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Le 60 poesie pubblicate il giorno 21/09/2014
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Quel tempo passato
a rincorrere i sogni
volando leggera con
ali di fata.
E tu che ridevi parlando
d’amore, di luoghi
incantati da stringere
al cuore.
Non c’è mai giorno
che non ti ricordi,
guardando le nuvole
vagare nel
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Nella sera precoce e in pien Estate
un uom dal scarno viso e a un’alma vetta
lentamente saliva e a’ roccia gretta;
e seco e in man teneva un’arpa d’oro
che antica luccicava al cielo moro,
ed ei ne fu uno Scaldo, e un santo Vate.
Un dì a
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e per quelle voci nuove
muove il vento, il mondo muore [ non si ferma, Lui continua ]
senza formulare idiomi, l’azione ronza nel concreto
Un moto sano e vero, smuove guglie sempre eterne
fiorisce poi il deserto, e non sarà ricordo
né mio, né vostro
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Una sfida ogni istante di te
è prova d’assenza che sfuma
e dipinge la tela di tenui arcobaleni
Ogni velo che spieghi sul freddo
improvviso che cala la notte
una sfida l’amore non pronunciato
che vive di intensi respiri
e chiari bagliori
in
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| E' scoppiata l'estate
il ventuno settembre,
ma non era l'autunno
che iniziava da sempre?
Le lucertole al sole
le
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| Tra i ciclamini
dei tuoi sogni
pensami nel bisogno
fermando i giorni
finché non ritorni
e stai al mio passo
se volgo gli occhi
un velo di nuvole
le mani cercheranno sogni.
Non ti scordar
del tempo addietro
le emozioni dietro
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| L’arcano senso di parole sibilline
avvolge il mistero e lo feconda
d’oscure frasi opache, con il fine
di far perdere a ognun la trebisonda,
così l’ignoto il terrore alimenta
a chi dimanda in cuor suo chi sia
a dialogar in modo che
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| il tubino nero
come un inutile ombra
con qualche rimpianto
appeso
difficile dire
come tu mi vedi
ora che lo specchio
racconta il vero
resta inteso
lo sguardo severo
che annichilisce il pianto
il rimpianto è solo
una perdita di tempo
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| Strana cosa è la vita
non di falce e martello
ma di dura fatica.
I tuoi occhi Helen
e il tuo sguardo confinato
tra un sepolcro imbiancato
e le lotte operaie.
Dietro quelle mani
c'è il Capitale
dietro il tuo sorriso
un funerale
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| Rifletto, nel silenzio della notte,
constato la grandezza e l’intensità
di un sentimento radicato nel profondo.
Cerco di capire come può avvenire,
come accade che, al di là di tutto,
qualcuno vive in te, nel tuo respiro,
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| Il viso è arreso
sia del candido e dello scuro vicini
Come disarmato al libeccio
in fogli dinnanzi ad ogni tempesta
Neppure una frammento di luce
ha chiaroscuri nelle sagome mai tracciate
Di sensibilità mi tingo
con pennelli a
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| Prendimi per mano e fai che voli
insieme a te per mari di sostanza
che penetra un “altrove” e in lontananza
accenna al giorno in cui saremo soli.
Ragione, sogno, incontrollato istinto,
oltre lo specchio della presunzione,
la falsa onnipotenza, la
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Quattro tasche per la sospensione,
quattro sfumature per assediare il grumo,
un po' di torpore per dilaniare lesioni
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La meta è là
fitte ombre e coltre di rupi
che forse sia solo un ritorno
un incessante discorso interiore
o un dolce comando
riuscire
sì dover lasciarsi andare
è oltre un semplice tracciato d'opposti
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Quattro spiccioli di vita
e i giorni si fanno più incerti,
gli orizzonti sono grigi, quasi neri.
Resta talvolta al tramonto
un silenzio di foglie sull'erba,
orizzonte del ricordo,
quel ricordo appeso ai colli,
immutato nel
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il fluttuar del tempo
s'addice ai colori del anima
baciate tra le pieghe
di gocce d'acqua
e stillate nei silenzi
che non morranno mai
armonie sussurrate
all'aurora che segue
il far del giorno
lungo le cornici
di nuvole lontane
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| Sconvolge e avvolge pregno l'attimo
nella cruda e assassina enfasi,
che rimbombante sradica e abbatte
furia omicida di un quadro a tinte fosche.
Basta quell'attimo per sconvolger tutto
e gettare in ginocchio il volitivo contadino,
far vivere
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Sei nata da una stella
e la luce fu un vagito
un attimo di cielo, un lampo
Niente ti assomiglia
sei come l'oro perso in fondo al mare
nascosta nei tuoi sguardi
nei tuoi silenzi atroci
Sei nata da una stella
inconsapevole
l'anima mia ti
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Quannu lu suli
sappoia ncapu
lu mari
lu me cori
addiventa
accussì nicu
ca lu vaiu circannu
ma nun la rinesciu
a truvari.
Puru iddru
si va ammucciannu,
comu lu suli
voli scumpariri.
Ma iu aiu du fari,
li to occhi,
ca maiutanu a
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Non posso più stringervi come vorrei
stretti stretti sentivamo il cuoricino
fiore all’occhiello del nostro amore
siete cresciuti
condividere devo quel sentimento
sovente fa solo del male
tuoni lampi in una battaglia perenne
onde mantenere viva
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alla fine del tempo
è come ti separassi da te stesso
in un secondo ineluttabile strappo
simile alla nascita
quando
ti
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Metto in piega pensiero
fluttuante
dirimo ricami e colori
e chiudo la porta.
Con
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| Cadono per terra
le tue parole
rotolano
come perle sgranate
Sobbalzano
per fermarsi
e ferirmi
ancora una
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Mute cantilene,
nenie notturne di astri scintillanti,
ascolti rapita
Un ebete sorriso
si fa largo sul tuo viso;
mento sollevato
e occhi stupefatti,
provi inspirar l'inebriante profumo
di notte accesa
Volgi lo sguardo alle stelle,
sempre
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Canta il silenzio
questa sera,
prende per mano
la mia solitudine,
e piano piano,
frugano dentro l'anima.
Come due
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| Arriverà la primavera di noi due
Sarà di notte o di giorno non si sa
Aspetteremo quel momento inaspettato
Per coltivare tutto ciò che fiorirà
Con ogni bacio spargeremo quel concime
Così che il nostro amore sano crescerà
Daremo l’acqua d’una
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Spezza le catene della prigionia
dove ombre, timori, scheletri,
riecheggiano nel buio tedioso
di anime vaganti oltraggiate
da immondo sentimentalismo.
Dispiega le ali della vita
nel più alto dei cieli,
spirito ribelle,
dove l'universo
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Brividi
lama tagliente
il sangue nelle vene
la paura di volare
il tuo sguardo di ghiaccio
ricordo
ricordo un’inverno
una colomba ferita
il pianto del bambino
la musica del cuore
poi sognare
la vita che ti sfugge
tra le mani
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| La tua lingua rosa.
E’ la corda che porta al pozzo.
Ti bacio ...
Il serpente esce dalla tana.
Calo il secchio dell’amore nella tua bocca.
Riesco a dissetarmi.
Morbido il corpo,
gustoso, saporoso
E’ farina di grano lievitata, il composto.
Pane
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| Davanti a me l'immensità del cielo
io guardo ed estasiato il fiume ammiro
che lentamente scorre nel suo alveo
rifugiandosi nel mar di cristallo.
Volano i pensieri nella mia mente
come spauriti augelli su nel cielo
e s'alternan le nubi or
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60 poesie pubblicate nel giorno 21/09/2014. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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