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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’070Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Gerardo Dadamo ♦ Marcella Usai | |
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Ottobre 2024 |
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Le 237977 poesie pubblicate in esclusiva |
C’è sempre un si e un no tra noi.
Uno scalino rotto che nessuno si decide ad aggiustare.
Incuria.
Dovrei aggiustarlo io?
Dovresti aggiustarlo tu?
Ed intanto continua a sbriciolarsi.
Ci sono calcinacci dappertutto.
Nessuno pulisce.
Dovrei pulire
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Si va col riso o col pianto
e ci si ferma non piu tanto
Son le parole gli strumenti
che raccolgono sentimenti
Un mosaico quasi perfetto
in una lingua o dialetto
Canta l’anima batte cuore
la nostalgia di un amore
Lei era bella come
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Condanno le guerre, le invasioni,
in un mondo dove la pace è un sogno,
dove il sangue macchia la terra
e le lacrime annegano l’umanità.
Cessate il fuoco, grido al vento,
le armi si spezzino come rami secchi,
e le parole siano la nostra chiave
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ieri l’avverbio che sprigionava lo stupore di un rapporto muto d’amore
ho detto a mia madre che mi mancava nel gorgo di una lacrima spezzata
ascolto l’abbraccio quasi intenso d’affetto e gli scambi di gioia appassionata
sento la malattia lentamente
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Era un Artista futurista
il suo sogno era:
una Italia libera,
lo si capiva bene
dalle sue ultimo opere,
e dopo sofferenze
nel suo corpo
e nel suo spirito,
spirito di grande artista:
venne la gioia
del venticinque aprile,
per lui durò solo un
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Festa o non Festa la vera Festa è nel cuore
nostalgia di quando piccola per la mano
papino accompagnava in un giro
che per fanciulli potrebbe non essere adatto
e che invece ha lasciato dentro un ricordo a vita
quando con fatica cercavi di renderti
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| Ti incontrai
prima di esser nato
quando un terremoto
si è scatenato.
Non conoscevo
il sapore della vita
e già lottavo
perché non fosse finita.
I primi passi
furono tranquilli,
da bambino saltellavo
come i grilli.
Poi ritornasti
a farmi
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Mentre il dì sfuma nelle ali dell’angelo
della notte, e nuvole variopinte
tramano anime lucenti nel cielo,
s’accende una stella, tremula e sola;
riflesso estremo di un sole che vive.
Non più oscuro, ma fervente di luce,
l’immenso si tinge di un
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La terza era
sarà quella del dolore
e la pelle incisa
avrà un ricamo di follia
il gelo scavato
e mai rinnegato
dalle stagioni d’inverno
che una ad una
sussurreranno il tempo.
La quarta era
sarà quella del nulla
ma qualche tomba
scavata
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| Leggera brezza affiora sulla pelle
colori di siepi nel manto di ieri
rigano i cieli neri gabbiani fieri
sino alle stelle in notti tanto belle.
Immagini di realtà, briciole e sentieri
sul cammino incantato di novelle
ombre di storie
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Sento col cuore percepisco attento
il soffio che mi sfiora a piacimento.
Fiuto l’amore lo conosco al tatto
e lui martella forte e dà di matto.
Capisco a volo quando e più mi vuoi
intendo ed intuisco i sogni tuoi...
È un mondo che si attiva
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Credere di poter arrivare al dunque non è facile
quando tutto si mette di traverso
potrebbe sembrare di dover attraversare un fiume
dove nessun appiglio corre incontro
nella vita guai adagiarsi segneremo la nostra morte
qualsiasi causa non sarebbe
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Volevo volare
sui passi alpini
sopra i giardini marini
nei campi del riso
e a tutti regalare
il mio sorriso, ma
invece sono volato
in fondo a l’anima mia
dove ho trovato
là ben coperto
il peso del vivere
che mia madre,
da sempre, nascosto
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Un fumo lentamente sale
al cielo con movenze danza
al vento forma la spirale
Schiocco di sterpi sopravanza
ardendo musicando fiamma
nel falo’ c’e’ forte baldanza
Il fumo vive il suo dramma
muovendo aria di balera
scompone il suo
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I bambini della nebbia
dormono, appoggiati ai rami
dei colli, scendono e scivolano
con gli occhi chiusi
su un soffio d’aria, una nuvola
di cipria sul volto del cielo.
Gli alberi racchiudono le loro braccia,
tremano immobili per i piccoli
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Nella notte di nero vestita
mi perdo nell’immensità del tuo sguardo.
Brillano nel buio
frammenti di stelle sul tuo viso,
splende per magia il tuo sorriso
come falce di luna.
S’infiamma il cielo
sorpreso da tanta bellezza.
La mia anima
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È forse giunto il tempo
di guardarti in faccia
e cogliere nel tuo sguardo
la pienezza di me,
è forse giunta
quest’occasione che ho
di carpire tutto di te,
fosse pure la pura essenza
di una vita dispersa
fra gli attimi vissuti
e mai
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A Venezia
non trovo le parole
sul legno che stride
i secoli
e l’odore dei mattoni
posati dal sangue
a dimenticare
il dolore dei morti
lasciati per ore.
A Venezia
non toccherò amore
perché ho peccato
il mio destino
e non è mai
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Scrivo nei ritagli di tempo
tra un si e un no.
Tra una folata di vento e un sorriso.
Una discussione accesa e un relax.
All’ombra di pensieri lungamente taciuti.
Tra mani roventi di desideri.
Scrivo con i tacchi a spillo e a piedi nudi.
Sul
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Ascolto l’eco del vento
qui tra i portici dei miei sguardi
spiagge solitarie
sabbia da buttare in aria
sul tempo che cancella la felicità.
Ogni attimo è un cielo azzurro
poi il mare con il suo sale sulle labbra
con il sole negli occhi
mi
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Eri vicina sì
se solo avessi immaginato quanto
avresti deviato a sinistra ed in un baleno
ti saresti ritrovata con il batticuore
.
a quella vista tutto si sarebbe colorato d’immenso
avendo davanti il desiderio che da tempo pulsava
chissà se
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Lacrime di nostalgia
sospirano onde di ricordi.
Sdraiati sulla rena
mano nella mano
castelli di sabbia i nostri sogni
magiche onde ci regalano
variopinte conchiglie tra i capelli
sale sulle labbra
sapore d’amore sulla pelle.
Ma,
quel
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Non volevo farti del male
era il mio strano modo d’amarti:
prendere le nuvole e gridare
tutto il dolore del mondo.
Non volevo lasciarti solo
avresti preso il volo senza me
che piangevo le rovine
di una vita vestita di nero
senza mai una luce
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Me ne vado
fra le verdi siepi,
di spini colme,
ma a giugno
hanno le mòre mature,
dolci e succose,
sembrano la mia vita,
come loro io, pungo,
ma poi a volte sono
buono e gustoso,
i neri temporali
lavano e nutrono
le mie tante siepi,
anche per
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Mi parli con molta affabilità
in maniera affrettata, ma gaudente.
Vorresti condividere tanti ricordi,
darmi notizie di amici comuni
ma è disordinato il tuo parlare,
contrasta con te, preciso e puntuale.
Non so cosa dire,
resto basito per quanto
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Stanchezza birichina non riesce proprio a giocare da sola
cercando sempre chi le può dare un aiuto
affreschi al muro sembrano sorridere
seppure girigogoli con tutto il loro fascino
accompagnino con eleganza in un girone
con il quale fare i conti è
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Dimentica la bellezza del cielo
le stelle che pulsano nel petto
ormai il tempo è il tuo padrone.
Cadono le speranze insieme alle foglie d’autunno
non c’è più visione
fuori il vento ramazza i vortici delle parole.
Silenzi naturali
ombre
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| Al mare mia madre con il pancione stava parecchio straiadata sotto l’ombrellone;
Prendeva il sole ancora pallido accarezzata da una fresca brezza di mare;
Aspettava papà che smetteva di lavorare;
Insieme facevano la spesa, sceglievano le cose
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| sento l’ultima solitudine tremare la dolcezza di un silenzio che non ha prezzo
tornerà mamma da un passato di sofferenza fredda della neve dei nevai
ascolto la felicità cantare un brivido colorato di un amore smisurato
vai con i tuoi passi autonomi che
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‘A femmena è nu viento
ca scioscia e dà turmiento
na corza na scummessa
na mano ca cunfessa
‘o ffuoco ‘a storia ‘o bbene
ca schioppa dint’ ’e vene.
‘A femmena enno sciorta
t’arape cielo e porta
e joca c’ ’o destino
ca parla po’ latino
pe di’
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Gocce... delicate emozioni
sfiorano l’animo lievemente,
compaiono, scompaiono,
mi sfiorano, mi avvolgono,
rievocano ricordi.
Dialogano col cuore,
accarezzano il volto,
come scintille infiammano l’anima.
Gocce di rugiada
dolcemente ricoprono
i
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237977 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 841 al n° 870.
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