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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’088Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Ottobre 2024 |
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Le 237995 poesie pubblicate in esclusiva |
Non siamo che albe
di uno sguardo sognante
nel silenzio di un amore.
A volte la vita prende fuoco
in quei momenti
che respirano in noi
e non sai cos’è.
Amore nel tuo cielo
troppe ombre sugli orizzonti
del tuo sguardo
io sono solo
una
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| Lungo sentieri d’ombra
viandanti si affacciano al cuore
cortecce di vita scolpite in penombra
nel silenzio del fragile candore
frammenti di giorni, sfiorati ricordi
arrestano le mani in muti sguardi.
L’attesa declina le ore
un filo di voce
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Memorie di sangue e di fuoco
tra bombe di macerie, la morte
copre uno spazio immenso.
Il sangue silenzioso e ancora fresco
bagna la terra,
sono uomini, donne, bambini
che non sanno il perché della guerra.
Perché? Per quale motivo
la loro anima
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affastellavo le dita nel silenzio che gioca il dolore
oh sudario d’inespresse speranze che ruggisce la vita
straziami di parole soffuse dal dolore
quante lacrime ha asciugato l’azzurra pietà dei miei occhi
oh amarezza che intingi il dolore nel
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Sotto il manto notturno, danzano le stelle,
sussurrano segreti nel silenzio astrale
che la luna, baciando teneramente il buio,
dipinge di un chiaroscuro argenteo.
Le foglie danzanti trasportano storie
narrate dal vento
e nella foresta d’ombra,
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Credevi di dimenticare
ma il tempo non passa
senza lasciare traccia
di ciò che ci siamo detti.
Credevi di cancellare
ogni cosa in un attimo
ma l’amore non nasce
senza segnare la pelle
e il buio delle sere resta
indelebile come
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Che tristezza tutta questa gioia
arrivismo non sempre comprensibile
ne vale proprio la pena
se ci pensiamo bene dubbi potrebbero intervenire
anche perché tra non molto tutto sarà finito
e quello che rimane sarà soltanto
tanta e poi tanta
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La notte dei miracoli l’amore
girando per le strade ormai deserte
entrava nelle case a mani aperte
col suono indubitato del Signore.
La notte dei miracoli i bambini
sentivano nell’aria la canzone
per dare a questo cielo una ragione
che fa volare
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Vento gelido, grappoli di nuvole,
acini di tristezza, una mano di nebbia.
Polvere di neve sbianca ogni dove
nel silenzio assordante,
alberi e tetti ricamano ghirlande,
il tutto si espande di ghiaccio,
trine e merletti come perle di cristallo
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Tra poco devi preparare
due giorni e sarà Natale
regali cibi il pranzare
Manca l’arrosto lo stress sale
corri tra corsie del mercato
un surrogato forse vale
All’addobbo non ho pensato
devo trovare un qualcosa
l’agrifoglio più
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| Un’ombra, tra le pieghe del tempo sottile
un susseguirsi di attimi scanditi
riaffiora nel suo ramo appassito.
Il sole, ultimo inchino,
si ritira dietro l’orizzonte,
e il cielo colora sfumature
come un dipinto dai toni dolenti.
Un giorno
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| Tu che sei sempre presente
a scandire ogni cosa
per ricordare alla gente
che Dio non si riposa,
ma dall’alto osservi
senza aver mai
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| Celestiale giorno quest’oggi
al quale non possiamo che aggrapparci
sicuri dell’aiuto che non mancherà
rimembrando quelle occasioni
che nel tempo hanno invaso il vivere
dietro insegnamenti sempre in auge
delicatissime parole fanno sì
che il
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Ascolto le ombre
che mi parlano di te
e nessun silenzio
potrà spezzare il buio
di queste stanze
sempre senza calore
e di questo cielo
chiuso nel dolore.
Ascolto le note
profonde della sera
e ora è già notte
qui nel petto
che batte ora
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Sdraiato sotto la quercia
allungo le mani
per toccare il cielo
ma tutto è distante
troppo distante dalla vita
come un prigioniero
nella sua trincea
libero solo nello sguardo
vivo la fantasia il sogno
e sono felice di queste ali
che mi portano
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| Vento di ieri
porta il ricordo
di un viaggio insieme
non tornerà più
nelle pagine del tempo,
passo fermo di intese
legate immagini perse.
Farfalle notturne
danzano nel buio
nella sinfonia del vivere
dipingendo l’intreccio di
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| Che grossa fregatura che è l’orizzonte
più tu lo rincorri e più lui si allontana
e tu ti senti un barbone sotto un ponte
che cerca la luna spiando una sottana.
Che beffa illusoria è l’arcobaleno
quasi ci credi che ti riporti un cielo sereno
ma
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| Quando aiutare significa voler mettercela tutta
diventa un anello per il quale
non lasciarsi mai prendere dallo sconforto
onde portare a termine quanto più possiamo
affinché chi in noi pone fiducia
non debba assolutamente rimanere male
potrebbe
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| Già nel ciel volteggiano
festive luminescenze
di stelle e ricadenti festoni
fra stantie mura
sorde
acuti d’una vita che fu
Già il supino aere inneggia
al cader del grigio d’essenza
fra rumori e frastuoni
del tempo muto
sordo
della vita che
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È nu suonno chiammato Natale
e ne parlano tutt’e giurnale
cu na scritta ca enchie stu cielo
cu na fede ca è ricca ‘e mistero.
È nu juorno ‘ncantato ‘o Natale
e v’o dico papale- papale
ca ‘o Bambino è venuto a pisca’
tutt’e chiocche ca vole
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Lassù nei pascoli alti
pietre rosse formano croci,
croci coperte dal muschio,
preghiere nei miei vivi ricordi,
lampare di luce nel mio essere,
è notte ma non dormo,
nel cielo che vedo, da secoli
fioriscono stelle prive di muschio
l’anima mia si
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Altro non so che fare
che d’affanni poetare,
e di pene d’amore
che struggono il cuore
Seppoi anco il canto s’infossa
allor rio destino veggo
come già esser in fossa
seppur leggo e rileggo
Se donne in versus tacciono
e prono resto
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| Un viaggio nei meandri dell’anima,
un’arte sottile, diventa la tela
su cui dipingiamo l’ umanità
accompagna il tetro ricordo del dolore,
si insinua nella barraccia della mente
capovolta gioia di attimi di fiore,
rigo segnato di un cuore
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Il mare
di giorno
la luna
di notte
il cielo
spettatore
di
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| Na notti mi sunnai
ch’era mortu
e subitu acchianaii
ncapu lu celu.
Nun c’era San Petru
ddra prisenti,
m’ aspittavanu
tutti i me parenti.
C’era me matri
nzemmula a me patri,
a nonna Mera
cu me soru Fina
ca muri nica nica
povira
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| E’ certo non ci sono dubbi
che il momento sia dei più critici
un senso di speranza si accavalla in ogni dove
vero toccasana da non lasciarci sfuggire
rocambolesche imitazioni fanno sì
che tutto si trasformi in idonei cumuli di
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| Ho sciolto i pensieri
sbrogliando la matassa
regole e libertà
non vanno a Canossa
Son figlio di’sto tempo
vario e digitale
ho tanti amici
col mio cellulare
Comunico parole
spesso a chi non vedo
e questo messaggiare
è futuro in cui
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Un grumo di sogni,
una foglia accartocciata
in un gomitolo di strade,
piuttosto che nel silenzio
della campagna autunnale.
Con altri colori di alberi e foglie
adagiati nella loro veste di neve,
addormentato nell’immenso infinito
tra dense e
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Quando nessuna finestra si spalanca
e il silenzio troneggia
maestoso nelle orecchie,
si accartoccia prosciugato
di ogni goccia di gioia il corpo.
Si può essere tristi?
È un diritto.
È un dovere
se intorno tutto è grigio e vuoto
e
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Nonostante questo tempo strano e triste
ripartono le solite feste,
Natale con sfrenati consumi
ed insensati costumi.
Son duemila anni che festeggiate
la mia nascita
tutto l’anno fate come vi pare
ed a Natale sprecate, fate doni
solo per farvi
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Un battito di ciglia
il tempo
guardarti un viaggio per rimanere
goccia che forma un fiume sulle labbra
mare che diventa oceano
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237995 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1951 al n° 1980.
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