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Le 55 poesie pubblicate il giorno 15/07/2014
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L’osservo di bianche cime, candore a salire
colorano paesaggio in luminosa neve,
il verde fogliame richiama la natura, la terra
nei silenzi a circondare i cuori in respiro.
Immerge il pensiero nel memore ricoperto,
in quell’a rendere bellissimo
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Questa mia compagna
mi ha dato la vita
che canta in note di scuola,
vivere col cuore
ed amore
in versi d’oro.
Devo giubilare gli anni
perché il tempo
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'Na cosa me s'appiccia
comm' a cché
quanno stongo a parlà
sulo cù Tté
E me s'appiccia pure
pe' telefono
si 'e core nuoste
vattono all'unisono
Ce vò assaj poco
pe' respirà
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Soffian leggeri i venti a carezzar le nubi
e il gregge bianco nel cielo si disperde
si desta il sole in una festa di suoni
spighe di grano ondeggiano alla vita
si ode da lontano il gorgoglìo del fiume
ove sovente il passero si
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e cammino
vuota sospesa confusa cammino
assurdo silenzio m'allunga la mano
della somma dei giorni non torna il conto
parole spese
di pesi e misure diverse al colmar della bilancia l'equilibrio vero
abbracciata a me stessa parlo
ad una muta
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Giovane bocciol di rosa,
si custodisce, cruda e spinosa,
ma su piccol gambo si posa.
Le lacrime, grandi
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M’hai donato un nuovo sentire,
coscio che nulla m’era dovuto
e che prima non sapevo esistesse.
E’ vero, t’avevo sempre sognato
ed eri tutto ciò che volevo.
C’è tutto un mondo nel gioire d’immenso,
nella sorpresa d’esser papà
e nei piccoli
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Spegne già
sulle cime dei pini
fumigate di nubi .
Hanno verdi cangianti
i limoni e gli aranci
imbevuti di sole.
Con sommesso tremore
il fogliame
soffia un alito lieve
sui selciati accennati...
D’improvviso ha incupito
ed
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Come finestre
sul nostro pianeta
occhi grandi di bimbo
afferrano un nulla
sfuggito all’adulto.
Degli enormi
inutili
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C'è un moto perpetuo
che drammatico segna
scandisce, delimita
il flusso arreso
delle parole deboli.
Lei danzava, a piedi nudi
sul prato del mondo
mentre tutti, tutte
erte nella loro finta bellezza
improvvisavano balli
teatrini di
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mi sento in forma questa mattina
infilo l’ironia sul paesaggio dalla porta
- quella a vetri
rimanda la sagoma della grande ombra verde
impegna...
come un fardello che abbia già dato tutto e sia ora
il benvenuto -
m’inquieta la
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| Te buscaba
tras un leve suspiro del viento
y me llegaste como hechizo
en un dulce sueño de amor
Mente
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| Nun è luntana 'a felicità,
ne pozzo sentì 'a 'ddore...
stanne sicuro...'a cunosco bona
'Na vota venette a me truvà,
io nun ero priparato...
l'avetta fa' 'ncazzà
Saje ched'è,
quann'uno è
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| Trista e inquieta e crudel mi viene e al core
e all’alma e mesta e stanca questa doglia
che di larve infernali e pur d’Amore
nel tacito sognar fatal germoglia,
e in questo istante estivo m’è dolore,
voce e orrenda e strillante, e secca
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| Ho percepito
Lo sfiorire del giorno
Nell'assolato pomeriggio
Di ieri
Tu mi tenevi per mano
Ed io ero lenta
A risponderti
Inciampavo nelle mie
parole,
Quasi come non ci fosse più tempo
Nell'urgenza di esprimermi
Fuggivo da un
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| Come sei allegro questa notte,
ti guardo e mi emoziono,
quante espressioni vedo sul tuo volto
che cambia veloce;
Mi parli con il tuo colore,
io sono cosi affascinato
che rimango immobile
cosi come i miei sensi;
La tua magia è forte,
mi
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Desolazione ...
Io a terra, cielo sovrano scruta il vuoto
Che traspare nel mio sguardo.
Ferroso sapore invade
I mie sensi, li perdo, li trovo
Sono perso nel labirinto delle mie paure
Sconfinato deserto carico di granelli
Di colpe,
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Si sfida il cuore
sulle cime dei tuoi seni
e si veste di miele
il letto di rose.
L’amore
si riflette sulla tua pelle,
senza perdere tempo
giro il libro
che si colora
delle tue punte di roccia
e la pioggia bagna i pensieri
sul rogo delle
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Retina, ricettacolo della fuga dal sé,
sa costringere il giorno
a recitare le feritoie del vento.
Però è fango a saettare nel torbido
e spazi di ventilazione possibile
a ghermire le croste del torrido.
È possibile
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Si rinasce
in un momento
aprendo gli occhi
e gettando via la nebbia
delle palpebre.
I propositi ondeggiano
creando
il
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| Ho contato
l'assenza dei passi
ombre di vita
suggellate e stanche
in un giorno morente
di fiori recisi nel cuore sovente
ho cantato la vita
osservata e sparita
lasciata e stranita
da forme scolorita.
Nel buio il silenzio
sottolinea i
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| Di lieve carezza appare la terra.
Fra rupestri vie
il ramoscello d’argento
s’adagia in domande di sole.
Una tela, come un prato di viole,
sorge improvvisa pioggia.
Pioggia d’estate
inchini di sorridenti gocce
sui decisi fiocchi di luce,
la
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Amami come pioggia che
di vetro innamorata
accarezza l’immagine mia.
Amami come acqua
di sorgente che
cristallina scende giù
dal monte di lassù,
tra ciottoli e percorsi
disegnati dal tempo.
Amami come fiamme
di fuoco che
la tua carne
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Su di te raccolta
genuflessa corolla
respiro il tuo viso
nell’ attesa
che affondi il remo
in vellutate acque
profonde
Come a nuoto risali
la nuca silenziosa
l’ancora nell’incavo
di morbide dune
Mi trattiene l’alito
caldo del tuo
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Si fa dimorto presto a dì: vecchiaia
ma un si doventa vecchi in du balletti;
si sviluppa ar contrario de bimbetti
e si troviamo presi alla lacciaia! (1)
Oggi però, che ir tempo fa culaia,
e un ciò voglia di fà tanti
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Bacio vagabondo
sfida il sole cocente
per scivolare nell’ugola
da tanto bramata
Occhi stizziti
brancolano dannati
nella folla di icone
che scappano via
da zoom maliziosi
Strade affollate
di corse verso
il bell’ozio
colpite
dalla pioggia
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Sono nata da te
un giorno che non ho scelto
dallo spasmo del tuo sterno
al nostro primo bacio,
dalla ruvida tenera carezza del vasaio
sulla mia gota accesa di terra rosa
oltre l’insenatura dell’angelo,
oltre la collina dei melograni,
nel liquido
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Freddo gelido
sotto il tetto
e sopra il mio letto
l'inverno ci segue
le tue mani mi cercano
per scaldarti il cuore
e generare
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Quanto rumore
dentro un dolore
mentre un silenzio uccide
più di mille parole
mi accorgo che è
pioggia di mare
il vestito
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55 poesie pubblicate nel giorno 15/07/2014. In questa pagina dal n° 6 al n° 35.
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