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Le 58 poesie pubblicate il giorno 24/08/2014
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| Come agile rapace
cade in picchiata
il gelido silenzio tra noi,
nella testa frastornata
ancora rimbomba l'eco
di stridenti parole.
Quando l'emozione
frena il suo cammino
fino a smarrirsi nel tempo
resta il niente a riempire
il vuoto del
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| Pell’alte cime in neve andò ‘l messere,
e vêr la sera estiva in sur d’un monte
le fresche spume e l’acque bevve a un fonte,
e mentre ‘l palafreno or si posava,
a un sasso si sedette e rammentava
l’ostel paterno e avìto; e un
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non sentite più
il lieve sospirare
del filo di vento
del vostro respiro?
è una sottile membrana
che ci distacca
dall'assoluto,
come nel grembo
eterno e materno,
la barriera epidermica.
Alle volte rivivo ancora
l'ingenuo
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Tu che sei venuta a me
come l'espressione del respiro
dando vita al desiderio spento
quando i sogni erano solo piccoli
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Gocce di pioggia bussano alla mia finestra.
Quante lacrime degli angeli sperando in un mondo migliore.
Scorrono giù e prima di toccare la terra
si asciugano qualcosa è cambiato, adesso.
Bisogna capire.
Gocce di pioggia in silenzio vanno
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bomba d'amianto
frizzante spuma esplosiva
coriandoli e scintille
deltaplano
cascate di ciliegie fresche
senza scorza
spine acuminate
gocce prima di cascate
spensierato volo d'estate
senza appigli
risate sfrenate
bagordi e scivolate
acqua
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Il bianco colletto sempre sbottonato
il fiocco di raso celeste come il grembiule
le aste, i numeri, poi nozioni e ancora infusioni
proibite letture, l'amore, solo punizioni.
C'erano giochi semplici
matite di tutti i colori
acquerelli e fogli
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| Mi trapassi di lama
di luce di miele
Melograno sgranato
dalle tue mani
mi apri mi chiudi
mi scavi mi bevi
m’oscuri il viso
m’inondi d’alta marea
mi spegni la gola
mi serri tra alte colonne
mi plasmi d’argilla
e saliva, m’insegui
m’accogli,
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| E se, metti, cadesse anche la luna
sopra il vespro di un giorno, inaspettata,
io sarei sulla soglia, e la serata
sarebbe ispiratrice. A una a una
offrirei mie canzoni ai quattro venti
che facessero scudo a quei frantumi
sicché al suolo
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| eccomi,
sono nudo accanto a te
con piccoli maliziosi respiri
che librano nelle passioni senza tregua
donandoti piaceri di attimi
mai catturati dalle tentazioni della carne
che arde come fiamma
nel sentirti stordita
dalle veemenze di
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Non ti concede prestiti e promesse
e se lo insegui non lo acciuffi mai
e cambia in fretta termini e premesse
bruciando il tuo progetto del farai.
Ti studia e poi controlla se hai imparato
che è sempre e solamente
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Accarezzo l’istante
che nutre il ronzio
di uno sguardo
gentile.
Fra i sepali
la dolcezza trova dimora.
E tu - primavera
fai bene ad
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| Orizzonti flebili
nel momento in cui sotterro il capo,
orizzonti come un flusso
continuo
sospetto
alle porte del pianto.
Sono un capro
senza espiazione,
una capra
senza libagione,
una cetra
senza faretra
ed impugno
la mia spada di
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non sei solo un ricordo
sei l'essenza della mia vita
una carezza sul viso
un bacio sulla fronte
sei la comprensione infinita
in un amore incondizionato
una immagine indelebile
della mia anima
ti ho visto quando ho dato il primo respiro
ti
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| Sofferente
liberai la mia lacrima
divenendola all’immensità
di quel mare di
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| Inesplicabile sensazione
musica che scende dagli occhi,
pianoforte d’autunno tra note d’inverno
nell’estate di un pensiero da scaldare,
il divenir del tempo a risuonar.
Velleità forgiata da un vento straniero
fra monti sconosciuti
echi di
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| Per quanto ancor vedrò le tue colline
in un mare di verde immerse al sole,
terra toscana dove nacqui e
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| Ti amo, ti odio. Vivere o morire.
Ricordare quel che va dimenticato?
Odio e tremo al pensier d’amore
potente fremito
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Volti disumani
evirati di speranza
mi circondano.
Sorrisi sinceri
tra maschere glaciali
invano cerco
mentre
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Chi dice che la cultura nun vale gnente
certo nun se po' dì ch’è competente,
tu nun sai er valore de la
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Sendo che la pensa tanto
vo a rima esta et mesta lira
e spera che ad ella venisse;
Et va nà lacrima intanto
ne lo core in ammira
icché io troppo la vulisse:
Or conio ricordi di quei pochi momenti
in cui noi s’è stati
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| Tra poco finisce anche questo tempo
con qualche coda di ruggine e bellezza
Qualcuno già saluta con la mano alzata
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| Rincorro da fermo qualcosa
una luce un destino una stella
gli specchi mi dicono cambia
la forma e pur la sostanza
il tempo sguaiato s'avanza
com'onda impetuosa tracima
trascina sorrisi e sospiri
e per resto elargisce ricordi
me li hai presi tu
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Pioggia di giorno e di notte,
il lampo è singhiozzo, il tuono grido
profondo, coscienzioso irritato,
intristito è il mare come il vento.
Si collega il sole alla luna,
tramite quel dolce pianto
s'abbracciano senza
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Duro
rovesciarsi sui sacchi
ricadere in trincee di guerre inconcludenti
ripetersi
ad ogni assalto di sole
e bucare paure
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| Ti sento
nell'affilato respiro
dei campi di grano,
spighe sferzano nuvole,
languore infilza me
Io ti sento
quando il giro del vento
freme folli parole
iniettandole dentro,
oblio spande in me
Sì, ti sento
nell'ultimo battito
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58 poesie pubblicate nel giorno 24/08/2014. In questa pagina dal n° 33 al n° 58.
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