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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’065Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Rocco Pulitanò | |
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Ottobre 2024 |
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Le 237971 poesie pubblicate in esclusiva |
| È bello il lago
ai piedi dei monti
da dove ammira
albe e tramonti.
Sente i rintocchi
delle campane
al collo di mucche
robuste e sane.
I riflessi di larici
intorno al lago
paiono magie
di un grande mago.
D’inverno gela
in solitudine,
per
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| io ascolto il tarlo della stanchezza di accuse sempre meno piene di vita basta
voglio produrre il silenzio nitido dell’autonomia vissuto in una normale solitudine
voi mi fate male con le vostre liti statiche e cattive ci vado sempre in mezzo alla
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Il velo del cielo
si è stancato di morire
e le ultime luci
del tramonto esitano
prima di raccontare
le notti scure
che la luna disegna
fra le nubi e il mattino.
Il respiro del mondo
è un vento leggero
con il profumo
delle parole
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Non osa il frammentato omaggio alla terra,
nella distesa d’argilla e ghiaia,
a forzar il crescere in gloria d’un ulivo.
Nelle ore attenzionate
a coltivar il Sol che scalda ogni cuor
lo spartito di raggi attraversa lo sfacelo d’ogni oblio.
Un
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Sei ovunque
come in un cerchio
che non ha fine né inizio,
vivi in quel concetto
che non è duale: _inizio, fine_
ma ti espandi appunto ovunque
come se il nulla
diventasse tutto
in apparente contrasto
con chi ti pensò
essere solo una parte
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Nascono i pensieri, foglie al vento,
come edera all’alma abbarbicati,
poi liberi e leggeri van nell’aere;
fluttuano, si dimenano ad oltranza,
per poi finire, fragili, nel nulla.
Ma di loro il poeta si impossessa
e sopra un foglio bianco poi li
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Con te discorro ogni giorno e con te m’invento nuovi aneliti, nuovi spazi.
Ma poi cancello tutto e ricomincio.
Terra smossa da incipiente natura m’abbevero ad ogni foce e di ogni foce
Ho sete.
Di ogni foce desidero lo stare e il declino, trinato di
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| Sai, preferisco perdermi
nei sogni e nei pensieri
piuttosto che arrendermi
perso nei tuoi cieli neri
dove non trovo mai ponti
sopra fiumi colmi di rabbia.
Ma non vedo orizzonti
per uscire dalla gabbia
delle tue vane promesse
che feriscono
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| Un cielo dipinto di sogni
sembrava un’arcobaleno
cancellato per altri regni
Dal volto celeste sereno
son fuggiti all’orizzonte
nuvole e sogni un treno
Cielo e onda son difronte
in un abbraccio amoroso
sinuoso e affascinante
Non riesce
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Non saprei dire
se sono vivo o morto
e la pioggia
che si fa pregare
è un segno di Dio
addormentato
da secoli
sul cielo in attesa.
Non potrei dimenticare
la polvere
depositata sul cuore
dove la tua ombra
è in silenzio da anni
passati a
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Ma addò sta ‘e casa ohi ne’ chesta poesia
figlia sturciosa ‘e na stramma mania
‘e spennere parole ‘nzuccarate
pe’ fa’ canta’ dduje vocche affatturate?
Ma cu qua genio ‘nzorfano sti carte
cu quacche tiritera chiena ‘e scarte
pe’ di’ ca dint‘a
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| Chiudo gli occhi ma non ho voglia di dormire
ripenso i miei vent’anni, sempre poche lire
quando i miei sogni li chiamavo progetti
lì tenevo in tasca e non riempivano cassetti.
Pomeriggio estivo con un caldo che sfinisce
la persiana chiusa faceva il
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Si smuove nel vento
il dolce mio pensiero
di questa sera,
aleggia nell’aria
all’ombra della magnolia
e si spande all’infinito
come emozione pura
in cerca del cuore
che la consola.
Vaga ora alle prime ore
di questa interminabile notte
che
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Inutile cercare di mettere tutto a posto
rimarrà sempre qualcosa da gestire
vista la celerità di quanto avviene
come a voler distruggere quello che sino ad oggi
è stato usato con la dovuta cautela
prezioso modo dove dirigersi
affinché niente
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Verso la sponda di Vigevano rapido
corre il ramo principale del Ticino
acque limpide azzurre con gran
voglia poi di buttarsi mescolarsi
più avanti con del Po quelle sue
sorelle ma qui a Motta accanto
al primo più lento si muove un ramo
secondario
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sento le prime luci dell’alba affiorare dal profondo vuoto dal mare dell’oscurità
fuori dal ruggito del silenzio io ascolto le notti soffuse di bellezza tuonare la voce di miele
la forza del coraggio lenisce la ferita bellissima dell’incubo quella che
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| Risfoglio un vecchio album di sogni e di foto
testimone di un passato che resterà ignoto
sistemate con amore in ordine temporale
con quell’ultimo scatto dentro una cattedrale.
E far finta di studiare seduti intorno al tavolo
senza mai guardarsi e
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| Il piede segue il corpo ch’è ondeggiante
o invece avanti sposta perno ed anca.
In basso, in alto, o insieme a dritta e a manca:
non riesco a decifrar tal movimento.
Ma è "nave del deserto" e non disturba
solo un vaneggio induce, e cuor
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| Nell’angolo più nascosto
di questa collina
sui prati che sanno di vita
guardo il cielo...
cerco di guadagnarmi
un sorriso fra le nubi
che vanno verso l’orizzonte,
forse una stella cadente
farà capolino
fra le altre sorelle...
non nascondo la
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| Confusione su confusione
sembra preoccuparsi di poter prendere in prestito
qualcosa di utile onde poter gestire al meglio
quanto possa servire a mantenere in piedi
ogni occasione che si presenti
affinché niente vada perso nel coordinare
quanto
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| Se d’azzurro il cielo si tinge
e la pineta di colore s’infervora,
tutto in bello trasale
che par di Dio il tocco
E la campana dell’avito paese
balza nei cuori al rintocco,
che’l bene assale
a dissuader l’antico male
Fra l’ombrose perenni
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| Ti ho riconosciuto subito.
In lieta danza del giorno parlava il tuo cuore al mio sguardo.
Eri intenso.
Avevi il passo di malinconia che mi assomigliava.
E le mani affilate di noia come aghi limate di tagli.
Ma traballava tutto d’incanto.
Ed io ho
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Falco o civetta
ascolta e dammi retta
son due rapaci
chi tuono chi saetta
per cui se piaci
è solo un’operetta.
Artigli o becco
il mondo è un vecchio stecco
speciosa folla
dal tono in tutto secco
pur con la colla
nemmeno un volo
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Scegliere ancora parole
dettate da mente e cuore
nel giallo di splendente sole
Moscato e fior di mimosa
vivacità bene fraterno
nel giallo anche una rosa
Silenzio del tabernacolo
baciato da soffio d’organo
custodia d’un calice d’oro
Un
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| Sai, l’amore non s’impara, non lo insegni
tu che non trovavi tempo fra i tuoi troppi impegni
perché un attimo potevi rubarlo al mio
me lo sarei fatto rubare per un bacio o per un addio.
E ti ho aspettata fosse anche solo per un minuto
adesso che è
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Al riposar m’accingo e
nel sentier vado ad incalzar a battito di piedi,
un scender repentino, ed ogni pensier traino,
bue a trainar aratro.
Pensier volatile ad attraversar il viale
e scender al mare,
ove onde a sciaquio d’acqua
interferiscono con
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L’amor miglior dell’esperito mio
non si rovescia al freddo della routine
mentre spingiamo tutti i tasti del cuore e della vita.
Il baricentro d’ogni sorrider si riafferma,
a cavallo d’ogni flusso,
tra gli alti e i meno alti di tutti gli
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Eccepire dovrebbe essere fatto solo a fin di bene
e non marchiare ogni discorso
che sul piatto si accomoda
sperando di tirare a sé qualunque opzione
che la vita propone
spesso indugiando con timore per quell’insicurezza
non sempre pronta a
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La promessa
è stata infranta
e le stelle
sono offese.
Il mattino
non avrà luce
per molte ere
e nessuna nube
darà pioggia
finché le lacrime
non avranno
bagnato le ciglia.
La parola
era scritta
sulla pelle calda
e tu non hai
l’amore
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Brandelli di cielo
adagiati in una nuvola scura
chiedo come sarà
la vita futura
al cospetto del tempo
in continuo fermento,
smorzato dal vento.
Tra le penombre del cuore
medito sull’esistenza,
risoluto è l’imbrunire,
il profumo delle
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Donna strana Biancarosa:
"Sulla fine dei quaranta,
così timida e ritrosa.
sempre a far tra casa e chiesa:
che pareva fosse santa.
Però debole alla carne
troppo semplice e sensuale...
E un cilicio per mutande.
E oni sera al suo al balcone
a
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237971 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 301 al n° 330.
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