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♦ Michelangelo Cervellera | |
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Le 238232 poesie pubblicate in esclusiva |
Il mio grazie è un rivolo di gioia palpitante
che sbanca
l’abbraccio
e i sedimenti a valle.
Non ho precipizi da portare in dono
non ho vertigini, ma sono
otre che muove
dove non un soffio di vento dell’ intemperanza
mia schiavitù d’amore
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Il mio grazie è un rivolo di gioia palpitante
che sbanca
l’abbraccio
e i sedimenti a valle.
Non ho precipizi da portare in dono
non ho vertigini, ma sono
otre che muove
dove non un soffio di vento dell’ intemperanza
mia schiavitù d’amore
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Vuole che il mio cielo
sia solo suo
e non offre spazi
per danzare una carezza
o per mietere i confini
di qualche notte
diversa dalle nostre
profonde come il buio.
Vuole che il respiro
sia solo uno
e non c’è speranza
per la mia pelle
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Fa rumor il ti amo innanzi
alle mischiate parole di fiori e strali
che di baciato sangue puro
ornano il mio rubro cuor in piena tempesta.
Come dimenticar anco innanzi
il cervello "no sense" e gli occhi suoi, di procacia manifesta,
che or proteggono
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| Dal mare uno sbiadito sole s’alza
illumina rinsecchite spoglie
la violenza del maestrale sferza
rami d’alberi, fantasmi senza foglie.
La neve ha sbiancato la montagna
calano a valle gli ultimi pastori
abbandonata pare la campagna
grigiore,
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| Il buio era nero
duro come pietra,
la nebbia ti entrava
nel cuore e lì si fondeva
in lagrime,
che non uscivano,
era morta la mamma
nessuno di noi suoi
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| Non avere fretta
tre parole che dovrebbero essere inculcate bene
sino dai primi anni di vita
la pazienza verrà sempre ripagata
perché perdere tempo ritornando sui nostri passi
fare le cose con la dovuta calma non è ripagabile
anche se dietro
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Sarai solo un’ombra
che visita il mio cielo
ed io non saprò mai
se eri nel mio sguardo
o se tu hai ingannato
l’amore che provavo
e se per te era un gioco
come la terra il sole.
Sarai solo una luce
che si accende e poi
si spegne in un
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Hai mai scoperchiato
il vaso delle falene?
Nido di luci notturne,
di bianche ali perdute,
è dove lì dormono,
è dove lì si nascondono,
privando la felicità
di un candore rubato.
Lasciano lì le loro ali
amputate...
E tu lo scoprirai...
Alzerai
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Un calcolato appropriarsi
di dissonante verbo
genera obbrobrio...
Miserevole emulazione
sei fine a te stessa
tristezza per gli occhi
scarabocchio per l’anima.
Infinito vortice svuoti
di bellezza l’autentico
vena d’acqua torbida
non disseti
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Geme un bambino a Gaza,
penano fame e sete e sgomento
mille bambini a Gaza.
Cade un bambino tra le pietre
di abitazioni crollate a Gaza,
mille bambini rovinano
sotto il fragore feroce dei mitra
e delle bombe a Gaza.
Mancano i soccorsi a
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Riccioli di filigrana
avvolgon le emozioni,
bagliori di nostalgia
si armonizzano con lo sfavillio
di ammalianti cromie,
volteggiano le parole
nel turbine dell’anima.
M’inebrio di poesia,
come madre premurosa
culla la mia nostalgia.
Ataviche
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A volte l’incertezza fa brutti scherzi
privando sia da una parte che dall’altra
ci vorrebbe molta più dimestichezza
onde arrivare dove desideriamo
ognuno con il suo fardello
è costretto a gestirsi come meglio può
anche se vorrebbe
poter eccellere
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E sona canta e sona a panza chiena
sta vita nova aunita ‘ncopp’a scena
cuntenta ‘e da’ sapore a sti serate
ca fanno a tiempo e a tono ‘e serenate.
E parla joca e parla cu sta terra
ca è granne comme ‘a voglia ca l’afferra
e fa vula’ sta museca
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Non ho avuto il tempo di capire cosa sia stato,
sei apparsa e subito mi hai lasciato.
Nel mio cuore è sbocciato l’amore,
ho conosciuto la gioia e il dolore.
Come una giornata di primavera
dalla mattina alla sera
mi hai donato il calore del
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soffice come neve caduta dentro al cuore
-luce di parole dismesse-
calda come un eco d’estate
-mentre ruvido si affaccia sulla porta di casa
l’inverno-
fresca come un vento che libera nel cielo i silenzi
-ieri stelle di una notte senza fine
oggi
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Quanto sarebbe bello poter guardarsi tutti in viso
senza l’idea di nascondere qualcosa
molte volte la vita fa lo sgambetto
quando la falsità viaggia in prima linea
ed il nostro unico pensiero
risalta nel voler celare verità
perenne frutto di
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Ricordati di non volere, di non appartenere,
di essere sasso, seme che buca la terra in cerca di radici.
Solo nel vento bisogna riconoscersi.
Nell’aria greve di un sogno che non ali.
Ricordati di esistere, dimenticandotene.
Non c’è ritorno.
Lieve
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La luce dell’alba
si fondeva nel sole,
mia madre
chiuse il suo messale
mi chiese -
vediamo dall’alto
la nostra città,
quando ti generavo
la bombardavano,
a fine giorno
ho una visita -
sul far della sera
venne il dottore
ma solo
per
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| Non manca molto all’arrivo del Bambinello
non importa guardare il calendario
tutto è già in fermento
ovunque aria di festa si fa avanti
sguardi iniziano a posarsi nelle vetrine
articoli in bella mostra catturano
luccichio colori ravvivano il
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Andremo via insieme
dopo la pioggia
e attenderemo
che il vento soffi
le ultime foglie d’autunno
prima che l’inverno
sussurri il suo velo
bianco di neve.
Andremo via
mano nella mano
come due amanti
che non hanno dimenticato
i loro giorni
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basta sento troppe voci fiaccarmi la normalità con un fortissimo sconforto
non riesco a reagire eppure vorrei lottare ma la testa mi dice no stavolta no
mi dispiace se vi ho deluso ma stavolta forse mi devo ricoverare per riprendermi
non lo so ho tanta
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Normale l’anormale
non so se essendo tale
seguendo il rituale
truccato o al naturale
fra tutti quanti vale.
Lo cerco sul giornale
almeno artigianale
quello che sa di sale
nel lobo temporale
ma niente di speciale.
Lo spendo virtuale
di notte
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Pensavo fosse un gioco
e ancora ci credevo
mi accorgo che per poco
di certo ci ricascavo
e l’ho chiamata amore
come stupenda azalea
rossa una bella idea
partita dal centro cuore
pensavo sempre al fiore
anche quando mi tradiva
concedeva rare
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Quanti verbi scaturiscono da uno sguardo
seppure ritornino dentro e per di più
velocemente come se il respiro
dovesse infrangersi sulla scogliera
incertezze per un passato ormai lontano
creano vuoti di memoria
confondendosi con il
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Vorrei fissare il guardo mio nel tuo
quando s’asconde il sole dietro i monti,
lontano da indiscreti ed invidiosi
e col sorriso sol di luna piena.
Vorrei fissare il guardo nel tuo cuore,
unire il mio col tuo in uno solo,
e continuare insieme dolce
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Non cambierà nulla
il sole sorgerà
alla stessa ora
e le stelle
attenderanno la notte
per respirare buio
ma non troveranno
le nostre carezze.
Non cambierà niente
avrai altre labbra
da baciare
e il vento d’estate
ricorderà il mare
e i
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sento il coraggio della lotta mettere nell’angolo le voci bastarde fottute dentro
ascolto il profumo dell’alba tentennare la vita disperata tesa su un filo di lana
amo il silenzio campione assoluto del coraggio che sgocciola sangue vivo
sento la vita
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Scendevo dal colle
con un fascio d’erba
suonava la campana
si colorava il tramonto,
la mia pace era grande
la corte sempre piena
di mamme e di figli
la polenta sul fuoco
il profumo di cipolle
ben rosolate mi cercava,
una gioia sempre
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Nella spigolosità del vero
prende forma
l’ineluttabile
quanto è aspro
l’anelito
nelle notti senza poesia
un esangue rovo
che paralizza il cuore.
È claudicante il passo
che segue il tempo
al tramontare di stelle
e splendore.
Sarà fertile la
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Lascia andare ogni cosa
e cedi all’impulso.
Nonostante la paura
nonostante gli errori.
Serra le porte alla rabbia
e anche all’amore.
Guarda in faccia la vita,
guardala per quello che è,
guardala per ciò che ti dona.
In seguito
- solo
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238232 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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