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Le 28 poesie pubblicate il giorno 16/08/2014 sull'argomento "Riflessioni"
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vola inesorabile il tempo
non ascolta il pianto,
non ha pieta' dei miei capelli bianchi.
Vola
portando via gli anni
il mio fresco viso
i pensieri,
i ricordi.
Cosa rimane di un ramo secco?
anche il vento e la pioggia
lo piegheranno,
non
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Quelle gocce -il giallo dei girasoli
per noi ispessiti nella struttura
assorti aforismari senza fragore
quel giallo
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| Solo mio
quel solitario
buffo inciampare
sulla riva,
presso lo scoglio
testimone di calde schiume.
Trasuda silenzio
tra bianchi tumulti
che vanno e tornano
a rastrellar ancora
briciole di tempi
prigionieri d’attimi.
Nulla s’infrange
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| Ingannerò il vento,
riflesso nei miei giorni,
scrutando attenta
lo spettro impaurito del
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Domanda delle domande
ancora senza risposta
nessuno sa che costa
ma chi è che lo dice?
E’ la domanda
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Non ero stato molto attento
ai miei inconsci desideri,
pur avendo già percorso
quell’oscuro sentiero,
sarei un altro dannato
a patire nel regno delle tenebre
se non fosse per la mia fede
nel sentimento divino.
La vita rimane quel dono
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E se il pensiero ad un tratto intorbidisse,
e la mano tremasse.
Se gli occhi si appannassero
e la mente ritardasse.
Se le membra si intorpidissero,
il tumulto del sangue rallentasse ed i muscoli si sciogliessero;
io rimarrei me stessa?
E
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| Perdono tempo ad odiare, invidiare
ignorando che appaga più l'esser gentili
che si sta assai meglio con l'amare,
ho il sesto senso, riconosco quei vili!
Ma loro, stolti, non lo sanno
non padroneggiano altri sensi
ché guardarsi
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| Solfeggio per te
un oceano d’emozioni
d'accompagnare
il destino
al raggio illuminato,
declina il mare
sulle tue mani
conosco la passione.
Un suono
nello spazio del tuo calore
rapisce lo sguardo
tra antiche debolezze
oltre il mare dei
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| Stesso posto,
stessa ora.
Occhi che si incrociano
tra le polveri d’amianto
di uno stridio di freni
e di orari annunciati
da voci intonate
attraverso grigi megafoni,
filtri del cuor nostalgico.
Ma noi che siamo anime,
che han percorso
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| Tutto ciò che richiama arte
è un potere prezioso,
uno stendardo adornato
di sangue e lacrima,
respiri profondi
consumati all'ombra del silenzio.
Non sprecarlo,
danne amorevole cura.
Che siano tocchi sensuali d'un pennello,
lo
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| C’è stato il vento, un tempo,
di emozioni,
c’è stato il vento di condivisioni,
le nuvole a velare troppo sole
su gesti, su sorrisi, su parole;
poi la pioggia, un tempo
di nebbioni
ed il maltempo cambia le stagioni...
E la vita che
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| Il giorno torna a piegarsi alla malia del buio
cede misure e stanze -fugge
seminando il rosso
col sangue dei polsi
uniti nel giuramento che sancisce:
mai vuoto a separarli
Si divorano l'un l'altro a bocche insazie
assecondandosi nel gioco
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Amara |
16/08/2014 16:30 | 2212 |
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| Si leva il vento
E svela la terra
Ricoperta dalla polvere
Di ogni ipocrisia.
E resta nuda
Ad attendere
Una goccia di
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| A pugni chiusi,
ho gettato via i vestiti sbiaditi
con le forme del mio corpo
ho dimenticato le strade percorse a piedi nudi,
ho dimenticato le parole volate via,
ho dimenticato le bugie obese.
Voglio tornare a vivere
come un’altra donna senza
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| E’ confuso
il calpestio che s’ode
del Tempo ch’avanza
tra ansiosi respiri
e frenetici moti
di solivaghe anime,
è incerto
il loro convulso andare
in un tristo presente
che arranca
tra lussuria e penitenza,
intanto s’empiono,
di tremiti e
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| Riflesso rosso sul mare in tempesta
L'onda e la rabbia della sua cresta
Nuvole grigie e la nebbia oscura
Freddo il cuore
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| E vivo
Ora che non procedo
Più a scatti _ _ _
_Vivo
In un luogo clemente
In un quadrato di cielo
Senza angoli.
I
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| Scontato
fra questi luoghi
Cosa pensi ci sia
al di là
Superfluo
il tuo sorriso
Respirare, dormire
andare
E piove, d’estate
un lamento vicino
Divincolo il corpo
ma non ode, non sente l’indizio
Forse domani
nei contorni di un
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| Stendo sul supino viso
I solchi del mio sorriso
Trepestii
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Concitati respiri
echeggiano
nell’aria a sentenziar tracollo:
rantolo d'uomo che smarrito ha il suono
del futuro incombe
la tenerezza della luna
che frastornata
precipita
a strapiombo in una valle d'angoscia.
Ma sull’orlo del baratro
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| Sento
nei sospiri e respiri
il mondo
chiudendo il tempo
al cospetto di attimi
libero il giorno
in un sentiero tortuoso, amore.
Adesso il cuore vive
negli occhi si nasconde
nella mente sprofonda
e par che pensieri
conoscono la strada
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| Vivere adesso
intensamente
attimo dopo attimo
senza dover rimandare
o attendere
perché ora Siamo
e fra un istante
potremo non Essere,
giacché imprevedibile
è la nostra sorte
sempre al varco
ci aspetta
l'inevitabile
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| Oggi è venuto a farmi compagnia
sedendosi sul letto con Domani.
Mi ha chiesto all'improvviso: “Che rimani
o pensi che è il momento di andar via?”
Quell’altro imberbe e gonfio d’euforia
aggiunge: “Non lo vedi? Non ha piani!
Sono
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| Sebbene siano insufficienti
le dimensioni utili
ad approfondire l'argomento,
osare l'impossibile
offre la possibilità di regolare
il numero delle vittime
nella camera del cranio.
Secondo il rapporto stilato
dagli storici d'ogni
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| Nulla dimentico
tutto è ormai passato.
Altissime le onde
spaventosi i fulmini
affamate le bestie marine.
Il danno resta
ma siam sopravvissuti.
In piedi, ritti, camminiamo
su sabbie bianche
come naufraghi.
In quest’isola sferica
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| motus in fine velocior
Ci voglion nuove strategie,
quando il futuro si restringe.
Per gestire e non subire
quel palpito fuggente
sottratto al nulla che c'attende
Quando il tempo è più veloce
l’attesa più non ha ragione
e
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Chi mai ...
seguirò senza orme
nei passi nudi sulla spiaggia
l'effluvio dell'onda
cancella l'acerbo vivere
e ogni piega diviene
l'istante inquieto del tempo.
In quell'indirizzo d'inverno
l'insaziabile tepore
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