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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’068Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Ottobre 2024 |
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Le 237975 poesie pubblicate in esclusiva |
Perché non mettere in saccoccia
tutto quanto rende felici
avviandoci là dove niente
potrà mai intaccare la speranza
desiderando che non siano solo parole
ma fatti concreti
chissà forse riusciremo a vivere meglio
magari centellinando ogni
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Rami e fior di una giovane terra, qual è la poesia,
crescono ogni giorno secolari
nel tappeto quotidiano per segnare il futuro.
Semi blindati e sospesi, tra le memorie,
curano il cuor ferito dell’amor non corrisposto
negl’anni dei cieli artigiani
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Aspettiamo
il silenzio sta arrivando
e non c’è nulla
che possiamo fare
per rendere la sera
una culla
che accolga le nostre
paure perdute.
Attendiamo
la pioggia è ancora qui
e bagnerà la terra
con le sue lacrime
amare di dolore
e con il
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Sensazione caldo intenso
quando ci opprime l’immenso
mix umidita’ e calore
piovono lente tra le ore
E’ tormento il tuo respiro
non si può cercarlo altrove
il vento ha perso il giro
è andato non si sa dove
Accendi un ventilatore
solo più
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È tempo di arrendersi all’evidenza
di porre limite alla sofferenza,
è tempo di lasciarsi andare
al lento scorrere della vita,
è tempo di abbandonare
i dorati viali, per camminare
sulle più reali vie
coperte di foglie e di fangose buche,
è tempo
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Mi hai offerto il tuo braccio per attraversare.
Mi hai offerto te stesso.
Quel gesto semplice e spontaneo
non l’ho più dimenticato.
È stato uno sporgerti verso me
e prendermi insicura in te, per darle forza.
Ho camminato a braccetto a te.
Come
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Bruma di freddo
e campane stanche,
perforano la coltre dei pensieri,
mentre tra la nebbia fitta e le lacrime,
lascio cadere gli ultimi barlumi di speranza.
Cala la scure di parole amare
e strade fitte senza ritorno,
si dipanano e misurano
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Quando si dice essere di troppo
spesso e volentieri ci si azzecca
seppure nel nostro cuore tutto sembri inverosimile
inutile darsi da fare in merito
quando ogni cosa pare già programmata
forse lasciare un piccolo spazio al bisogno
potrebbe
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Caldo
sensuale
il colore del cielo
risveglia il sorriso dei fiori.
Mille colori dipingono l’aria
sfumando capricciosi cirri
nel canto del giorno che nasce.
Ed eccolo, lui, il re sole!
Spavaldo, come fuoco
incendia l’aria
diventa
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Destinazione d’un pilota, per quella Luna,
scopre la meridiana responsabile
del volo d’angelo d’un aereo in mezzo secondo.
Illusione ultraterrena d’un poeta, per la sua musa,
attraverso l’arte di notti e strali
le dedica un posto unico sul tetto
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| Trentadue anni son passati
era il diciannove luglio
quando in TV vidi quel subbuglio
Borsellino e sua scorta ammazzati.
Giovanni Falcone non era bastato
assetato di sangue era Totò
un altro delitto ordinò
avallato anche stavolta dallo
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E siamo ancora qui
ad attendere le stelle
nelle notti d’estate
e a regalarci carezze
appena accennate
finché la sera arriva
ad avvolgerci piano
con il suo profumo.
E siamo sempre qui
ad asciugare lacrime
e a donarci un bacio
sulle labbra
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sottile come un soffio
tra le pieghe della vita
un grigio che soffoca
il battito del cuore,
un peso che grava,
sull’anima stanca.
Voci lontane,
risate spezzate,
eco di gioie perdute
nel vuoto dei ricordi.
Ogni respiro
un affanno,
ogni
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A volte par incerto il navigare
ché meta non s’intravede
e par sol a vuoto di remare
Ma v’è placido litorale
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Il tempo non ha tempo e l’orologio
si attarda a fustigare il tuo passato
e scrive sulla sabbia il necrologio
dell’oggi che domani avrai scordato.
Futuro e non futuro il mai afferrato
si piega alle tagliole del tiranno
e non sapendo come e cosa hai
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| Raccoje co’ fatica
li grani pe’ l’inverno
e l’ammucchia ‘a formica
ner suo lavoro eterno.
A tutta gola canta
e stride ‘a cicala
oziando su ‘a pianta
finché er giorno esala.
Ma quanno poi ‘a fame
‘a stuzzica e ‘a preme,
nun ha né ‘n po’ de
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Evanescenti fantasmi
tremolano nell’aria rarefatta,
i tuoi occhi color della notte
catturano scintille di sogni.
Nel gioco furfante della nostalgia
recupero pezzi di cuore,
scorrono silenzi, si ferma il tempo,
petali di vita mi
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Immagini che vedi ma non tocchi
sensazione quando chiudi gli occhi
scrivere nel tempo che ci consuma
assistiti dal sole dalla luna
Artigiani della sola parola
laboratorio di un doposcuola
pensiero mente in navigazione
per una astratta
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Il lento gocciolare
di queste fonde,
intinge gli steli
in acque torrenziali
che profumano di cieli limpidi
e sorrisi carichi
dei colori di primavera.
Giunge il tempo
di gravosi carichi
e risposte,
in risonanze di tempi andati.
E non mostri
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E ci risiamo con questo numero
ogni volta capace di rivoltare le zolle
onde non rimanere indietro in quel volere
in tutti i modi essere di compagnia
e non si sbaglia visto l’accettazione
che sempre riesce a tenere ben in vista
persino
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Sotto le luci soffuse di questa stanza
affondo bacio dopo bacio
nel mar mosso d’un adorno furor spaziale.
Non ha alcun dubbio l’apnea d’arcobaleno,
tra il pieno e il vuoto delle curve animali,
che esplode come stella cadente qui nelle
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Raccoje co’ fatica
li grani pe’ l’inverno
e l’ammucchia ‘a formica
ner suo lavoro eterno.
A tutta gola canta
e stride ‘a cicala
oziando su ‘a pianta
finché er giorno esala.
Ma quanno poi ‘a fame
‘a stuzzica e ‘a preme,
nun ha né ‘npo’ de
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Riposa sui sogni
io da questa casa
chiuderò la finestra
per non sentire
nulla che non sia
silenzio o almeno
la sua ombra
flebile nel dolore.
Ritorna di sera
per dare alla terra
qualche goccia
di cuore malato
o anche il profumo
di
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ho ascoltato la scarsa pietà che provo per quel benedetto piantone che ci impedisce di correre
no non lo voglio con me nell’ora di libertà settima melodia di una strozzatura umana di prigione
ho imparato una polemica di dignità per quel volto che sfiora
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Il sogno è il tuo boccale di esistenza.
T’invita a bere, anche quando non hai sete.
Acqua alle rose, profumata di essenze.
Gorgoglia di sospiri di luna.
Si adagia ai piedi di rive scoscese e goccia goccia si riempie fino a traboccare di Niente, di
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Passano brumosi i giorni,
nuvole pallide
lacrimano sui petali di rosa
rugiada sfavillante d’argento.
Il pianto della pioggia
è la risposta
tutte le volte che ho sperato
che dal silenzio mi giungesse un canto.
Il sole dissolve la nebbia nel
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È tardi ma non importa
sarebbe un peccato spezzare la catena
non risolverebbe certo i problemi
mettiamoci dunque al lavoro
affinché tutto sia finito al più presto
c’è chi attende non facciamolo aspettare inutilmente
sarebbe buona cosa mettere da
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Tornerei a quel giorno, regina del tempo,
quando l’amor allineò tutti i satelliti più reconditi
contro i buchi neri della malinconia battente.
Terrei stretta la polvere lunare, di quella notte,
per benedir di miracolo ed energia
il miele celeste
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Alla finestra le stelle
ci seguono
ci guardano
ci ammiarno
io abitante della terra
Tu dell’infinito
piango e rido
mi sento uomo
mi sento dio
quello che cerchi Tu.
La notte mi è madre
felice sono di essere
un suo figlio
nell’alba che
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Ci ripareremo all’ombra
di un albero di una via
d’una casa d’una galleria
ove più fresco tutto sembra
Beviamo l’acqua a più sorsi
veloce disidratazione
così non ci sentiamo persi
cambio di alimentazione
Brucia come fuoco il sole
su pelli
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Seduto su questa sedia
ascolto il risciacquio
dell’onda,
è gioia per me
che non si confonde
con la felicità
che mi porto dentro...
C’è pace attorno a me
e nel momento in cui
or penso a te
tutto si rasserena,
in quella parte di me
che
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237975 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 481 al n° 510.
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