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Le 56 poesie pubblicate il giorno 08/07/2014
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| Mi vestirò di sole
e tu sarai al mio fianco
nella solitudine
di un giorno come tanti.
Sfiorerò in un bacio le tue labbra
tra una lacrima ed un sorriso
nella stagione bionda del grano
fiorirà nel silenzio una sorgente di
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| Se fossi rimasto
al mio fianco
nel bene e nel male
come mi promettesti
in quei giorni profumati
da zagare e
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| Tracce di trascorsi anni
danno sembianza alla poesia.
E non ha corteccia.
Non ha battiti e sincronie di vita.
Diviene
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| E intanto la vita si dilegua
borseggiatrice di sogni e pure di cassetti
dita minacciose che scippano il tempo
e le radici – tesori estirpati –
e gli equilibri
la guardiamo passare – trattenerla?...come? -
abbarbicati ad illusori attimi
carichi
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| Avvolgimi nel tuo
inquieto mare,
quando m'addentrerò
tra le acque,
e naufragherò tra le onde
dei tuoi desideri,
per riemergere dagli abissi
delle tue volubili malizie
con il tuo cuore
nella mia mano,
come una perla tridacna.
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Lentas horas arrastam este tempo à deriva
Caminhos convergentes, estradas desertas
Rascunhos de sonhos diluídos em lágrimas
Outono prolongado no cinza das margaridas
Rabiscos de primavera entremeados de dor
Pobres jardins
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Non è per l’attesa finita,
non è per le dita sotterrate
dal sonno, duro come una pietra.
Quando urla il cuore
è il suono d’amore impazzito
che solleva col dito minore
ogni sogno svanito.
Quando urla il cuore
l’anima
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Straordinaria essenza senza nome,
giardino profumato di ogni fiore
sei stata meraviglia e grande amore
lacrime amare, riso, canto e sogno.
Così ancora ti vivo dentro l'anima
illuminata a scorgere i tuoi infiniti
regni, a cercare tra
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Lancio i miei dadi,
silenzi dagli spigoli duri,
scrutando
il tuo sorriso triste
che la fìnzione
non nasconde.
Taccio.
Per
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| Oggi ti vorrei qui
a ricompormi
ad assorbirmi
in quelli spazi lasciati fuori
qui
a raccontarmi favole buone
tra cose bellissime
in luoghi negati al tempo
con la tua voce a darmi pace
ascoltare i tuoi occhi
che parlano d’amore
qui
ad
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Turan |
08/07/2014 12:13 | 1312 |
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Ma l'amore può arrivare
al capolinea di un treno mai partito
o arrivato troppo tardi.
E il tempismo molte volte è miope
e il karma,
porta il nome suo.
Così mi accontenterò di preparare pasti
ad un uomo vegano
con
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oh timido bacio eroico clandestino che spezzi il sangue di Terrasanta
tu figlio della bellezza che nutre i lembi d'una donna
sai d'amore che asciuga l'odio delle divise
analfabeta di stupide oscurità che sfioriscono morte
esplodi radici
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Acqua che con fragore cade a piombo,
spruzzando schiuma sulla pietra nera:
aria bagnata avvolge il monte a sera;
nella luce rifratta odi il rimbombo.
Scroscio potente spande luminose
gocce di sole e il cielo che già imbruna,
adombra il verde
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Dovessi rispondere alle mille domande
Dell'io tradito annegato nelle lacrime
Arrestato ferito deriso sensibile
Ad ogni parola nuovo germoglio
D'eterna primavera,
Dovessi... e non devo
Non basterebbe una vita quella che manca
Agli anni vissuti
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C’era un dolore cupo
conficcato dagli albori
e c’era un sorriso aperto
vicino agli sconfitti
Un cuore missionario
che parlava di salvezza
cascate del Niagara
scorrevano anche di notte
Silenzioso, puntualmente
ascoltava il suo rumore
figlio
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Sono stato un gran ladro e me ne vanto;
come sfilavo ir portafoglio io
ar mondo nun ce n'era, dé, sortanto
che un ce la faccio più, porcàccio zio!
Ir fisìo nun m'agguanta e sai ciò pianto
a vedèmmi
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| s'alza il vento stanotte e riporta memorie di temporali dorati
ai piedi di spumeggianti spiagge, mani circolari, abbracci e baci
tra spighe di grano corre il vento, corre e sussurra verità segrete
ànimati o cielo scuro! illumina il
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| e, siamo diventati vecchi amico mio,
la covata del quaranta è in via d'estinzione,
quanti ne siamo rimasti, ben pochi,
quanti si sono persi per la strana via,
la guerra poi ha preso le sue prede,
le malattie i propri prigionieri, e
siamo
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| Resto sole a mezzanotte
e mi sovviene il buio.
Ho toccato l’incerto
fino a raggiungerti; sceso il fiume
per ritrovare i tuoi occhi, dalla sponda
che ci ha visto guardare
Sono stato la pioggia
e sotto un cielo che mi scolora
ho consumato
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la luna insegna a splendere alle stelle
il vento esausto s'acquieta sulla tua pelle
il mare si ferma
(ha trovato il suo orizzonte)
il sole riposa nei tuoi occhi
un gigante il silenzio
(sembra piccolo vicino a te)
lontana da un'alba che ti
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Midesa |
08/07/2014 08:39 | 4752 |
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Sessantatre milioni di abitanti,
compresi gli immigrati e i clandestini,
adesso siamo veramente tanti
per un Paese scarso
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Melodie d'archi
un tocco quasi sfiorato,
il piano solo posa il suono
su sensuali labbra tue
e ne simula il movimento.
Navigano parole
in un sussurro d'aria
fino a perlati orizzonti lontani,
un'aria che sa di paradiso
nel suo preludio
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| Langue lo sguardo in ciglia di velluto, ed ecco,
il divenir del giorno s’avvicina, sfumano colori,
il cangiar del cielo appare in scia luminosa, come
ponte, al di là dell’oltre.
Il buio in un mare di silenzio si dilegua lasciando
il profilo
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| Quella parola stanotte
ha taciuto il pensiero di come ieri, mi stringevi
sfiorandomi con le labbra...
Nei baci il sapore
mescolato al finito bere amaro di birra fredda
lasciata consumare su quel tavolo ancora apparecchiato
Dietro quella porta
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| E' solo un vento
questo dolce respiro
che carezza lo sguardo
mentre m'inganno
con un dolce pensiero
che già fugge alla sera
come
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E' giunta l'ora
del commiato
da te
mio grande amore.
E' giunta l'ora
dei saluti
belli o brutti è
pur sempre un
triste addio.
E' giunta l'ora
del tramonto d'amore
oltre l'orizzonte
non si
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S'aggiran nello splendore acrilico
di vischioso sorriso
trasfigurando ghigno celato
in plastica posa compiacente
Attori sull'altare del giudizio
- tranne il proprio -
maschera di cemento
solletico non corrode
Occhi farisei,
cocci di
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stanchezza spossatezza mattutina
starnuti e lacrime fossero di gioia
non mi lamenterei ma
non basta la cipolla
con l'aglio col caffè con la sigaretta
non c'è fretta
l'attacco arriva prima però
la tosse secca il
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56 poesie pubblicate nel giorno 08/07/2014. In questa pagina dal n° 29 al n° 56.
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