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Le 61 poesie pubblicate il giorno 04/09/2014
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Se mai un giorno
nuvole nere s’addensassero
all’arrivo del tramonto
e coprissero l’ombra del mio sorriso
impallidito dall’andar del tempo.
Se mai
il cuore, dentro mura di carne
prender volesse
l’ultima strada,
lasciatelo andare.
Come un
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Ti eri persa nel buio
e la tua malizia non era che una goccia,
un delirio trasformato in oro
che la notte corrodeva nel suo vento
Ti eri nascosta in una favola
ma i respiri ormai erano solo mostri,
orrori che i denti digrignavano
in una smorfia
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| Vivere cavalcando
le nuvole,
libero,
impavido,
respirando
aliti di paura
di chi teme la sfida
della vita.
Nel ricordo
di un ricordo
che non ricorderai,
nella gioia che sfuma
nella memoria.
Dove il sole,
il silenzio,
ammaliano.
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| Scaldo il dolore
Al fuoco della ragione
Inietto senso
A un vivere silente
Si agita il cuore
Per non sentir
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E immagino il bianco
seguire foglie morte
le mani ancora calde
cancellare un alito dal vetro
per non vedere l'inverno
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| Di rado mi rado
all’aspetto non bado
se mi sbilancio, cado
adoro la minestra col dado
non sopporto il fado
mi sono
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| Se chiudo gli occhi sento il tuo respiro
mentre vesti i miei pensieri con parole di seta.
I tuoi occhi riflettono l'azzurro del mare,
il rosso della sera,
la tua voce ha suono di pioggia.
Tenero amante,
amico del mio muto parlare,
vieni da me come
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Sospirar galleggiando
nel silenzio più Intimo
aprir gli occhi inneggiando
al vero
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Vorrei dare parole al mio silenzio
o dare il mio silenzio alle parole
quando la solitudine commuove
e anche il verso si fa blasfemo ed empio.
Dare al silenzio forza di presenza
e alle parole suono di conforto
quando ci si smarrisce sul
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| vuoto è l’infinito
l’amarezza s’oscura
s’addensa
come il respiro sui vetri
come il cielo che stringo
tra le dita
di solitudine
traboccano i silenzi
una spina molesta
s’insinua nella mente
il cuore sussurra l'assenza
mi dice
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Jibi |
04/09/2014 20:43 | 1301 |
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| Le ali sono a terra stanche,
provate... non riescono a sollevarmi,
ginocchia al petto, orecchie attente
a risentire quell’eco “smettila, smettila”...
inutilmente cercano di afferrare
un sussurro o un alito di vento
che copra quel suono ostile e
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Ho freddo.
Mi perdo nei ricordi
e ho freddo.
Ti darei i miei occhi
stanchi di pianto,
ti darei il mio cuore
fino
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Ho raccontato quivi a tutti quanti
come un sogno d'amore rifiutato
non si è concluso solo con dei pianti
ma su un
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Accucciato sulle mie gambe
fai le fusa come un gatto
e gli occhi sgrani
per la fiaba tanto attesa.
Son coinvolto e con aria
da regista consumato
gioco ad inventare
incredibili racconti.
Il visino stupefatto
la boccuccia aperta ad O
attendendo
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Il tuono precede un palpitare timido
e represso,
nulla osa slanciarsi,
è tensione irrisolta.
Non cercar riparo
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ho steso al vento
ogni mio ricamo di cuore
in attesa del ritorno degli aironi
e annodato alla luna la sensazione
della perduta meraviglia
che al giorno
s'affatica a tornare
ora
sciolgo intrecci
lasciando liberi quei piccoli attimi
che
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Fiamme cristalline rimpiazzano
le tue orme lontane dai moli.
Oscilla la randa promessa a una
dea sul torrione; dal punto di fuga
le acque si volgono lievi, in un
crepito ansante di corse e ventate
sul podio.
Tu fai ritorno nelle calende dei
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Verso le ore,
centellinando parole e confusi pensieri
mi manca la voglia di elargire dolori,
li tengo trattenendo la lama che trafigge le costole.
Mi chiedo quante menzogne mi rendono reo
mentre mi assale la tentazione di propendere ad un bel
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Amore della mamma
sinfonia da pentagramma
con note delicate
ai figli soli dedicate.
Un germe è in agguato
tra le mura domestiche dilaga
per diffondere tremenda piaga.
Un selfie da scattare,
sorrisi da postare
io e te come soggetti
persone
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Sfiorami di sospiri.
fino all'aria che avrà battito...
Riempimi di baci
fino a che non sarò sazia,
socchiudimi in carezze
sino all'anima che
sarà
fuoco lento...
Respirami il cuore
e poi scivolami tra la pelle
fino
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Il più delle volte
mi rassegno lieve,
all’incoerenza strutturale
di questo quieto mio stare
nel mentre in cui sto.
Altre rido,
sabbiosa e ripida,
del paradosso imbiancato
d’etica e morale
e svariati altri tentativi
di costruzioni
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E dopo il lungo sonno
dei giusti,
fra voci d’un silenzio
che grida pensieri sulla pelle,
senza saggezza
e senza
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Malgrado
il perpetrarsi della violenza
in atti orridi e vili
mi dissocio dal comune dire
che nega la speranza e la
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Scivola un brano d’autore
sul ventre caldo di malinconia,
ma resto ancora
con le labbra salate
le corse dorate e i ciuffi di luna
nel velo del buio
ispirati a fare tanta allegria.
Il lungo sapore cotto
degli acini neri
smuove le ciglia dal
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Sorge caldo un altro sole
mentre il cielo bianco dorme,
il tuo braccio intorno al collo
dentro al cuore imprime
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| Il tuono della mezzanotte
cerimonia la danza sola,
estasi della notte
che s'ubriaca un po' alla volta
del ronzio incollato alla stanza.
Così piccola la mano costruisce
le sbarre ai boschi vulcanici
che fanno scorrere
la lava sul viso.
La
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| Gioire e rimanere indenni
non mi par possibile
Neanche barattare una donna per un altra
L'emozione non s'ammansisce ne si sbriciola
s'affina nel verso del ribrezzo di me e poi il niente s'avvista.
Ho aspirato vivere momenti,
nelle sagome
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con una lacrima partoriscono un cielo
con un sorriso lo dipingono d'azzurro
come fulmini segnano i confini della tempesta
come
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Midesa |
04/09/2014 15:01 | 3947 |
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Come se servisse a nulla
scrivere emozioni
per occhi troppo pieni
per poterle vedere.
Come se servisse
parlare d'amore
per orecchie troppo distanti
per poter sentire.
Come se bastasse
accarezzare un viso,
troppo segnato
per poterne
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Non c’è aurora
Anche se nubi in cielo nero
Che non irrora
Il suo riverbero
Espande meraviglie nell’aere
E, forse proprio loro
Danno il modo di avere
Unici strali in coro
Quella soavità di purezza
In quel delicato e intenso
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61 poesie pubblicate nel giorno 04/09/2014. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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