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Le 56 poesie pubblicate il giorno 19/06/2014
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L’alte ripe e ‘l ruscel che azzurro freme
e ‘l storno e l’usignuolo avvinti insieme,
e le spine de’i rovi e in fango i sassi
e i fiori lassi,
e le foglie e ‘l spirar de’i bei nocciòli,
e i salci e i faggi e i tigli e i lor
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Le ultime ombre
che il sole stende
incendiano il cuore
che muto ti ascolta
salgo i gradini
che mi portano a te
e tutto si argenta
per onorarti ora
ora che io accosto
la tua bellezza
a quella del creato.
Oltre i limiti
mi sento
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Vivere
come se un fiato non tuo
ti respirasse dentro
mentre s'alza
dalle dune a vista
il polverone
dei soldati a cavallo
dell'altra guerra:
la parallela
interrogandoti
se i vivi o i morti
saranno cercati
se quel che arde
nel rogo
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| Giurami che mi odierai
per avermi dato amore
giurami che non saranno
lacrime di felicità
placanti venti senza età
a chiedere i miei versi.
Perché è così che soffrirò
che sparirò dalla tua
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Che ne sai tu,
uomo,
del sapor
di questo pianto?
Tu che ti elevi,
altero,
alla mia lacrima
e con sicure risa,
nel dondolio di testa,
m’empi di scherno
dalla bocca forgiando
l’universal sentenza?
“Lacrime?
E per chi?
Stolto, ma era solo un
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Maestoso il lampadario senza tempo
Nello splendore delle luci
Che s’incassano e si abbigliano di colore
Tra le pietre
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Sono spazi che conquistano spazi
quei colori di terra a fare geometria
sopra i volumi del cielo;
pennellate di umori a
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| Anima dannata
nel limbo della pena,
sacrificata
al suo vagare vano, lena.
Strozzato l’urlo
nel bicchiere,
per il quieto vivere
e l’onore
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Oracolo del mondo
consapevole purtroppo
di tanta ignara nebbia,
vagava ovunque
ti ho vista!
Bastarda, effimera
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Ci sono spazi
dove i pensieri e le parole
raggiungono con l'anima
perfetta comunione,
dove anche i silenzi parlano
senza far rumore.
Sulle trame dell'onda
quando il bisbiglio della luna
arriva al sole su un'altra sponda,
sulle rughe di un
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Vorrò lasciare nei luoghi
il vuoto,
l'illusione di un 'ombra.
L'impressione di forme confuse
di disegni immortali
lasciati sospesi,
sipari logori.
Colpirò dove già affondo,
al cuore solo tonfi
nei fanghi
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Sotto la cascata impietosa
dei fotogrammi che s’avvitano alla mente
come scogli divorati da bufera
sbatto gli occhi per vuotare i pensieri
o almeno spogliare il ricordo di ogni emozione
ma i chiodi sono ben piantati
e solido il muro che li
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Ha sognato più di quanto dovesse
la mia notte
ha sognato cieli troppo tersi
perché s’avverassero al risveglio
ha vissuto mille e più giorni mai passati
ha abbracciato voci ignote
in luoghi senza ascolto
ha camminato la mia
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Turan |
19/06/2014 15:04 | 287 |
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No, non pioverà su quest'Amore
perché ho incontrato ancora te
una vita, un attimo che dà
sangue al cuore.
Noi incrocio d'essenza
ed età, come nodi d'alberi
che segnano
tappe d'esistenza.
Adesso,
che va
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Albeggia,
lo scuro della notte,
viene meno,
e si diradano le ombre
sinistre e inquietanti
della tenebra;
l’amica
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| Annoderò fili
al suon del cuore
e profumo di mare.
Cercherò di te
fra intrecci
perduti a vista
nel
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| Ho lasciato che l'anima volteggiasse nel vento
e ampliato lo sguardo sull'onde turchine.
Ho mosso i miei passi fra
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La brezza del primo sole
effluiva di fresco
aromatizzato da una carezza
di petali di rosa
dove si distende
sulla pelle bagnata
di un mare quieto e invitante,
mentre l’aurora si solleva nei cieli,
facendo gongolare le nostre anime
con lenti
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| Raggela l’istinto d’intelletto
dinanzi ad eclettica eclittica
di vacuità in intermittente fato,
ferma
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| Un vento caldo
e inaspettato
ha sferzato
le mie spighe mature.
Mani morbide e forti
hanno sgretolato
fra le dita
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| Resto in ascolto
Gemmando riverberi.
Così patisco
Quando zoppica il cuore
Mentre scansiona
Rabbia,
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| Respiro lenta l’attesa
E l’anima flagello
In mille sofferenze
Vivo l’assenza perenne
Dove non sei è silenzio
Dove tu sei è ignoranza
D’ogni tuo gesto
M’acquieto plasmata
Al dolore di te
All’incostanza dei tuoi pensieri
Ascolto
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| Dentro uno spazio recintato
fuggiasca l'anima
vorrebbe scappare,
e questo corpo abietto
non lascia via di fuga,
rende schiavi dell'impotenza
immiserisce l'esistenza,
mai pago di voluttà
si consuma nel piacere
di notti
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L'odore della terra
le mani sudate,
è dura la fatica
a coltivar la terra,
un brutto temporale
porta via tutto,
anche il sudore
non è servito a niente...
Figgjiu meu chi facisti?
no vidi ca sa terra
non da nenti
mancu li
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Giovinezza sei ora in soffitta, come suppellettile dismessa
anche se la tua pelle sapeva di mare, di vento,
di vita
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La canzonetta mia che ho mandata
a portare un saluto al mio paese
dal viaggio è alla fine ritornata
e mi racconta
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Con estrema indifferenza
macelliamo il passato che
ci ha dato vita.
Squartiamo il futuro cui
abbiamo dato vita.
Il presente lo affidiamo a
fogli colorati, amici virtuali,
schermi sempre accesi.
I nostri istinti belluini han
preso il
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| che poi, te ne accorgi sul treno
quando tutto è immobile e si perde
ogni sospetto di tempo
che la vita è
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L’aria non è più la stessa
manca,
come il sole al cielo
l’acqua al ruscello
il pennello alla tela,
senti un brivido,
ti volti
sei tu, che non sei più
più la stessa,
manchi
in laghi di porpora
piangi
sulle ragioni arranchi,
le mani
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Sedici lustri nei giorni
hanno baci di soli inverni,
crescono danzanti, brividi
di oggi, nel cuore gravidi.
Cuciti nel momento
sotto ali di vento
han spezzato le parole
son andate via da sole
e preso tanti anni
porteranno nuova luce nel
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56 poesie pubblicate nel giorno 19/06/2014. In questa pagina dal n° 13 al n° 42.
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