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Le 238190 poesie pubblicate in esclusiva |
Che cos’è quest’amarezza che mi naviga nel cuore
questo senso di stanchezza che si accende di dolore
sono troppe le speranza naufragate nelle mani
tutti i sogni ormai spariti sulle code di gabbiani
non riesco più a capire qual è l’ordine del
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La valle si apre allo sguardo
cucita al cielo da una cerniera di monti
ora innevati.
Al fondo il fiume
e sui pendii scoscesi abeti e pini secolari.
Alle sue spalle
invisibile agli occhi
un’altra valle
legata anch’essa al cielo da una cerniera
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Viva la vita e chi la sa cantare
col verso improvvisato ogni mattina
e come una potente medicina
nel petto per la mente è salutare.
Viva la vita prona a questo altare
coi santi e coi demòni in cartolina
splendente come fosse una regina
fornita di
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| Voi rivoltosi, remissivi, e in forse
convien che voce mia voi percepiate
e a vostro maggior ben vi sia concesso
sortir da brume per il verso giusto.
Mefitico il respir che ci scambiammo
e a mo’ di malfattor celammo aspetto
ma i nostri sogni
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| S’ode una voce nel vento
un lamento divelto
dal muto pianto...
E’ il dolore di foglia
strappata dal ramo
è la cenere che s’alza
in nuvole nere
e rompe il silenzio
di mute preghiere
a un Dio che non sente
e non scioglie catene.
S’ode una voce
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Ad ombre lunghe scivola la mente,
s’affaccia alla finestra ed il vento la richiude,
sfumano pensieri come fumo nei cammini,
e ascolto un vociferar di voci
che in contemporanea salgono dal cuore...
Cuore docile di paura,
ed il calore m’inonda, ed il
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Nozze d’argento mancate si rinnovano in questo dì
quando nel giorno più bello della vita
tutto si fa nitido su quei ciottoli sconnessi
ancora parlano la stessa lingua
capaci di tradurre ogni più piccola quisquilia
per quel sentimento mai
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Nell’aer tu vedi ancor la nube nera
e freddi venti avvolgono la mente,
lontana appare pur la primavera
e il sole su nel ciel non è lucente.
Son due anni già passati, ma si spera
che essi non sian trascorsi inutilmente,
poi che la gente appare
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Poeti al tramonto
si nutrono d’Amore
controvento!
Sospesi sul mondo
catturano
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Che la vita sia un dono pare vero
nasci e ti domandi; ma prima dov’ero?
Per un po’ non una goccia di sudore
tutti ad accudirti come un gran signore.
Spesso però è dura già da creatura.
La consegna è sempre stata questa:
vivere, comunque, anche
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Bevi una goccia
d’alba
e sarà più facile
morire d’amore
quando il sole
miete risposte
sull’orizzonte
delle nuvole
giunte dal mare.
Respira un velo
di buio
al tramonto
e la terra scura
ti accoglierà
fra le ali
aperte del corvo
in
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Sentire lo sfrigolio dei nervi
tesi come bischeri
spegnere il gracidio delle idee
accavallate come le gambe secche
delle ballerine di modern
e non trovare il talento
per farmi amare
Sono lega sgretolata sotto la fresa
terra cruda, plasmata da
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| Mi chiedo che c’è
dall’altra parte della luna,
nel lato oscuro che mai ci dona.
Di marinai e poeti la patrona,
è la musa d’ogni forma
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E’ l’alba
in silenzio per non farti svegliare,
ti tengo la mano.
Mi avvicino a te,
Il mio corpo aderisce al tuo
sento il tuo respiro,
assaporo il dolce attimo,
forse mi stai sognando,
sento la tua stretta di mano
e, come un leggero bacio
si
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Non finisce la lunga notte scura
la paura serpeggia nelle vene
adesso la battaglia divien dura
dobbiamo sopportare le catene.
S’ode il silenzio dentro la natura
si sente il brusio di quarantene
nella mente tu senti la chiusura
di botteghe che
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Amor cortese e disatteso,
amor compito e disilluso,
enfasi fatale a perder lustro e vigore,
amor di sempre vilipeso.
Amor scortese!
Amor cortese,
a nascer e morire,
un limbo ove si può perire,
un fuoco spento con ardore,
un musico stonato da non
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Si specchia nel catino dei monti
l’azzurro del cielo
in un blu mosso
l’acqua trasforma.
La mente vola
sulle cime dei sogni,
come ape sui fiori,
a risvegliare immagini.
Passa dall’una all’altra
cedendo al loro corteggiamento
lo spirito
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Cercare di trasmettere a chi nel cuore batte
quanto ci hanno insegnato
compito non facile seppur età avanzi
qualunque sia il tasto battuto
lieve impaccio si scatena
conservano gli occhi
quel modo di comunicare tanto amato
dove tutto si può
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Prima era un gioco la vita
un respiro continuo d’amore
ora scrivo di cieli e mare
è un modo di pensarti nel chiuso del cuore.
La notte non riposa più nei miei occhi
ogni onda che sale dal cuore
s’infrange nella solitudine dell’attesa.
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Acquattata
negli angoli
più oscuri
delle cose
un’empia voce
salmodiava maledizioni
per la Vita tutta.
Troppo grande
il suo livore
ambigua e penetrante
la sua lingua
per
pensare di sfuggirle.
Solo ora
però
arrivo a comprendere
che
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Non pensiate sia resa ma buon senso
talvolta rinunciare.
Non sprecate l’amore:
prima di dare l’anima
é doveroso e vitale
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| D’ombra e di luce
dipingo i giorni
scanditi da refoli di vento
che scompigliano i pensieri.
Come foglie volteggiano
impigliandosi tra spigoli d’anima
scossi da brividi improvvisi
sbocciati dal gelo irreale.
Un grido muto
strappa il velo
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| La sera semina baci
lungo le siepi del parco,
sui boccioli subito fioriscono
per fare bella
la festa degli innamorati.
Io e te, estasiati
da tanta bellezza
sulla panca, che ci aspetta
ad ogni bacio diamo
il colore che ancora non ha.
Le nostre
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| Tengo stretta questa musica
che viaggia controcorrente
a fior di pelle
mentre la pioggia graffia i vetri
e resto ad osservare il grigio informe.
Risuona ancora tra la pelle e il cuore
Il tempo che rincorre e scandisce
un domani di luce piegata.
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Un cielo come asfalto di pece
immobile sotto i miei passi.
Non so dove vado
oltre il breve orizzonte del primo lume.
Solo sulla soglia di pietra,
mentre tra i canneti dove il vento riposa
l’allodola ha spento il suo canto.
Vorrei scorgere il tuo
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Posso ricordare
solo il rumore
dei passi sulla strada
mentre i pensieri
restavano fermi
a sentire altre cose
che non erano
il tempo trascorso.
Posso temere
tutti i sogni andati
in rovina
e le notti finite
con un’alba scura
appena
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Bisognerà decidere
se uccidere la seduzione
o il silenzio.
Quando lasciar morire annegato
l’albero che spalanca la gola
fino alle radici.
Se far fuggire gli aironi
che lo ornano, grandi pigne nere
in equilibrio come pensieri fissi.
Se la secca
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Non riesco a perdonare
i responsabili della Shoà.
Non riesco a dimenticare
lo sguardo smarrito
degli ebrei che svanirono
nel fumo pungente
dei forni crematori.
Oscurando il sole.
Non riesco a dimenticare
Auschwitz, le scarpe spaiate,
i
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Nome come mia figlia
angelico sorriso da incantare
pur se sfortunata famiglia
fato t’ha voluto serbare.
Occhi capelli stesso colore
- tre anni a miglior vita -
qui precluso sognare
ma or lì aurora infinita.
Piccole braccia innocenti
smaniose sol
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Non sono nuvola
non sono cielo
eppure sento l’universo
nel respiro
del temporale che arriva.
Lasciami entrare
in questo abbraccio di vento
che mi vola addosso
e che non teme la pioggia...
aprimi un varco
su questo orizzonte d’argento
fammi
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E raccontavi a Dio i tuoi segreti
al buio della sua stanza e del mio cielo
che si nasconde nudo dietro un velo
con braccia franche a riscattar divieti.
E le tue mani braccano i cateti
coi lati della morte sotto il melo
ed il tormento vaga
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238190 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 7141 al n° 7170.
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