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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 238267 poesie pubblicate in esclusiva |
caro cugino tu che dormi sepolto nel buio di una tomba
tu che rombi nel cuore del paradiso con il piccolo motorino guzzi
si ho sofferto quando mi hai lasciato sono entrato nel buio delle lacrime
io ti raccontavo tutto anche le cose che non raccontavo
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Un vuoto che riesce soltanto ad espandersi
senza niente seminare
proprio ora che insistenti piogge
potrebbero far crescere rigogliosi arbusti
per i quali tanto abbiamo combattuto
guai ad arrendersi
non rinneghiamo quanto hanno insegnato
facciamo
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Non guardarmi
come se fosse l’ultima volta
perché questo cielo
ha già parlato
e non ci abbandonerà
fra le ombre di una notte
nemica del cuore
e di tutto ciò che amiamo.
Non lasciarmi
con il pallore della tua pelle
e con gli occhi troppo
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L’IMMENSITA DEL MIO PENSIERO
Ma cos’è mai la vita
se perdi ciò
che di più bello
hai al mondo ...
Il cuore sembra spegnersi
pian piano
agli occhi tristi
il cielo
perde il suo colore.
Come un cavallo selvaggio
mi ritorni in
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Quante volte ho sognato guardando un fiume
il suo silenzioso scorrere tra sassi e canneti
a volte tranquillo a volte turbinoso
sentirmi trasportato nella sua magia
quante volte ho raccolto i sassi del suo letto
accarezzando il tempo del loro
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| Stendi il tuo cuore accanto al mio,
fallo asciugare dalle lacrime di un tempo.
Il rancore e la rabbia
sono solo esili ricordi.
Ora, l’accenno di un sorriso
accompagna la pace tra noi.
La vendetta
sentendosi stretta,
se n’è andata via
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A pennellar l’ambiente è l’autunno,
sprazzi ad intonar stinti colori,
carezze al tepor di foglie gialle.
La strada piange,
goccia per goccia ad inumidir lo spazio,
e foglie a cader su terra da ogni albero.
La panchina è vuota,
piange di pioggia e
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Non so bene se tu sei repubblicana
Italia elette sponde e valli opime
baciata ai quattro lati dalle rime
oppure vai e vieni e sei romana.
Non so bene se sei nata partigiana
se il trucco si è disciolto sulle cime
col mare che t’ha fatto da
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Incredibile come a volte
ci ritroviamo in contesti d’inesauribile potenza
ogni pettegolezzo non è niente in confronto
se non un accertarsi favorendo possibilità che la vita
riesce in un modo tutto suo ad elargire
causando un bivio onde capire da
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Il nostro primo bacio
fu una luna antica
pallida fra le nuvole
portate dal vento
a spargere la pioggia
su una terra
che non conosceva
l’amore del buio.
Il nostro primo incontro
fu una stella spenta
dalle ombre sconosciute
di una notte
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| Vai, colomba,
cerca un po’ di terra
ricreata per noi
laddove l’acque
si vanno ritirando.
Sarà la cima d’un monte?
Ci saranno alberi
freschi d’acqua
scrollata di recente?
Cerca tra le falde.
Portaci un segno
che ci sia rinascita,
che ci dia
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| C’è sempre un si e un no tra noi.
Uno scalino rotto che nessuno si decide ad aggiustare.
Incuria.
Dovrei aggiustarlo io?
Dovresti aggiustarlo tu?
Ed intanto continua a sbriciolarsi.
Ci sono calcinacci dappertutto.
Nessuno pulisce.
Dovrei pulire
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| Si va col riso o col pianto
e ci si ferma non piu tanto
Son le parole gli strumenti
che raccolgono sentimenti
Un mosaico quasi perfetto
in una lingua o dialetto
Canta l’anima batte cuore
la nostalgia di un amore
Lei era bella come
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Condanno le guerre, le invasioni,
in un mondo dove la pace è un sogno,
dove il sangue macchia la terra
e le lacrime annegano l’umanità.
Cessate il fuoco, grido al vento,
le armi si spezzino come rami secchi,
e le parole siano la nostra chiave
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ieri l’avverbio che sprigionava lo stupore di un rapporto muto d’amore
ho detto a mia madre che mi mancava nel gorgo di una lacrima spezzata
ascolto l’abbraccio quasi intenso d’affetto e gli scambi di gioia appassionata
sento la malattia lentamente
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Era un Artista futurista
il suo sogno era:
una Italia libera,
lo si capiva bene
dalle sue ultimo opere,
e dopo sofferenze
nel suo corpo
e nel suo spirito,
spirito di grande artista:
venne la gioia
del venticinque aprile,
per lui durò solo un
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Festa o non Festa la vera Festa è nel cuore
nostalgia di quando piccola per la mano
papino accompagnava in un giro
che per fanciulli potrebbe non essere adatto
e che invece ha lasciato dentro un ricordo a vita
quando con fatica cercavi di renderti
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| Ti incontrai
prima di esser nato
quando un terremoto
si è scatenato.
Non conoscevo
il sapore della vita
e già lottavo
perché non fosse finita.
I primi passi
furono tranquilli,
da bambino saltellavo
come i grilli.
Poi ritornasti
a farmi
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Mentre il dì sfuma nelle ali dell’angelo
della notte, e nuvole variopinte
tramano anime lucenti nel cielo,
s’accende una stella, tremula e sola;
riflesso estremo di un sole che vive.
Non più oscuro, ma fervente di luce,
l’immenso si tinge di un
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La terza era
sarà quella del dolore
e la pelle incisa
avrà un ricamo di follia
il gelo scavato
e mai rinnegato
dalle stagioni d’inverno
che una ad una
sussurreranno il tempo.
La quarta era
sarà quella del nulla
ma qualche tomba
scavata
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| Leggera brezza affiora sulla pelle
colori di siepi nel manto di ieri
rigano i cieli neri gabbiani fieri
sino alle stelle in notti tanto belle.
Immagini di realtà, briciole e sentieri
sul cammino incantato di novelle
ombre di storie
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Sento col cuore percepisco attento
il soffio che mi sfiora a piacimento.
Fiuto l’amore lo conosco al tatto
e lui martella forte e dà di matto.
Capisco a volo quando e più mi vuoi
intendo ed intuisco i sogni tuoi...
È un mondo che si attiva
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Credere di poter arrivare al dunque non è facile
quando tutto si mette di traverso
potrebbe sembrare di dover attraversare un fiume
dove nessun appiglio corre incontro
nella vita guai adagiarsi segneremo la nostra morte
qualsiasi causa non sarebbe
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Volevo volare
sui passi alpini
sopra i giardini marini
nei campi del riso
e a tutti regalare
il mio sorriso, ma
invece sono volato
in fondo a l’anima mia
dove ho trovato
là ben coperto
il peso del vivere
che mia madre,
da sempre, nascosto
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Un fumo lentamente sale
al cielo con movenze danza
al vento forma la spirale
Schiocco di sterpi sopravanza
ardendo musicando fiamma
nel falo’ c’e’ forte baldanza
Il fumo vive il suo dramma
muovendo aria di balera
scompone il suo
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I bambini della nebbia
dormono, appoggiati ai rami
dei colli, scendono e scivolano
con gli occhi chiusi
su un soffio d’aria, una nuvola
di cipria sul volto del cielo.
Gli alberi racchiudono le loro braccia,
tremano immobili per i piccoli
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Nella notte di nero vestita
mi perdo nell’immensità del tuo sguardo.
Brillano nel buio
frammenti di stelle sul tuo viso,
splende per magia il tuo sorriso
come falce di luna.
S’infiamma il cielo
sorpreso da tanta bellezza.
La mia anima
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È forse giunto il tempo
di guardarti in faccia
e cogliere nel tuo sguardo
la pienezza di me,
è forse giunta
quest’occasione che ho
di carpire tutto di te,
fosse pure la pura essenza
di una vita dispersa
fra gli attimi vissuti
e mai
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A Venezia
non trovo le parole
sul legno che stride
i secoli
e l’odore dei mattoni
posati dal sangue
a dimenticare
il dolore dei morti
lasciati per ore.
A Venezia
non toccherò amore
perché ho peccato
il mio destino
e non è mai
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Scrivo nei ritagli di tempo
tra un si e un no.
Tra una folata di vento e un sorriso.
Una discussione accesa e un relax.
All’ombra di pensieri lungamente taciuti.
Tra mani roventi di desideri.
Scrivo con i tacchi a spillo e a piedi nudi.
Sul
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Ascolto l’eco del vento
qui tra i portici dei miei sguardi
spiagge solitarie
sabbia da buttare in aria
sul tempo che cancella la felicità.
Ogni attimo è un cielo azzurro
poi il mare con il suo sale sulle labbra
con il sole negli occhi
mi
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238267 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1171 al n° 1200.
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