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Le 57 poesie pubblicate il giorno 09/06/2014
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| Scendere la via
mano nella mano
col vento che sbuffa
non soffia,
vedere sorgere
quel sole
che non scalda
come l'altro.
Voltarsi indietro
vedere quel tempo
che non ritorna,
quel caldo marrone
degli occhi tuoi,
tu fragile
ma forte il tuo
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| un vedermi lontano
io che vesto parole
di carne
alfabeti di sangue
da me lontanissimo
ché ad altra
sembianza
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Che cosa strana:
è il sole che mi parla di te,
lo fa la mattina quando non è ancora alto,
spunta da
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Ci voleva
la voce di un grande
per placare
gli animi in rivolta
e portare
la pace in un istante
parlando a cuore aperto
e lingua sciolta.
Erano anni
che il popolo andava
senza una guida
e senza un segno
e ognuno come meglio
si
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Dolce melodia,
euforica di luce
è la mia mente
germogliare
un nuovo amore
che culla il mio cuore.
Il soffio del vento,
leggera aria
che mi abbraccia al cielo.
Desiderio
che mi sfiora l’anima,
canto
che mi regala la gioia.
E
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Nei passi incerti
che abbiamo fatto
nel perduto ieri
quante volte ci siamo
smarriti e ritrovati
lungo il percorso
dei nostri sentieri!
Dei nostri remoti anni
protagonisti
di preziose storie
e molti affanni.
In noi nessun rimpianto
per
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Duro resi il mio cuore come roccia,
impenetrabile era il volto ad ogni turbamento
né inumidivo gli occhi per alcun sentire.
Le gioie d’amore non mi potevano scalfire
e mi vantavo d’essere tetragono al dolore.
Ma tu arrivasti, Amante
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Ciò che si avverte
attraversa il mio silenzio
sfiorando con pretesti
lo stelo di una rosa.
Lontano dai rumori,
è la luna che osserva
il mio peregrinare,
ed io, pensandoti,
perdo frammenti
del mio cuore.
Stella d’oriente
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Fermi sui nostri passi
sotto piedi sassi
strada senza meta precisa
ma insieme condivisa.
Luci nella notte
distraggono
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Irrompe il cavalìer,
con il biondo pennacchio
e dalla spada tesa,
contro il capro oscèn,
che gravida piene
le gorgoni vecchie
del monte.
Su quel monte vissuto
ha la mia anima a lungo,
e a lungo rimase
a compiacersi di quel
buio
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| Ora che mi cingo di foglie caduche
osservo la vita dal suo punto di vista.
Migreranno le rondini, al vespro d’estate
e con esse la mia bella
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| Soffrire il peso dell’assenza.
È sì doloroso, faticoso, ripugnante.
Non resta che pigiare sulla tastiera violando
le labili tele della follia.
Costringere l’impeto della ragione a piegarsi
ed accettare un letto vuoto e silenzi
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| Uccelli rasentano il blu dagli umori spiegati,
con i manici a becco
si tengono a stringhe lontane.
Il bisogno di nido
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| Una citazione che s'alza leggera
In un giulivo percorso di vita
All'insegna del ristoro dell'anima.
L'immancabile sauna per attivare
La circolazione energetica
Protetti dal soave santino di Sai Baba,
Con acconciatura impresentabile
Ad
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Libera la notte
la luce
attraverso le stelle e quella falce di luna
che innamora
silenziosa tra le braccia del cielo.
Quando confuso si perde
il cuore
nel labirinto dell’anima e desta, gli occhi,
in cerca dell’immenso
vagano, sfidando le
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Cade una pioggia d’oro quest’oggi
e la terra investigando ogni raggio di sole
processa la vita, nell’innocenza perenne
di una
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L’idiota
si sente Dio
si innamora delle donne gravide
rompe tutte le volte
non sta mai al suo posto
si ubriaca e fa danni
fa sempre domande idiote
scrive e cancella all’infinito
l’idiota vuole
l’idiota vuole le cose degli altri
senza dare niente
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c'è un gran frastuono d'acque qui_a parte il mondo
a parte i pesci che escono dalle parole e i gelsomini che
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Pagine nuove
nastri colorati appesi alle finestre
giocolieri di vita
si confondono tra il triste allegro dei giorni.
È un mare che parla di sé
con piacere lo assecondi
mentre musica l’odio la sua guerra
tu vinci d’amore la tua
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| Un'ape senza fiore,
un pittore senza tela,
una mano senza dita,
un fiore sena corolla,
un sole senza cielo,
una farfalla senza ali,
un lago senza acqua,
una stella senza luce,
una scogliera senza mare,
un tronco senza rami,
sarei
se fosse
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| Tenevi le mani sicure
sui fianchi miei ondeggianti
Io non li vedevo neppure
i tuoi occhi sognanti.
La musica apriva le
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| Le fiamme scendono
dal cieco Sole,
brucian le paglie
de’i campi ceruli,
vello di viole
fatto di scaglie,
e gridan pallidi
gl’iris d’inchiostro,
e le ninfee
morenti baciano
del corvo ‘l rostro,
ignude Dee,
e come un attimo
d’eterno
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| Lasciatemi alla mia malinconia!...
Ov’essa ancor mancasse, che farei?
Convivo con mestizia in in casa mia
e in quella immerso sol mi trovo bene.
Sta insieme ad afflizion lo sfogo vero ...
sarei perduto senza il mio magone,
con esso rido e piango e
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Come angeli di neve
impronte
nei cortili vuoti
rimane
un graffio tra le foglie
All’ombra,
le ciotole di terra
Nel mare
di novembre
solo piume di delfino
E il dolore
che scivola
dalle grondaie
in fiore
Che porta la quiete
della
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| Scivolano le dita
sul velluto delle coppe
e il grumo ardente
dei capezzoli
E' una spada nel Sacro
il tuo respirar nel mio
or che le spinte pelviche
diventano Ponte
all'approssimarsi dell'Estasi
Corpi al di là
del Corpo
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Mi è sola questa luce marina
Timido giorno, la linea nello sguardo,
un segreto rende all'ombra
che silenziosa viene
Fermati all'antica fonte, o ancora salina
Di silenzi e spazi disseta, luce d'azzurro volo
Incognita voce, in me
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Dicono di me
che so contar di fole
e che con fantasia
ricamo le parole...
dicono di me
che son siepe di rovi
e con aculei cingo
le porte del mio cuore...
dicono di me
che ho un gaio agir fanciullo
e che proietto sogni
nel ciel con molto
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Vivì |
09/06/2014 07:55 | 2993 |
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Il tempo dell'attesa
è come un'onda
in un mare di cemento,
scivola via
senza mai fermarsi.
Il tempo dell'attesa
è come un fulmine
silente e luminoso,
precipita negli abissi
di un cuore
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Stretti come gocce d'acqua nel mare
siamo in balìa delle onde
e viviamo la nostra luce
come abbaglio che stordisce.
Della realtà solo un fugace ricordo,
un barlume di raggio fra le foglie
e l'emozione di scoprire la luna
fra i
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Donne parlano con perizomi
e uomini con occhiali scuri,
grande fiera in spiaggia
mostra trendy vintage
Yoga di rosei
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57 poesie pubblicate nel giorno 09/06/2014. In questa pagina dal n° 22 al n° 51.
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