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Le 73 poesie pubblicate il giorno 25/07/2014
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Se provieni dal peccato
non ti creder difettosa
nasci brutta ma virtuosa
con malizie del passato.
La magia t’aiuta molto,
con potere prorompente,
mi scombussoli la mente
sol guardandoti nel volto.
Or attonito ti guardo
che produci
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| Palpitanti nello scorgerti
ombra nella pioggia,
sul finir della sera
nel nostro primo incontro,
impazienti nel sospirato
ticchettio dei tacchi,
mentre aspetto
di conoscere le labbra,
incessanti nelle pulsazioni
delle tempie,
quando
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A due passi dagli occhi
tra viti arrampicate sui muri,
stradine incassate nei boschi
e i germogli dei campi
nuvole d'alone azzurrato
si sfaldano pian piano
in un cielo spalmato
come burro sul pane...
dolce è la luce che gioca
tra
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Anima senza emozioni
Soffocarle impossibile
Scaturiscono da attenzioni
Celarle plausibile
Segnata da esperienze
Da anime nefaste
Credute nell’essenze
Senza remore spietate
Credere nel voluto
Di accesi brividi
Di sentimento
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| Così, innominati,
ci hanno confinato in un ghetto mentale
di abiezione e viltà morale
edificio di visionarie immagini,
mondo futuro,
dove giovani e vecchi bevono
la sua paranoia cosmica e metafisica.
Immersi in un mare di
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| Due vasi di narcisi ed una busta sempre
gialla.
Cade il sortilegio di quel quadro,
troppo in vista, ora che si apre un precipizio
di parole e della musica ricorre dalla
finestrella smilza, increspata di viole.
Con l'ago non ti fai
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| il giorno a schiarire
risalendo
con gl’occhi della memoria
ad arcobaleni e
transiti propiziatori
ri- scoprendo quel
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| Nella pigrizia della stagione
volano stanche ore
avviandosi senza meta
per vie aride e solitarie
nell’estremo anelito.
All’imbrunire
s’aprono le belle di notte
nei risvolti di luce e tenebre;
si schiude la scatola dei ricordi
sull’orlo della
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Per indole incline alla tristezza
l'animo si pone malevolo alla gioia,
pare che il cielo abbia dimenticato il sole
tanto che ogni angolo del mondo
appare buio e anche la rosa rossa
per sua dote e natura,
appare inutile allo sguardo
e neppure
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Ho udito, antichi della foresta,
l'eco di una delle melodie dei padri
che risuonava casta e mesta
tra fusti e piccoli meandri.
Aveva sapore di sbocciate bacche
e di insaziate bocche,
sapeva di nuovi fili d'erba
e di ultima uva acerba.
Un'aria
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Piove, non piove, e luglio che borbotta,
“Paloma” segue il volo d' emozione
con l'orchestra che invade la mia rotta,
mentre faccio il poeta per passione,
e la malinconia pungente mi rimbrotta.
Piove, non piove, e l'ora solitaria
mi trascina
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| Corrono veloci le mie ruote dentro quell'alba di aprile,
uno slalom tra carreggiate colme di sogni
dove straripa la
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E vellutata poserò la mano sul tuo fiore
libandone il profumo.
La mia acqua: la tua rugiada,
il mio pane: i tuoi
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| Nulla di prevedibile
a parte la misura
d'ombra
arrampicata al dorso
delle ore:
oggi manca sole
e manchi tu.
M'inebria dolcezza
d'un grigio sentire,
come di fresca seta:
solitudine;
scivolerà anch'essa
via...
tracimando
senza
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Me so svejata
co' n'angustia ar core
de sopprassarto
tutta sudata.
Le mano su la gola
che parpitava
come er passo
de na donna
che scordannose
la pila sur foco,
je lo rinvenne
en mente
e presciolosamente
core verso a cucina
pe
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Impastato dalle ceneri
di un sogno non svanito,
raccolgo frammenti di ricordi
che ho smesso di collezionare,
quando nel caotico
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Annava in giro pe tutto ‘r monno
da casa sua a lo sprofonno,
era un pensatore stravagante,
studiava omini, animali e
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Vorrei che le mie parole ti arrivassero al cuore
senza passare dall'ipocrisia delle persone
che i pensieri restassero puri, immacolati
prima di sporcarsi nel fango dei nostri peccati.
Gli adulti sono aquile in cerca di una preda
e spesso hanno la
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Nel sentore della morte
Cantava l'ultima poesia
Come da ragazzo dal padre
Un forte abbraccio un bacio
Nel cuore la madre ora alla terra
Non era un istrione
Col cuore in gola
Scriveva tormenti antichi
Orchestrando repentino l'ultimo
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Ogni suo iride ha il colore di lavanda,
il che rende assai piacevoli i suoi occhi.
La gente che la incontra le domanda
se
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Il sorriso
la lacrima
all'improvviso
appare il vero
non rimarrà
che l’eterno
e
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Mi sei passata accanto birichina,
trasportata dolcemente
dalla tiepida brezza,
splendida mattina.
Piccola farfalla che di vari arcobaleni vestita
a noi mortali doni
una gioia inaspettata.
Bellezza assoluta
ti sei posata,
accanto margherite e
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Ti hanno ingannata i miei silenzi,
cadenzati negli echi della strada,
e come gli stivali lunghi della notte,
indossavi sorrisi spogliati
e tutti videro
la nudità della tua coscienza,
in fila per una briciola di pane,
in una Milano che
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Misero, non ho marciapiedi,
mendico su un vuoto forziere seduto,
all'accatto, non ho neanche un piatto,
nelle mani rose
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| Fotografia
realizza l'immagine nel tempo
sfumature, gioie in un momento
perso l'attimo
acquista il ricordo,
flash di un riporto
Senti i colori nelle mani
adagiare la vita del passato
in album da guardare, domani
il domani diverso
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| Io e il mio sogno
abbiamo viaggiato sullo stesso treno.
Lui scese in una lontana stazione,
non disse nulla.
Lo fece con un silenzio assordante,
non avrei mai creduto di perderlo
ma avrei dovuto immaginare.
Era solo una chimera.
Ho atteso nello
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Sai, vorrei raccontarti
di quando vedo i tuoi sorrisi
posarsi come impronte nei miei pensieri,
di quando le mie mani
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Dal canto incline
su lastra di alabastro, con voce d’onice e vene aride
rivoli d’inchiostro
sudano da sogni angusti e di spavento
tremanti e di tormento
Gli acuti suoni, lanciano pirati e briganti all’attacco
con battiti d’ariete
di figure
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La vicinanza breve
di chi si adagiò
nell'animata pensierosità
che, come allora,
restituì al benvolere d'amare
l'ennesimo circolo
creativo.
Eh sì, mi viene da dire,
ciò che conta costa di
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73 poesie pubblicate nel giorno 25/07/2014. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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