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Le 25 poesie pubblicate il giorno 14/06/2014 sull'argomento "Impressioni"
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inintelligibile rumore
se manca l’accordo
di terzi viventi
fuoriesce dalla bocca
con l’aria dei polmoni
sospinta dal diaframma
se ne va alla laringe
s’appiccica al palato
s’insinua in mezzo ai denti
in algebra di suoni
in quanti
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E’ raccapricciante la parola,
a volte.
Graffia il foglio,
quando dall’io
è il dolore a fare rumore,
quando quel suo tentare
di ritornare alla vita
non ha voce,
ma rauco è il sospiro.
Altre,
è come corda d’un violino
a
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Il suono d'una parola
entra in punta di piedi nella vita
non va molto lontano,
dorme sul cuore.
Soffiate in gola
rapiscono la mente
come un fiore che sboccia
dopo aver sopportato
il gelo dell'inverno.
Passano attraverso il tempo
senza
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| Come se il poeta fosse le sue liriche
la voce nella stanza, sola
si contrae, contorce panneggi
e le finestre slittano
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| Mi scivolavi dalle labbra
spesso
che afferrarti
era compito ingrato
protesa com'eri
nell'indecente tua voglia
di partorirli nudi
i miei pensieri sconnessi
tremolanti
a volte onestamente folli
Talora invece
ti allontanavi
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| Vi era un senso
di incanto e magia
nelle vostre amate voci
il cui suono
ancora vibra
come eco
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| Quest'appassire
attraverso l'eco attesa
attraverso specchi macchiati di fiato,
senz'aria,
immaginando
il colore salmastro dell'alba negli occhi dell'altro
orli cuciti
le palpebre liete che sanno d'amore
d'amene stagioni
nelle parole
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| Ti parlo adagio
per non starti
addosso
e dico a questa notte
senza braccia
che il tempo mi minaccia
e tende al rosso.
E le parole
nate per dispetto
si mettono a vagare
sopra il letto
e senza pace
vogliono scavare
il tuo presente
per poi
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Desolazione del cuore
se il chiarore del sole
non abbracciasse la terra
se i dolci sogni
si lasciassero cadere nella notte
e il vento non sospirasse
lievemente sulle tue labbra
i profumi non svaniscono
se dal fiore si sprigiona
un calore
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Marial |
14/06/2014 18:38| 2220| |
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| Non bastano
i libri del mondo
in segreto la luce
è dentro di te
da lì viene
la beatitudine
e le
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| A guardia di un tramonto color vino,
stormi di uccelli intagliano nere
traiettorie circolari sull'acqua.
Vaghi.
Come sabbia d'asfalto su calma di ghiaccio.
Sormontando da babordo l'oltremare.
Vuoto.
Concetto razionale di un giorno
che
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| Migra l'ombra
nella sera, dolce luce
Da fiore a fiore
distratto e silenzioso
bianco d'ali m'abita, è il tuo viso
Cuore mio, sei
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S'insinua lieve la parola
e magicamente, attende d'esser musicata
senza gravità s'innalza fra la gente
tra le pieghe dei vestiti
negli anfratti dentro ai cuori
rare volte, germoglia d'intensità
viaggiando dentro ai
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| là, dove s’erge l’urlo
e nel silenzio muore,
dove il sorriso è grazia
e le lacrime dolore
là, dove il bacio è inganno
oppure amore,
di vita e morte
suonano le parole
- sulle labbra si coltivano
grani avvelenati
e
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Jibi |
14/06/2014 15:41 | 1478| |
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| Siamo un rigo di polvere
da qui all'infinito,
solo un rito
una preghiera
che a sera è già finita.
Aggrappati ad una corda di speranze
disperando nel dolore,
esaltati nell'amore d'un istante.
Siamo il morbillo della Terra,
una
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| Trine di pensieri
incorniciano la notte
E il riverbero
di questa luna piena
scandisce i miei battiti
a ritmo di nenie perdute
in vicoli incogniti,
dove le emozioni
si frantumarono
senza rumore,
e in miriadi di stelle
cosparse nel
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| Emesso come fosse un tuono
Vedo nell'aria un suono
Scatenare una
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Come segni sulla sabbia
ad aspettar il furor dell'onda
o la forza del vento
che spazza e lava via
nulla rimane se non l'eco
quell'eco che rimbalza
sbattendo di anima in anima
quell'eco che se pur senza materia
attraversa praterie e
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| Eri il mio principe
coperto di panni d'un viola azzurro
un angelo cinto di cordoni d'oro
con ali dal fulgore di seta...
la tua voce melodiosa e garbata
non s'alzava oltre un mormorio,
parlava con tanta dolcezza
il tuo tono, refolo di
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Torvo quel rancore trapela
dietro squallido motivo
che mal si cela
e oltre ermetiche gelosie
che disseccano al sole.
Eppur s’insinua,
subdolo come rettile perfido al seno
infido e pronto a eiettar veleno
o vago come spettro che s’aggira
colmo di
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Vivì |
14/06/2014 07:42| 2667 |
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| Era il tempo del silenzio
stagione sempre attenta, l'estate
trascinava le parole
miscuglio di istanti, nuvole
la voce di un'eco
ricamava i pensieri
perduti, assonnati, ritornano da ieri.
Ed era tempo, curiosi
i momenti, scivolavano nel
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| Un lampo
come un fulmine dal cielo...
S’accese nel profondo
un suono greve
e viaggia ancora l’eco
dentro l’aria,
parola che devasta appieno il cuore
e sulla spiaggia più non smorza l’onda.
Sulla battigia
ferma ad aspettare
che attenui
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| Si apre nel patos la scena
vivi quei momenti deciso senza retorica,
c'è sempre un nuovo tormento
che frena prima del fatidico indizio.
Magia della mirabile parola
nel sentimento leggera si alza e vola,
ogni verso ti prende il petto
e in
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E tu mi deludi
pensiero,
quando sospeso nel vuoto che ti circonda
affreschi i ricordi di colori spenti
e malinconiche parole,
venute al mondo per creare dolore,
in questo tempo avverso,
in quest’aria ferma
che muove solo i contorni del tuo viso
e
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Gli uomini hanno dimenticato
il suono dell’unica parola
che dovrebbe echeggiare
nella loro anima.
Gli uomini hanno dimenticato
l’effetto che questo vocabolo
proietta sullo spirito
degli ultimi della Terra.
Gli uomini hanno dimenticato
l’amore
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