di respiri nell'aria frizzante
inebriando i luoghi nascosti della bramosia
a risalir la china ove seminai
i gemiti dell'anima in pena
urlai il dolore di mancanze
sulla fredda pelle
ove riponesti li tuo cuore
quando dormivi
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Anima mia
velata del silenzio
di questo Vuoto
che smaschera
ogni inganno della mente
Di questo Vuoto
che colmo di compassione
accoglie la vera Luce
Colei che sconvolge
nella quiete apparente
ogni particella del macro cosmo
Colei che
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| Quel giorno...
Tra i miei seni la tua bocca
succhiava il nettare delle more
mentre fuori dalle finestre i giunchi
si
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| La mia Anima è una stanza
piena di polvere di risa.
Quattro angoli di felicità
mai consumate
che sono bellissime.
Amore
negli spigoli
per terra
sopra gli armadi...
E sugli specchi
come scritto di nebbia
il sospiro d'un
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| Il bosco per il caldo era ...”bruciato”
e un cervo alla ricerca di fontana
per esser dell'arsura dissetato
trovò
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| In quella casa
diventata grande
si respira l'odore del passato
sembra si odano ancora
voci festanti di bimbi.
Sono solo fantasmi
aderenze del cuore:
il nome giusto è ricordi.
Tra le mura
divenute prigione
da tempo cerco la quadra
e
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Liete trascorrono le ore,
s’implora “Te Madre Mia”,
affascini Il cielo con i Tuoi colori,
dipingi di nubi celesti
il Tuo Grande Cuore.
Orme di pace inondano la terra,
tra i raggi del sole e fresche cascate,
cantano i cuori colmi
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L’avrei fatto
ad onta di chi non crede, l’avrei fatto
tutto era pronto e tanti come me
ma pioveva menzogna da un cielo di cristallo
e non ci fu riparo
come me come tanti come un lampo
sbuffò raffiche di meteoriti
non c’è posto su
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Accanto alla finestra,
il volto fra le mani,
ascolto il cuore,
suonare la sua paura
Gli occhi ciechi
cercano
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| E t'accolgo nelle parole
che si tingono di carminio,
quando i mosaici di luce
che nel vento
muoiono sul tuo viso,
fanno specchio
di recondita armonia,
e per te che getterò
le mie matite
e ricalcherò la tua anima
sui riflessi
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| Ho nascosto il mio dolore in una rosa
nella schiusa di petali
smarriti nell’onda di un respiro,
dietro un vetro appannato,
fra due triangoli d’azzurro
distesi nel viola di un tramonto.
Com’è amaro quel soffio
in un silenzio
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| Improvvisa,
scroscio di limpide acque
tintinnio di fragili cristalli
promessa di felicità eterna,
la tua
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Se potessi dare un nome
alla tua metamorfosi compulsiva,
avrebbe il suono della lussuria
del vivere senza identità,
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Vita mi fui
dietro lasciata andare
D'Acqua che scorre
pensieri e parole
Sole che sorge
di un nuovo mattino
Persi persone
come foglie in autunno
Donai sorrisi
a genti diverse
agli inganni dei loro perché
Interruppi la corsa
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Ritorno...
Mentre son viva a metà.
Spiraglio di luce
Mi confonde
Mentre il giorno rischiara
E mi dona riparo
E rimembro...
Ingoiando lacrime di rosso tormento
Il buio ho visto
Era su me
Quel respiro che puzzava di male e di
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Di te mi è rimasta l'impronta
del sedere sul divano,
qualche goccia di lacrime e grappa
sulla trasparenza d'un bicchiere,
una vestaglia lisa d'un colore, ormai,
indefinibile come la nostra vecchia
storia d'amore: scorie da riciclare.
Ti
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| E' del tempo
il giorno tramontato
rosso di sole
riposa nel mare
acqua nitida
vita, abbraccia e lascia traccia
non chiude il guscio
e trionfa la parte di te.
E sei giorno
tra conchiglie di mare
feriti pensieri l'andare
un'alba oltre
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| Dicono che ti assomiglio
che ogni espressione ricorda te
certo...
è diversa la voce
ma è egualmente dolce
come gli abbracci che donavi
quand'io pargolo m'assopivo.
Vorrei ancora sentire la tua voce
urlare al posto tuo
e
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Narrami ancora
con la tua calda voce d' autunno
che mi accarezza
nel refolo fragrante di foglie morte.
Lenisci le mie inquietudini
mentre a sera la nostalgia
tremula s'insinua fra ombre e ricordi
bussando greve alle porte.
Raccontami
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La mai scattata foto
è più che mai un vuoto
su pellicola nera
di quel dì a primavera
dai contorni sbiaditi
da parere un mio sogno
di cui forse ho bisogno
nei tempi meno miti
siccome al mio obiettivo
famiglia ho preposto
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Un giorno
il silenzio ti porterà il mio canto
si leverà sereno dalla memoria
ti vestirà come d’incanto
la malinconia
che ora vedi nel mio sguardo
ti parlerà d’amore
di tutta la tenerezza
che hai regalato a questo
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Turan |
02/10/2014 13:47| 1619 |
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Sono rondini lontane le utopie di un domani
sono puntini neri,
l'ombra, di ciò che sopravvive
E c'era un cacciatore
aveva sete di vendetta
E c'era un immorale
che odiava il latte caldo - [ trafficante d'innocenza ]
in quelle mani
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56 poesie pubblicate nel giorno 02/10/2014. In questa pagina dal n° 5 al n° 34.
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