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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’070Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Gerardo Dadamo ♦ Marcella Usai | |
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Ottobre 2024 |
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Le 237977 poesie pubblicate in esclusiva |
al mattino presto sotto la doccia cantavo brividi nella solitudine giocosa dello spirito
ho visto poi il sole che penetrava caldo tra le persiane semichiuse del salotto
ascolto il cuore che batte fortissimo nella folla stuprata di silenzi
eccomi in
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Ma che stanchezza quest’oggi
palpebre fanno di tutto per restare aperte
chiedendo rispetto per come vengono usate
ciascuna pare faccia l’occhiolino
alternando il movimento affinché
il riposo possa approfittarne
difficile tenere un
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Prima
abbiamo perso l’innocenza
e poi
non abbiamo più visto
i colori del cielo
perché avevamo troppa fretta
di arrivare al tramonto
e vivere la sera.
Prima
volevamo solo un bacio
ma non ci bastava
più semplicemente amare
e anche la luna
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La mia terra tradita, infangata,
vittima del più orrendo calpestio,
il cuore afflitto dal dolore
piange tristezza.
La mia anima smarrita
nei cumuli d’ipocrisia,
nel sentiero di malinconia
che negli occhi non scivola via.
Incapaci di tendere la
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Son forse banale
ma ad essere onesti
non sempre le cose
van come vorresti,
la strada davanti
è tutt’altro che dritta
e non devi stupirti
per qualche sconfitta
Fa parte del gioco
compiere errori,
fidarsi di gente
con pochi valori,
finché non
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sento la furiosissima calma rompere gli argini della mia malattia in secca
io piccolo bocciolo che fiorisce con i colori pallidi che urlano silenzio
mi alzerò impolverato dalla terra sanguinante di cadute
ascolto le fitte del mio sacrificio d’uomo che
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Ad ombra lunga e battito longevo,
vago pensier nel silenzio della mente creo,
ombre ad imprinting di parole,
ed anima volante.
Vuoto da colmar spontaneamente,
anime, nell’anima a parlar d’amore,
beatitudine, dolci sinfonie ad elevar
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Credere di poter arrivare dappertutto
non è più cosa fattibile
purtroppo bisogna prenderne atto
senza niente recriminare
essendo la vita che velocemente
corre in assenza di permesso
comandando lei non c’è dubbio
privandoci di quanto ancora
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Volo come un’angelo
alto, dietro ai tuoi passi,
sono leggero
come una piuma,
scendo e ti accarezzo
ma solo sul cuore e lì
faccio miei i suoi battiti
poi vengo a
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Non chiedo di più ora sei tu
che accompagni i miei giorni
con pazienza vai e ritorni
m’ accudisci mi curi di più
Quest’amore non conoscevo
una sorpresa nel bisogno
nella realtà non più un sogno
puro distillato che bevo
Splende d’alambicco
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Entra, piano, dentro me
prima come un suono lieve
così soave e dolce,
poi invece, irrompe e deflagra,
scassa ogni nota
distruggendo così ogni dolore
spargendosi in ogni dove...
Forse è colpa di quel bisbiglio di toni
un mix di generi e
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Pe’ mastria’ ce vole assaje esperienza
arte... mestiere... prufessionalità.
E vote po’ basta’ na vocazione
ma si nu tuozzo t’a fatto fa lezione
e si bizzoca allora è meglio ancora.
Po’ ce mettesse ‘o poco ‘e ‘nfamità
na ponta ‘e raggia na faccia
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Si spegne nel cielo ogni fiammella
lasciando un silenzio infernale
capace di annullare quanto sino ad oggi vissuto
non importa alimentare lucciconi
niente che possa a tanto tutto viene depennato
seppure nel suo splendore
cagionando un senso di
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Ora che i ricordi parlano di te
affondo nel silenzio delle parole
in questa notte che si allontana
tra le onde del tempo
quante volte l’amore si perde
sulla bocca di un bacio
nel sospiro del vento.
Adesso l’amore
è nostalgia di un giorno
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Non mi chiedere mai
se la luna mentiva
quando ti guardavo
e vedevo solo
cieli stellati
al posto di un cuore
che avrebbe pulsato
anche da solo
pur di amare la notte.
Non mi mentire mai
come quando dicevi
di amarmi
come si amano le
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Imbruna, si fa sera,
il sole stanco di vagare
va a dormire in un punto lontano
dietro la collina.
La notte giunge magica e silente,
come per incanto
regala al cielo
un manto tempestato di stelle lucenti.
Appare anche l’argentea luna
mentre
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Tutto di corsa il mattino
mi prepara la luce
che mi serve fino a notte,
io lo lascio fare e salgo
un gradino della storia:
storia, che ha dato l’uomo.
Il giorno poi, sempre nuovo
fa quello che vuole,
nessuno lui ascolta
pensa solo a farsi
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Un tramonto di luna
mentre nasce l’aurora
c’è un sogno che sfuma
desiderio dell’ora
La carezza finale
tra le dita mi perdo
un disagio fatale
son confuso disperdo
La tua grazia diffonde
lo sguardo avvenente
fa tremar la mia mente
e il cuor
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Stanotte ho attraversato
i tuoi sogni, e piano
mi sono messo in cammino,
la notte era scura
e ogni cosa di te
non mi era chiara,
come se tutto non fosse mia vita.
È così che mi sono fermato
a riflettere sui sogni di noi,
ed è lì che ho
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caro cugino tu che dormi sepolto nel buio di una tomba
tu che rombi nel cuore del paradiso con il piccolo motorino guzzi
si ho sofferto quando mi hai lasciato sono entrato nel buio delle lacrime
io ti raccontavo tutto anche le cose che non raccontavo
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Un vuoto che riesce soltanto ad espandersi
senza niente seminare
proprio ora che insistenti piogge
potrebbero far crescere rigogliosi arbusti
per i quali tanto abbiamo combattuto
guai ad arrendersi
non rinneghiamo quanto hanno insegnato
facciamo
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Non guardarmi
come se fosse l’ultima volta
perché questo cielo
ha già parlato
e non ci abbandonerà
fra le ombre di una notte
nemica del cuore
e di tutto ciò che amiamo.
Non lasciarmi
con il pallore della tua pelle
e con gli occhi troppo
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L’IMMENSITA DEL MIO PENSIERO
Ma cos’è mai la vita
se perdi ciò
che di più bello
hai al mondo ...
Il cuore sembra spegnersi
pian piano
agli occhi tristi
il cielo
perde il suo colore.
Come un cavallo selvaggio
mi ritorni in
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Quante volte ho sognato guardando un fiume
il suo silenzioso scorrere tra sassi e canneti
a volte tranquillo a volte turbinoso
sentirmi trasportato nella sua magia
quante volte ho raccolto i sassi del suo letto
accarezzando il tempo del loro
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| Stendi il tuo cuore accanto al mio,
fallo asciugare dalle lacrime di un tempo.
Il rancore e la rabbia
sono solo esili ricordi.
Ora, l’accenno di un sorriso
accompagna la pace tra noi.
La vendetta
sentendosi stretta,
se n’è andata via
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A pennellar l’ambiente è l’autunno,
sprazzi ad intonar stinti colori,
carezze al tepor di foglie gialle.
La strada piange,
goccia per goccia ad inumidir lo spazio,
e foglie a cader su terra da ogni albero.
La panchina è vuota,
piange di pioggia e
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Non so bene se tu sei repubblicana
Italia elette sponde e valli opime
baciata ai quattro lati dalle rime
oppure vai e vieni e sei romana.
Non so bene se sei nata partigiana
se il trucco si è disciolto sulle cime
col mare che t’ha fatto da
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Incredibile come a volte
ci ritroviamo in contesti d’inesauribile potenza
ogni pettegolezzo non è niente in confronto
se non un accertarsi favorendo possibilità che la vita
riesce in un modo tutto suo ad elargire
causando un bivio onde capire da
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Il nostro primo bacio
fu una luna antica
pallida fra le nuvole
portate dal vento
a spargere la pioggia
su una terra
che non conosceva
l’amore del buio.
Il nostro primo incontro
fu una stella spenta
dalle ombre sconosciute
di una notte
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| Vai, colomba,
cerca un po’ di terra
ricreata per noi
laddove l’acque
si vanno ritirando.
Sarà la cima d’un monte?
Ci saranno alberi
freschi d’acqua
scrollata di recente?
Cerca tra le falde.
Portaci un segno
che ci sia rinascita,
che ci dia
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| C’è sempre un si e un no tra noi.
Uno scalino rotto che nessuno si decide ad aggiustare.
Incuria.
Dovrei aggiustarlo io?
Dovresti aggiustarlo tu?
Ed intanto continua a sbriciolarsi.
Ci sono calcinacci dappertutto.
Nessuno pulisce.
Dovrei pulire
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237977 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 811 al n° 840.
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