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Poesie pubblicate: 361’104Autori attivi: 7’474
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Ottobre 2024 |
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Le 238011 poesie pubblicate in esclusiva |
Una nuvola
sul sole si è fermata
ed è nata in me
una grande voglia di te,
piccola tu sei
ma nei sogni miei
sei grande, sei infinita.
Allargati amica di lassù,
fammi godere e vivere
l’amica mia di quaggiù,
sarò per lei un raggio
di splendida
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Un sottile miraggio
la collina a primavera.
Ricoperta di gialle ginestre
pare un morbido manto
gettato da Dio sulla terra.
Ma sotto il profumo che inebria
infidi sassi a mordere il piede
e crepe invisibili agli occhi nel suolo.
Lo scalatore
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Tutto a portata di mano tutto quanto desideravi
tutto palpita d’un tempo cosa chiedere di più
soltanto sfrontatezza potrebbe in merito
da scansare senza dubbio
solo una cosa manca onde raggiungere l’apice
ma non si può non si può avere
non si può
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Rime solitarie
si perdono nel blu
sono versi che tu
sentire non puoi,
ma l’amore che tu vuoi
a te mi unisce
e solo felice
il
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Mancano ancora due lune
e poi il vento
potrà riposare
tutte le notti del mondo
e sognare le stelle
sorte al tramonto
e svanite prima dell’alba
quando il buio muore.
Mancano solo due nuvole
e poi la pioggia
non tornerà più
fino alla fine
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Si rincorrono nel cielo guidati a turno dal sole
e dalla luna delle stagioni i carri sospinto
dallo zefiro gentil e i suoi fratelli si allontana
quello della primavera ornato da primule
viole di biancospino brocche verdi foglie
gemme di peschi meli
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Voglio,
petali di rosa sul cuscino
carezze di luna sulle labbra
profumo di gardenia tra i capelli.
Voglio,
sguardi appasssionati
braccia che riscaldano
parole che cullano.
Sulle labbra, ardenti baci
tra i capelli carezze di
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Echi di divino
rende visibili a noi
sempre e dovunque.
Fin dall’alba radiosa,
incantata dai colori
quando il sole s’affaccia.
L’anima s’inebria
quando il sole lambisce le foglie
splendenti come smeraldi.
Un raggio accarezza le
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| Che dirti amica cara che il mondo ancor non vedi
accoccolata come sei nel ventre di tua madre.
Uscirai
presto vedrai,
come l’uomo brama un tempo di pace.
La rincorre una vita intera
tra quella che risulta esser la sua pena:
l’attesa.
Aspetta mesi
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Giullare di ricordi è il tempo,
a volte li mostra, altre li nasconde,
prigionieri nella mente
a volte svaniscono.
Tutt’intorno si diffonde
un intrigante alone di mistero,
nell’aria dei ricordi
profumano intensamente nostalgici e teneri
per
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| Un istante e scatta la nostalgia
troppi gli anni ormai passati
quando la sua presenza benché minima
riusciva a rallegrare il cuore
carnina quel nostro vessillo
sventola e non poco
in un’attesa che a volte diventa insostenibile
seppure quaggiù
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Ascolta
il rumore del vento
come fosse la prima volta
e i respiri di luce
al mattino presto
quando l’aria non sa
se la notte tornerà
ancora con le sue tenebre.
Ritorna
a guardare le stelle
e bacia i miei occhi stanchi
del
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Pazzo e caldo il dì
ha annebbiato la festa
la disturbata mia preghiera
non è salita al cielo,
non ho sentito vibrare
le corde del mio cuore.
Amo però la domenica
nei suoni delle campane
così il pensiero ardito mio
passeggia un po’con Dio
e nei
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| Quel che rimane delle cose, le persone,
lo ha disgiunto evento.
Le case hanno bocche spalancate,
per il troppo amaro respirare
l’abbandono.
Nel vuoto,
la voce forte di maestro
riporta flusso d’onda.
Indomabile tempesta il cuore
allerta:
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E passe pe’ sti strate
‘a sempe ‘nnammurate
c’a freva e ‘a nustalgia
‘e sta passiona mia
addò sta voglia ‘e core
t’abbruscia sango e annore
addò nu suonno antico
rummane ‘o meglio amico
addò nu santo allero
è ‘o juorno cchiù sincero...
Te
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L’attimo sprecato
è un pezzo di cielo
che poi s’allontana
sparisce nell’aria.
Momenti di vita
portati dal vento
come arcobaleno
colorano i giorni.
Sono dei sentieri
che arrivano al cuore
sorpresa del tempo
l’istante che appare.
È goccia
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È piovuto di tutto e dappertutto
dal cielo di maggio.
È piovuto sui nomi,
ha piovuto così tanto
che ha sommerso il nulla dagli occhi brumosi
smarriti in stelle dalle guerre insanguinate...
Piove ancora,
piove fitto sul mio cuore.
Senza
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Il tempo chiude quanto sino ad oggi vissuto
ma non dobbiamo farci caso
puntarsi su quanto corrode non conviene
essere invece coerenti con quello che possiamo fare
alleggerisce e non poco il vivere quotidiano
facendo volare via la sofferenza
non
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Eterno il tempo dell’assenza,
come si fosse fermato ed io con voi,
nell’immobilità vacillo.
Non c’è giorno che non vi cerchi,
nell’apparente quotidiano,
in ogni gesto ripetitivo,
ogni nostra abitudine mai dimenticata.
Eravate liberi e ora vi
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Dimmi qualche parola
che io possa ricordare
quando sarò nel buio
e la luce solo un riflesso
dei tanti giorni trascorsi
ad amare le nuvole
di un cielo troppo distante
per ascoltare i lamenti.
Dammi qualche carezza
per uscire dal silenzio
e
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Lascio alla luna
le sue pazzie
e al sole caldo
le ubriacature,
alle notti troppo corte
i miei sogni incompiuti,
ma l’alba la faccio mia,
la sua luminosità
mi appartiene,
con quella luce
che dal colle scende
nutro l’estro mio
che vuole bianchi
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Sai che c’è un sottile strato
di polvere sugli armadi, sugli scaffali
più alti...
Non è stata dimenticata, no,
la polvere sa di essere lì
ha la coscienza di tutti i pensieri
di questa casa.
Ne conosce le parole, gli anni...
Delle porte, dei
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C’è traccia di silenzio nell’anima
intimo è il parlar del mio nulla.
Ritornano i ricordi del tempo vissuto
l’amaro calice della morte si offre ancor al presente
dove il dolore inonda la mia anima.
Quest’estate brulica di vita
il vento gioca
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Acidula la sera prima delle vacanze
rosseggia all’orizzonte
tu, nome senza scrittura
tendi il braccio e ne tracci la linea
Mi dici che lo spazio diviso a metà
si ricompone di notte
quando il buio è indistinto e le figure si nascondono
Tutto allora
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Basta un occhio su quel numero che tutto si fa nitido
escludendo temporaneamente quel programma
che ogni volta diventa una vera manna da custodire
non esistono inganni che possono addentrarsi
grande la forza nel tenerli distante tanto da non
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Si fe’ del buio
il manto tuo, così scuro
da impallidir la notte...
eppur sento il tuo respiro
che in fusa amiche
mi sollevano
dai cattivi pensieri...
ah se i gatti neri
potessero parlare in proprio,
sarebbero parole d’amore
che in loco,
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Il tempo sa contare e cominciare
la notte se ne esce assieme al giorno
l’estate con l’inverno gira intorno
la vita se ne va a bighellonare.
Il sole si nasconde per giocare
la luna ha quattro stelle per contorno
l’andata gioca a carte col
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Chiamami nelle ore che non hanno tempo
nel chiaroscuro di giorni sempre uguali.
Incontrami nei pensieri
dove lo sguardo è libertà di vivere.
Nel facile confondersi dei respiri
l’amore è un bacio di luce
nel grave cielo dei nostri occhi.
Noi
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Basta guardare nel fondo degli occhi
per captare quanto nel cuore palpita
involontariamente senza preavviso
un alone si fa garante che niente è solo un sogno
ma realtà inaspettata per la quale battersi
affinché il dopo possa essere di buon
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Dov’era il nostro perdono
se non fra le ombre
quando la sera scendeva
come un velo fra le cose
e nessuno sguardo
avrebbe potuto rubare
la luce al giorno e tornare
al cielo come amore.
Dov’era la nostra stella
se non nella notte
che splendeva
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In tanti piangono uno,
i seicento sono nessuno.
Dentro la scatoletta
ancora umani al posto di sardine.
Ubbidiente al richiamo
la gola profonda "Mare Nostrum"
si rimpinza di carne viva.
Grida strozzate nel silenzio.
Sull’acqua,
il corto velo
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238011 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2941 al n° 2970.
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