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♦ Marina Lolli | |
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Le 56 poesie pubblicate il giorno 03/06/2014
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Sera di ottobre
momentaneamente quieta e taciturna
litorale solitario nella bonaccia
nell’ora di bassa marea.
Disabitato l’orizzonte
appena increspato di spuma
ad accogliere la luna bianca e muta
nell’abbraccio tranquillo della notte
avida di
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| C’è nei suoi
occhi verdi di bambola,
una speranza; se ... non ci
fossero, chi ruba e mangia;
questa sarebbe l’unica
alleanza.
Nessuno di
loro ... si commuove,
votati da noi ... sono senza
ritegno; quegli uomini, sono
senza
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| L’erba voglio del vicino
proprio su più bello
è punto a favore
dell’estro libertino
Così se pur di fiacco
mi duole smacco
rinunciar fin d’ora
all'uso di Pandora
Strane crisi di rigetto
non inermi ma paladine
colgon
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| E' un'alternanza di attimi
questa mia supponenza
che mi sovrasta e giudica
mentre immobile attendo
che tutto il mio
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| Deserta spiaggia
nel deserto sguardo
frantumi di conchiglie
sulla fredda sabbia
sul mare plumbeo e immoto
incombe un cielo di malinconia
Frantumi di conchiglie
fragili e rosa come un sogno
tintinnano nel cavo della mano
ma senza
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| Sereno è il cielo
nell'età mia matura
e lo scorrere del tempo
è un film al rallentatore
i leggeri giorni belli
fanno da sostegno
a quelli cupi e tristi
nelle buie e lunghe sere,
su tutti gira però
l'amore che mai
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Ed ora finisce,
finisce per sempre
questo amore,
che non vale niente,
per cui si è sofferto
ed anche vissuto,
ma che oramai
è un prodotto scaduto.
Confido non sia
che non ritrovi me stesso,
sicuro e lineare,
solidamente
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Ti rinchiudi nei pensieri e resti silenzioso ad osservare
la tua vita, una barca che sta per affondare
resti aggrappato a lacrime nascoste nel cuore
la depressione ha un solo colore
nero come il buio che inghiotte la tua vita
e disperato tenti la
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| Una foto ingiallita...
siam ancora davanti alla vita
che però non ha perso memoria
e tutto ricorda di noi
quanti momenti passati insieme
e giorni a fantasticar del poi
che come fulgida speme
il tutto riporta fra le nostre mani
è bastato un
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Il terreno pallido fuoco
ha smesso di bruciar
nuvole mortali inesorabili
si uniscono addensandosi
vento e pioggia
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Era un poeta di ventura
che rimeggiava sensazioni inventate
nei sonetti illuminati dalla luna,
l'ho incontrato negli occhi di una donna
che parlava di sogni e d'amore.
Inginocchiato sul limitare del cielo
a confondere gli spruzzi del mare con le
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| Stemperando pensieri
nel ballo dei dati,
m'ipnotizzo, è semplice,
questo m'accade ogni volta:
s'annegano in perversi rivoli
il perché, il come, il dove,
del domani, s'è già detto...
non vi sia certezza;
dovrei
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| Corri in mezzo ai sentimenti
atleta allenato,
sei primo, a volte insegui.
Conquisti
erte salite,
su tali vette
panorami ineffabili
t'accolgono
e tu vivi.
Poi franerai
in sbrecciati pendii.
pietre ti graffieranno
tue saran doglie.
Ma ancor
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Prego questo cielo nero,
il mondo non ha sogni da donare
e per le vie del tempo fuoco denso
che brucia il ricordo del domani
Sussurro tenebre e discordie,
le parole sono sabbia che distrugge
il deserto delle cose intorno
al mio veleno che corrode
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Stress
un grido
treno rumoroso
stress
una carezza e un graffio
telegiornale nero
tristezza ansia
anti stress
amore
delicatezza e sorriso
musica relax
stress
il pianto di un bambino
la moglie arrabbiata
anti stress
sudore e lavoro con
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In alto immobili nell'aria
gli uccelli,
mentre nei labirinti corallini
echi lontani s'odono,
vibranti nel cielo
E nessuno più li ascolta,
anche se qualcosa
dal profondo della terra
comincia a salire.
Sembriamo tutti stranieri,
senza
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Mavec |
03/06/2014 19:30 | 556 |
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Quanto inutile e fittizio
è il vagar dei miei pensieri
che nel giorno appena fatto
giace mesta già la
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Insieme sul sentiero erto e tortuoso;
piedi graffiati lasciano orme scure
senza incertezze e prive di paure,
dissolte in una mano, in amoroso,
chiaro, dolce accordo.
Acque sorgive sotto un cielo sordo,
luci di trasparenze colorate,
in anime
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| Stretta inossidabile
lega maglie d'acciaio
possenti braccia
tendono l'uno verso l'altro.
Incorruttibile amore
supera la sommità dell'ostacolo
quasi al limite dell'impossibile,
stremate forze resistono
all'impavido giogo
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| L’amore ha un sorriso bastardo
di quelli che hanno mani e braccia
che non ti stringono ma ti attraversano il petto
senza smettere di guardarti in faccia
L’amore ha occhi di cielo e mare
nuvole e sale
ristora e insapora caustica ferite
ma a volte
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| Ti preferivo timido e allezzito
pittosto che spavardo e prepotente.
Seòndo me ti sei rincoglionito
ma ti volevo bene da pezzente.
I vaìni rovinano la gente,
ner caso un tu l'avessi già capito,
t'illudi d'esse tanto
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| Tetragono...
tragico epigono
delle rette faccio disdette
di Talete rapide bistecche
Pitagora poi
-lui ora vive tra un difetto ed un inetto-
non mi convince più
teoremizza seni senza coseni
ricerca speculativa la sua...
per il triangolo non
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| giace scomposto sul dorso
respiro corto
veste di raso ondeggia
alla brezza
trasuda peccato alla gola
tra i denti si spezza
luce che filtra
socchiude le labbra
inerme si affloscia
mucchietto di ossa
scapole nude
scivola la stoffa le
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| De “...la mia solitudine sei tu...”
mi travolge la vecchia melodia,
e questo giugno svela una malia
che credevo non dover vivere più.
Sto tra il solitario e la mania
di cavare qualcosa dal colore,
ma il fondo sulla tela é di un
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| sono caduto e caduto nel fango della notte
stupro d'un fiore marcito di silenzio
mantra d'un dolore spettinato che flagella i miei occhi di tenerezza
i grani del mio rosario si sono sfarinati in un deserto di stelle
preghiera d'un fiume di lacrime
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| Quel tempo
mi è sempre piaciuto,
a distanza di tanti anni
quel tempo ancora mi piace.
Eravamo ... eravamo
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| Lo sguardo tuo incrociai
desiderio dell'anima
vidi negli occhi tuoi.
E' lo sbocciare
d'un amore terreno
un fiorire di dolci baci
sulle tue labbra
e per me divieni
speranza infinita.
I tuoi respiri ascolto
ritorna tra le mie
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Il tocco
leggero
Il profumo del tiglio
su gocce di cristallo,
riflessi arcobaleno
tra il parlare della gente.
L' istante di un sorriso
cullato dal vento
gioca con l'orlo
di un vestito azzurro
tra pieghe di ricordi.
Tra pagine
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Oh tu, nuovo poeta che t’appresti
a pubblicare qualche tua poesia,
accertati, scegliendo quella via,
che alla lettura pubblica si presti:
per esserne sicuro a sufficienza,
occorre che ritorni a te alla mente
frequentemente, vivida e
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| Ho lasciato
che le tue labbra parlassero ancora, la mia bocca
e sei andata via
dove vanno certe parole o certi treni
quando tagliano il paesaggio in due sguardi
e ogni verso ha un andata e un ritorno
Io mi scrivo
camminando i tuoi
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56 poesie pubblicate nel giorno 03/06/2014. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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