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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’090Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Ottobre 2024 |
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Le 237997 poesie pubblicate in esclusiva |
Rosa la sera
ammanta di colore
il colle che l’aspetta,
la guardo, la vivo
il mio cuore cerca
un suo simile, per vivere
nell’intensità di questo dono.
Una campana, sì
lei si presta e mi suona
con i suoi rintocchi
le dolci parole dell’Ave
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quanti anni ho fatto riposare la verità del silenzio
c erano le notti sfigurate di cielo lassù sulle stelle
ho scelto il ricovero io che non riuscivo a reggere il buio
nella mia falsità creduta verità urlavo il mio inferno di medicine
giorni a zonzo
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| Mille anni,
e ancora dici:
Taci!
Con il dito sopra il rigo,
per mantenere il segno.
Mille anni, certo di più,
e ancora ti ostini
a voler mutare il suo disegno.
Colpevole una mela
e la leggenda di una costola di meno.
Mille anni, un lavorio
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Lacerate vesti, ignuda
segregata alla vita quotidiana
offesa nell’intimo
all’osservare incredula
una verità cruda.
Luce negata
di quell’orizzonte sempre oscuro
ignobile tortura perseguita
la voce reclusa, occultata.
Vita di stenti e
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Sventrata dentro... lacerata fuori
sono una donna nata per amare...
non sono una parete da imbrattare
né come dici tu “Na rubacuori”.
Fornita di eleganza e di accessori
non mi interessa affatto ciondolare
ma sono sangue e pelle tale e quale
e
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S’inalbera il vento
fra fronde sudate dal tempo,
o tempi oscuri
fuggite senza scampo!
Rapiti d’Eolo in forza,
sconfitti dal turbine evento
battuti sul campo
inerme posato d’intemperie
Soffia, soffia
sbuffa, sbuffa
impalpabile
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Ora non è chiaro
se le stelle
stiano brillando
per nascondere
il nostro amore
o se sia solo
il gioco del vento
fra le foglie morte
e la terra che gira.
Ora non è bello
respirare le ombre
se tu non sei qui
ad accarezzare
la sera che
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Arcani sentimenti
appesi a rami scuri
seccano al sole
o si putrefanno alla pioggia.
Abbandonati,
inutile fardello ostacolo del vivere,
tiro sassi a colpirli
per piegarli e portarli alla fine.
Calvario del passato,
bloccati, non
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| Porterò un fiore
sulla tua tomba
all’ombra dei cipressi,
la tua ultima dimora.
Non sei andata
alla festa per la tua laurea,
un assassino crudele
ti amava così forte
da colpirti a morte.
Il mio cielo è lontano
dalla sua assurda
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Volti di bimbi si perdono
tra le carezze e gli abbracci
di madri felici.
Volgo lo sguardo al cielo
mentre una brezzolina
mi accarezza il viso.
Percepisco l’amore di madre terra
mentre la luce irraggiante del sole
segna un nuovo
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E le stelle ci guardano
io che ti cerco
e Tu che mi aspetti,
ci fanno luce
e loro lo sanno, lo vogliono
l’incontro fra noi due,
io che cammino nel fango
e Tu che mi aspetti
per pulirmi, per abbellirmi,
davanti ai tuoi occhi
deve brillare la
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Siamo sempre insieme
anche se tu
sei già morta da anni
e le ombre
non lasciano mai
il cuore nel vuoto
ma circondano ogni cosa
anche l’amore
svanito fra le nuvole.
Siamo sempre soli
tu nel cielo scuro
e io qui sulla terra
dove la luce è
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Ti hanno strappato le ali
come bianco giglio reciso dal suolo,
piange la terra, si ribella il sole.
Hai combattuto tanto,
hai urlato forte tutta la tua disperazione,
nessuno ha sentito il tuo indicibile dolore.
Nessuno ha potuto
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Er vento me scompija li capelli
mentre er Fiume va sotto li ponti,
libbero e alegro pare che racconti
la storia de li giorni miei più belli.
Quann’ero regazzina me pensavo
che nun sarebbe stata ‘na vitaccia
bastava avè coraggio e bone braccia,
e
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M’abbruscia chesta vita
sta sciorta scurtecata
ca enno ‘a stessa e n’ata
pecché ‘nfaccia a stu muro
me lassa strutto e annuro.
M’abbrusciano sti vocche
sti lengue ‘nzuccarate
ca parlano spicate
pecché pe’ certa ggente
‘a recchia mia nun
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| Nel fragile equilibrio della vita
sull’orlo dell’incertezza, foglie leggere al vento
volano come una danza
pennellate sul telaio del destino
sfumano in un sogno lontano
dissolvendo il mattino.
La fragilità diventa forza
compagna dell’incerto
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Ad incantar la vita è la natura,
angoli di terra ed armonia soffusa,
manto di cristallo a tratteggiar il fiume,
e luna ad incantar ed illuminar le stelle.
Natural percorso su prati colorati,
vivido paesaggio a rifocillar lo sguardo,
m’immergo con
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Incredibile vuoto vorrebbe emergere
onde poter nuovamente classificarsi al primo posto
.
estirpando quanto a suo tempo
ha contribuito a dare una svolta
in situazioni impensabili
creando un vero e proprio ciclone
dove trovare la forza per andare
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Non tornare malinconia
io sono sempre qui
all’angolo di un vecchio bar
tra le ombre del passato.
Quante volte ho aspettato
la tua bocca d’amore
nel silenzio di questo tempo
tutto da consumare.
Nostalgia tu lo sai basta poco
per
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La mano mi teneva stretta
lo spirito suo debolmente soffiava
fra i miei biondi riccioli
e diceva: "Bimbo sei mio."
Se ne andava così il nonno
sul letto alto e bianco
mentre donne vestite di nero
piangevano e mi accarezzavano
lo spirito suo unito
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D’incanto appari
Vergine incauta
da spumeggianti spume
che’l color s’irradia
D’incanto compari
Vergine mai stanca
in baciate rime
al venir d’arcadia
Poi scompari
ahi lasso, manca
al divenir di tramonto
Ma ecco riappari
oh gaudio,
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Fummo la luna ed il sole,
cantammo la canzone dell’amore,
abbracciati udimmo il cuor cantare,
stelle brillavan come diamanti,
e farfalle volavan per noi.
Ad unico amor Giulia, lo sognasti
e amandolo lo abbracciasti
ma venne l’uragano a spazzar
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gocce di me
gocce di te
scroscia la pioggia
bagna il muro dei ricordi
sere di cielo sereno negli occhi
notti di luna piene di te
non è fertile il
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Tra le onde del mare,
la storia degli amanti
è trasportata come foglie leggere
sospinte dal vento.
Nel ciclico respiro del mare,
tra i sussurri della risacca
si dipana il destino
dello loro anime erranti
non più separate dal silenzio.
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Invisibile la pioggia
tocca gli amanti,
come ragazza senza volto
dalle lunghe chiome
corteggiate e tormentate
dal vento.
Cammina cauta
tra le parole e le coppie,
tra le anime solitarie
riparate da grandi ombrelli rotti.
Ragazza invisibile
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io non capisco l’anelito di possedere una donna con gli schiaffi
nel silenzio malato dei padroni urla la dignità delle donne
tu Giulia e tuoi ventidue anni baciati dalla speranza
volevi chiudere in dignità una relazione ormai spenta
corpo ferito
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Sereni giochi
si prepara lo spirito mio,
poi si rifugia in Dio
ed in tutta la sua storia.
Spossato, ma attento
cerca un verso, una parola
di Lui, sentita mille volte,
ma ogni volta
mi è sempre più nuova.
Nel mio essere, tranquillo
una festa
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Vento impetuoso
sfila fulmineo
tra nugoli di case impotenti.
Veloci le brune nubi
mutano rotta
sotto le spinte violente
e la pioggia burrascosa
si fa prepotente.
Disfatti i cuori della gente
nella preghiera cercan riparo,
uno dopo l’altro
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Artista pittorucolo scompenso
il tratto della mano non ha senso
e cala sulla carta sgorbi e affini
diavoli con corna e con puttini
che sporchi più di un cielo avvelenato
si adattano a crepare sul sacrato
col segno manomesso e sozzo in
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Le stelle
stavano già piangendo
e io sapevo
che non ti avrei rivista
se non per strada
mentre la fretta
avrebbe accarezzato
attimi da dimenticare
al primo sole d’aprile.
La luna
stava nascondendo sogni
e aspettava l’alba
senza parole
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Cade una pioggia fine
fresca, come d’ estate
sui miei pensieri
lavando via ombre e ingenuità
Cade leggera senza sembrare
scende dal cielo allegra
o pensierosa
come un velo umido
- non sottovalutarli mai-
una libertà priva di
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Sanzi |
19/11/2023 20:16| 521 |
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237997 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2041 al n° 2070.
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