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Le 55 poesie pubblicate il giorno 30/06/2014
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respiro spighe di pensieri
che tagliano la cipria azzurra compatta
di un cielo che non mi appartiene
rimango alienata dentro l’inferno
che solo io conosco
e che a pochi rivelo
foglie d’acero che non arrossiscono
le labbra sanno celare
dietro
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Si logorerà la solitudine
a lacrime sciolte nella resa,
sonnecchiando spontanea
nel suo scorrere all’orizzonte.
Le ore subiranno un arresto,
il respiro scomparirà alla vista,
al sorgere
d’un’assenza inquietante.
Basterà
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Era un filo di voce
che mi sussurrava il vento
e dentro quel sospiro
sentivo i battiti
del tuo cuore.
Non ero più solo
sul colle a metà
dove la luna
sembrava di casa,
io e lui con te nella mente.
Quando tornò
il
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Ormai dispersa,
non sei nei pensieri.
Ora non c'è da patire,
strilla un'altro uomo.
Oppio lieve, svanito,
diluisce visioni nel reale.
Ossigeno schietto
per soffi vitali.
Ombre eteree, bianche
distese al sole.
Occhi
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lascia cadere le lacrime
sul volto stanco
accetta che altri raccontino
di te delle tue labbra nere
soffia via le pene
fermati resta allo specchio
cerca sotto la maschera il
bimbo che eri
rallenta abbassa la musica
ascolta il silenzio cosa
ha fa
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Se le tue braccia riescono
ancora nel desiderio
d'incontrare il sangue
d'ogni respiro che intuiamo
sappiamo anche cercare
tutte le storie delle tante
chiacchiere già avvenute
forse in una valle di farfalle
forse in quelle gemme
che si
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| Sospiri, appesi
al filo invisibile,
teso tra i tuoi
occhi d'agata fusa
e i miei,
d'acqua stagnante.
Il nostro dire
silenzioso,
è compendio d'amore:
in disciolta fisicità,
nel bacio,
che ogni molecola
a sé
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| Ah, sarebbe bello poter riavere
Le lacrime sì facili di allora,
Che oggi non riescono ad uscire.
Poter sentire
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| Una canzone di parole banali
la vittoria cercata
saltante, da un pentagramma in fiamme
con piedi stanchi
morsi nel cuore
Cavalcando un giovane stallone fino allo steccato
nel ribollio
le sue viscere la piegano mentre cade
L’ombra di un
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| Misurate assonanze di senso compiuto,
come bilanciere tra ingranaggi d’orologio,
si compiono nell’abbraccio del tempo
che rimesta gli animi di tumulti d’emozione.
Odio e amore, sorriso e rabbia, impeto e quietudine,
miscellanee opache che cercano
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Divenne fitta la nebbia
all'improvviso,
con fatica e con dolore
le lame
squarciavano le ombre,
incerte
le linee del tuo viso
fissavano
l'impronta nei miei occhi,
barcollavano i sensi
in cerca d'un appiglio
che riagganciasse
i fili
dei
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Raccogli i miei sentimenti
come quel rigoglioso bouquet
che esponi sulla scrivania
dove scrivi le poesie d’amore
dedicate all'uomo che ha preso
il mio posto nel tuo cuore.
Raccogli le mie emozioni
frutto di un amore non corrisposto
e chiedimi
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Taci
Parole vanno lontano
Nel vento al mare
Recano dolci emozioni
Respiri battiti lievi
Chissà dove...
Odi lo stormire di fronde
Il chiurlare d'uccelli
Nei nidi un battere d'ali
Il fremito crescente del mare
Odi l'inquietudine dei
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Non è giusto che tu vada via
è notte, non mi lasciar sola
Si fa l'amore prima di dormire
Si fa ogni giorno, lo dice il dottore.
Poi mi diverte quel battibeccare,
mi tieni testa e capisci i miei sbalzi
d'umore, ne ridi e mi calmi
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| Quanta la stanchezza sulle spalle
urlata nuda, sottratta per vergogna
dove l’etere t’insegna solo le farfalle
e l’imbarazzo emarginato, alla gogna.
Siate felici, è d’obbligo oggigiorno
non sia mai che l’infelicità sia di contorno
e se “ il mulino
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| Come un maestro sgrana i pensieri
in graffi corporali - con il silenzio del ghigno che attende respiri
hanno di esistere
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| In questo variabile cammino, improvvisamente
ci accorgiamo di non essere soli
una incommensurabile energia ci avvolge
ci trascina e dolcemente ci abbraccia,
invisibile sostanza
in tanti chiamano pensano e pregano
un solo e immenso nome,
Dio
in
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| Non avrò notti mai lunghe abbastanza
per saziarmi di sogni e incubi strani
di cosi informi bassi e a quattro mani
che mi fanno linguacce in lontananza.
Non avrò notti per pensare dove
incontrarti con timida apprensione,
ebbro e
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| ricordo quando i nostri occhi cantavano le stelle
singhiozzo di versi che aspergevano silenzio
in punta del tuo bacio tremo il mio destino di foglia assente
e i miei occhi guardarono il cielo dei tuoi abbracci di tenerezza
violentissima carezza che ci
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Due palline al gusto di noia sul cono di luce
stanca, la sera bulimica, ingoia.
Arranca, sul verticale nero rappreso
all'ombra di un angolo acuto
d'uragano l'urlo sospeso, d'inchiostro veleno
imbevuto, che tinge di "storiacce"
a
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Come fermare il tempo:
impossibile
ti trasporta dentro l’attimo
e ti trascina via
nello spazio infinito
della mente
originando il ricordo,
un sospiro coinvolge
l’anima
affronti il coraggio
e la dolcezza,
una carezza di seta
dove ti
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| Si vede
che non c'è altro
dietro la
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| S'aprono e chiudono
cancelli come scrigni
di gabbie dorate
o di esili forzati.
Porte blindate
a protegger vite
o vacui tesori,
tra giri di chiavi
e stringhe segrete,
sofisticati sistemi
d'effimera sicurezza.
Liberi siamo
di vivere
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Ho stanze da tempo chiuse nell'inverno
Lacrime sigillate con chiodi di sangue
arrampicate agli occhi cicatrizzati dai ricordi
implorano uno sguardo, almeno uno dei tanti
sepolti su terre lontane
-Di intime macerie... stanze-
Fantasmi senza
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E' il timore di perderti,
è la fame
accresciuta dalla tua assenza,
è il desiderio
sognato nelle fantasie più spinte.
ciò che scrivo di te
lo puoi leggere negli occhi,
pozzo di verità mai nascoste,
come una
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Mavec |
30/06/2014 12:48| 2557 |
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Forse per vivere la vita
dovresti cominciare dalla fine
perché guardando al passato
tu sapresti prevenire guai ed errori
e soprattutto inventarti giorni nuovi!
Immagina d’essere al tuo funerale
ad origliare dalla bara canti e cantilene
chi
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Assonnato apro
alla luce del giorno.
E' un dì
sazio di luminosità
ma silente nei colori,
aggrovigliato in vicoli
dimentichi del passato.
E' un dì
che plana tra
le secche foglie
di un bosco che
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Stanotte, oso ascoltare il mio pensiero,
Lui che, a denti stretti parla
a volte conquista e ti rattrista piano,
planando, nel libero volo di un gabbiano
Luci di lampioni spenti in libertà
sembrano pietosi e inoperosi,
città, che non acquista in
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Parlare
trasfigura.
Ti sei accorto che non porto rossetto?
No, certo. Non ha importanza alcuna, l'attenzione.
Ad altro.
Poiché le
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In quel portagioie
conservai i ricciuti ciocchi tuoi;
li sbaciucchiai,
e, i rimbombi degli accenti
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55 poesie pubblicate nel giorno 30/06/2014. In questa pagina dal n° 16 al n° 45.
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