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Le 56 poesie pubblicate il giorno 19/05/2014
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Sera di scrocco,
anche i mendicanti stanchi
lasceranno fra poco il loro posto.
Un semaforo, un angolo dietro un
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E'finito ogni tempo dei fiori.
Sull'assito d'abete nodoso,
barriera e confine di un terrazzo
desolato, crescono erbe parassite,
aliene all'armonia di giorni felici.
Pendono rami d'edera ormai sepolti;
li muove talvolta un alito di vento
e pare
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Pretendevo il silenzio,
le voci disturbavano il mio cielo
ma qualche vela dal colore antico
era rimasta a coltivare il buio
Stavo nascosto,
alla folla preferivo il bosco
e qualche foglia invisa alla radura
sfiorava pelle e sguardi di
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Tu volto sperduto
nel deserto degli uomini
che hanno fame di ingiustizia
Giaci in un tempo lontano
dalla puzza delle armi
E di potere
Nero sporco
come il Bianco
perché getta nel sangue
la vita nera e bianca
Tu gioia abbandonata
tra
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| Un campo arato dalla vita sono
dove vento contrario increspa
spighe che non si scorano,
ma si adattano in ondeggio continuo
a discontinue correnti
In un perenne vagliare ipotesi
che non fugano grevi realtà
tentai,
oh sì provai ad
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| sporgendomi
al lato della montagna
ho abbracciato il vuoto
e vuote restano le mani
non posso fermare l'aria
nel respiro
pur respirando,
ma sospiro
in ogni folata di vento
ho gettato soffi di vita
pensieri contorti
fiabe e frasi non
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| Spesso non ho memoria
di questo tempo da buttare
dell'attimo che ancora
suona sordo giù in picchiata
E ho stremato il sole
a furia di preghiere
per raccogliermi poi liscio
come un ciottolo nel fiume
È l'ottusità
ad
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EnzoL |
19/05/2014 19:20| 1682 |
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| Nell'assoluto silenzio
Scordate emozioni invadono
Oscuri angoli dell'anima.
E il mare è troppo grande
Da
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| Mai più, alla deriva, fluttuante
con le spalle ai cicalecci volte,
cavalcherò onde
affinché nella dolce risacca, cullandomi,
mi riconducano in porto.
Mai più, allo scoperto, spogliato
con l'anima a nudo,
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| Sciolgo l’ennesima ombra
a cospetto del mio cuore,
mentre a passo fiducioso
cammino
lungo questo viale,
dove la Memoria mi riporta
inconsciamente;
ed ogni incertezza
diventa reale illusione,
dove imparo a discernere
ad ogni angolo
la
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| Il mio pensiero, un petalo che fugge
Nel vento a respirare nella bocca
Dell’aurora, sarai tu il mio regalo
Più grande dopo il sole sullo scoglio
Dopo l’onda che si placa carezzando
La riva. Sarai tu il mio regalo, un sorriso
Una curva che
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Per te sarò vento
che restituisce i sogni
quando il seme della speranza
tarderà a germogliare.
Per te sarò raggio di luna
quando le tenebre
avranno spento le stelle,
ti prenderò per mano
e tra le pieghe della
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Il profumo della pioggia
che timido si posa,
su fiori bianchi
sul tavolo di legno
dove incisa
si legge una storia,
che riempie gli sguardi
di chi sa
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Vanno e e vengono
sulla spiaggia dei ricordi
i ricordi...
Quanti sono
Tantissimi...
Ma da una rosa
strappata
nasce un amore
intramontabile
anche se lei non lo sa
e come onda
il pensiero
mi ricorda
i suoi baci
mai dimenticati
e come si
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Cola al labbro un velen, e grida un senso
di rigurgito ansante, e mesto io penso
che in questo fosco e negro e in strazio fiele
vi sia del miele;
e penso ai ciel azzurri, e all’Ideäle
‘ve l’Angiol sommo rasserena l’ale,
e parmi l’astro
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Se la mia vita ha cento visi
richiama oggi il mio umore,
sorridente e fumo nero
si è perso il gran sapore.
Chi assiste a l’inganno, odia,
chi pensa di aver vinto, sogna,
l’ansia, lei, parentesi di un malanno
mi appare come un clown
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Questo profondo sentire
è distanza incolmabile,
giovinezza che sfiorisce,
vita che ci separa,
grano che non sarà
pane sulla tavola
Cadenza delle cose
sfibrate dal tempo
che passa senza sonoro
lacerando la materia
di cui sono
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la preghiera dei vostri corpi aggrovigliati ha sciolto il sacrario del mare
poesia d'occhi socchiusi che tremano morte
il cielo v'ha cantato la nenia degli addormentati
bellezza rigata del pianto di Dio
sono freddi i crisantemi di quest'azzurro
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Addormenta quest’aria
agonica
occultata agli sguardi
senescenza silenziosa
patita
di echi ribelli senza suono
Accarezza, delicata
il fruscio mormorante dei pioppi
misterioso linguaggio
che li unisce in preghiera
Inginocchiata al
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| Ho mani che tessono pensieri
e la luna è un tondo che avvolge
Il paesaggio si rimette alla notte
È prevedibile svegliarsi e ricordare
questo tempo di sapori nuovi
Bastassero le parole a costruire un sogno
Se avessi un grido
per
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| Nel vortice
dei miei pensieri
rischio spesso
di naufragar,
per fortuna
ci sei tu,
mia scialuppa
mia
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Passa senza fretta per la piazza
La tartarughina Jussara
Alla ricerca di un nuovo nido
Per dare rifugio ai suoi figlioletti
Jussara che è educata
Saluta le farfalle
La grande famiglia di grilli
E gli allegri
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| Ci ho messo tempo a mettere insieme
i pezzi della mia nazione.
Quand’ero piccolo ero composto d’isole.
Questo durò per molto tempo.
Molti cieli attraversarono il tempo.
L’una era lontana dall’altra.
Non comprendevo l’armonia
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| Passa il tempo e vola via,
sono tanti i giorni andati
eppur oggi mamma mia
molti anni son passati.
Spensierato e
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| Lasciva rosa
di petali adorna
il volto di fresca corolla
porgi al vento sì gentil
che una carezza sinuosa
ti dona.
Il turgido bocciol
dischiuso alla brezza d'amor
profuma di baci umettati
di limpida rugiada,
empie d'aroma silvestre la
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| Aver osato
E aver fallito
Contro ogni prospettiva
Contro ogni facile illusione
E sbattere contro una parete a vetro
Un intero corpo
Ormai abituato alle innumerevoli fratture
Aver dichiarato
E aver commesso
Inspiegabili errori
In nome di nessun
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| E’ da mane
la nebbia non si è del tutto
dal sole dileguata
e sta ancora timidamente tra le colline.
Le gocce di
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| Perdita del valore vitale,
il niente diventa sostanza
e, il razionale cade nell’irrazionalità
delle idealità confuse.
Nell’amplesso della foga
il parolaio usa l’espressione violenta
e, partorisce mediatica commedia.
Falsa, ingiusta, la prepotente
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| Frammenti sembrano
illuminarti laggiù
dove gli usignoli
cantano l'inverno.
Ali sbiadite di farfalla
pronte a volare si arrendono
dove la luce riflette
l'ombra del buio.
Una finestra che il sole
ha dimenticato dove la vita
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| Frammenti di paura
solcano la notte
l’angoscia
perde il suo spazio
tuona l’arroganza
di chi vuole
fare la parte del padrone.
Padrone ormai
dimenticato
e il suo scandire
e’ passato oltre ogni
luogo .
Solo il ricordo
torna alla mente
con
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56 poesie pubblicate nel giorno 19/05/2014. In questa pagina dal n° 13 al n° 42.
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