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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 237986 poesie pubblicate in esclusiva |
Nel vento cortese che accarezza la pelle
sospiri di delizia si fanno ascoltare.
Un palpito di ali, un concerto di libertà,
l’amore si cela tra le rughe del tempo.
Tra i cromatismi vibranti della vita che danza
un sorriso timido si affaccia
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È donna
la Voce che grida
nella notte
ostentando solitudine e paura,
mentre sola sul buio sentiero
si scontra con ombre frettolose
e fuggenti.
È donna
la Luna che si oblia
dietro le nubi grigiastre,
e così velata
si sente al sicuro dal
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UNA DONNA
Post n°1414 pubblicato il 18 Aprile 2015 da luccardin
Un respiro pieno di profumi
è ciò che rimane
mentre scavo
una fossa sempre più profonda
per seppellire i giorni di tristezza.
Inutile fuggire
quando un respiro ritorna
sguardo di
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Grazie alle donne,
leggere e ossequiose al tempo,
pazienti nel cogliere il momento di volare con ali di libertà.
Donne che bagnano gli occhi nella lavanda del dolore,
non hanno segni del peccato,
ma un’impronta sottile,
di mano ferma e
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| Ciao, ti scrivo dal fronte
da questo antro maledetto
dove si corre inesorabilmente
verso un futuro ch’é un trabocchetto.
Qui non v’è giustizia né speranza
attorniati da idioti come noi
pronti a una mattanza
in virtù dell’obbedienza.
Orge di
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| Fiocchi gialli
oggi l’alba mi ha dato
e sorrisi di donna
ho subito incontrato,
la bellezza del giorno
la voglio vivere tutta,
passeggio con mia madre
e mi sento grande,
con la mia donna,
mi par d’essere un leone,
poi, con la figlia,
sento la
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| Per scrivere attendo le mie notti.
Non serve luce ai miei ricordi per rinnovare
la sensazione amara di giorni troppo uguali,
decostruite immagini di questo
inconsapevole vivere pietrificato,
di questa quotidiana omologazione
che il tempo non
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| Tra gocce di un temporale
accesi colori di vita
parabola sentimentale
di intensa beltà fuggita
Sei tu il mio arcobaleno
due fuochi inizio e fine
l’emozione non ha confine
un vertice d’amore pieno
Ed ora rifletto ancora
nel vivere che ci
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| Volevi soltanto vivere una doppia vita
rimembrando con accuratezza con chi
si è prodigato in tutto il suo ingegno
unitamente alla forza che sprigionava
sfogliando pagine d’un tempo
quando capelli bianchi
si sarebbero uniti in un abbraccio
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| Abbiam contato insieme mille passi
ed altri mille e poi mille altri ancora,
in questo lungo viale pien di rose
sopra un selciato ruvido, bruciato.
Abbiam veduto insieme mari e monti
con alte cime ed innevate al cielo,
con onde fragorose e a volte
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Sarà una brutta stagione
l’inverno è stato lungo
e le ceneri del cielo
sono state sparse
dove il vento ha soffiato
via l’amore dei giorni
passati a dimenticare
il dolore della pelle.
Sarà una buia primavera
con le nuvole e la pioggia
che
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Riccioli di parole intersecati come perle
volano nel vento,
vecchi ritagli scivolano nel mare.
Il silenzio si fa assordante,
a occhi chiusi, sdraiato su una foglia
cullato su un fiume
senza sponde e senza foce,
scaldato dalle stelle
ascolto il
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D’istante
appari ma non sembri
come una luna pallida
corpo estraneo di una notte
d’istante in istante
spoglia di parole
è nuda la tua voce
come i giorni senza memoria
vestito consunto la tua pelle
avari anche di lacrime
si assentano
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- . -
Il tempo passa
e pian piano
tutto ciò che ci lega
a questa dimensione
della vita
sbiadisce e scompare
Ma non ci si deve
preoccupare
perché il senso vero
di tutto quello
che siamo
e che facciamo
è appunto
soprattutto nel
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Luci. Ombre. Pioggia.
Il cielo si era spalancato un solo istante,
come il singolo volo di un merlo
che si posa leggero
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Vecchio calesse
tu mi parli di lei,
dei miei anni esplosivi
così li chiamavo
mentre lei e solo lei
io amavo e nei sogni
è ancora presente.
Quante lune ho guardato
e le stelle che ho contato
e i baci che non t’ho dato
figlia dei fiori, così ti
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trema il terremoto corpulento del silenzio
scende tra le vie del cuore la verità dell’acqua purissima come memoria
chiaro furiosissimo battito del cuore che urli il ricordo di giorni passati
santa croce che piangi il destino sciolto in una voce
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Su’ viecchio comme è vecchia chesta vita
ca ancora va cercanno mille cose
e sbatte dint’a chiocca na canzona
smanianno ‘ncopp’a terra ‘o paraviso
annascunnuto areto a na guagliona
‘nfaccia a na voglia strana ‘e di’ “Sto cca”
sotto a nu cielo
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| Polvere, niente altro che granelli,
Su nel soffitto solo carabattole e tele intessute da ragni instancabili,
Costruttori di regni argentati dalla luna baciati;
Cerco il mio ricordo, una foto ingiallita dal tempo; È vuota, sparito il ritratto di un
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Ti sei fatto arcobaleno sui miei desideri,
sorriso di speranza e di dolcezza,
pensiero riposante e cortese brezza,
solerte a bruire piano sulle ferite,
a spalancare le braccia, a stringermi la vita.
Ti sei fatto fiore in un’arida terra
contro le
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Bacio il passato
sulla bocca che il tempo di te
nascose al mio sguardo.
La terra umida affonda di solitudine
sotto il passo del mio cercare
la casa di campagna è ancora lì
silenziosa nelle ore che bussano ai ricordi.
Tra il fuoco del camino
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Nell’aria il respiro si sente
l’anima gode l’attesa festa
il colle e la valle gonfi di verde
vivono la gioia che porto in cuore
è risorto il Redentore e la sua luce
a tutti dal cielo si dona
il dolore, appena vissuto, si fa leggero
ed il mio passo,
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Le carezze sono amorevole dolcezza
in uno slancio di bellezza,
un delicato sognare
mentre un bimbo scopre il mare.
Assordante armonia,
sboccia una poesia,
il tuo ricordo angustia e cheta la vita.
Ci sei tu nel mio mondo,
ti ritrovo nelle rughe
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Lascia stare
una carezza non è una promessa
e io lo so
che non ci vedremo più
se non nei sogni
che mi ostino a non finire
quando il mattino preme
per un nuovo giorno.
Lascia perdere
non sprecare parole
per quello che è stato
e non sarà
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Nel buio nero e duro della roccia
il freddo della sconfitta
la voce calda e piena
della verità detta e scritta
muore con l’Uomo che l’ha data
anima mia che l’avevi gustata
aggrappati ad ogni Sua parola
capirai quanto è bello il sole
e l’alba, il
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E maschera tu sei dono e mistero
su questa terra madre derelitta
coi passi contemplati da Giuditta
che ti rovina il volto e che sia vero
lo dice il libro sacro al mondo intero.
E maschera sarai falsata e abbitta
da quella forza viva mai
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Tornano le rondini a far dei giorni
libertà di respiri
primavera di sogni c’è odore di te.
Gli sguardi in fuga
verso orizzonti smarriti
nei tramonti rosati
tu che riposi nel cuore.
Chi non ha confini
conosce l’infinito respiro
del cielo.
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L’aurora ci trova abbracciati
nell’intensità di un’emozione.
Tu, l’altra metà del mio cielo,
lo sguardo perso nel ridente infinito.
Ti ritrovo nei miei sogni,
inciso nel mio cuore,
nel verso che descrive amore.
Lampi di gioia, baci
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Entro
come un filo di spine
e cerco di essere leggero
aria assetata d’estate
che attende l’autunno
per trovare la pioggia
o l’amore alle prime luci
di un’alba incompiuta.
Esco
come un vento d’inverno
fra le porte aperte
di un lungo
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AL CALAR DEL SOLE
Ogni giorno al calar del sole
un peso qua nel petto mi divora
è come una serpe che ogni ora
distrugge tutto ciò che vuole
Niente e nessuno la può fermare
silenziosa e viscida sul mìo tetto
mentre il disgusto mi freme il
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| Tu soltanto, se vuoi puoi disperder
quel ribaldo ch’è sempre tra i piedi,
ora basta ti prego, procedi.
Ripugnanza convinta mi desta
quando appare e repente lo schivo,
e se pur mi si presti gentile
io per nulla gli mostro riguardi
Or che a te
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237986 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1381 al n° 1410.
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