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Le 590 poesie in esclusiva dell'argomento "Vacanze"
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E c’eri tu
e c’era il mio destino
felice come l’urlo
di un bambino
in quella calda notte
a fine agosto
tra luci trionfanti
e il folle bacio
che chiuse la mia bocca
e fu mendacio.
E c’ero io
e c’era il tuo peccato
che nudo tra la
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Tu trasporti il tuo sorriso al di là della luna,
oltre la quiete di questa bella notte d'estate.
Io ti seguo senza sapere dove e nessuna
titubanza m'infastidisce l'anima. Cascate
d'acqua pura sono i tuoi occhi lucenti,
perle brillanti le
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Ti amo bellezza
in ogni tuo intimo frammento,
nell'interezza di ogni amplesso
che m'inebria,
che dissolve ogni attimo
nell'eterno infinito,
dove il mare, di nobile presenza,
inghiottisce gli ultimi raggi del sole
e la brezza salmastra
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| Voglio una notte d’agosto inaspettata
dal mare sopra i monti giù in collina
che duri fino a quando vien mattina
in questo cielo rosso mio d'annata.
Voglio una notte fresca e squinternata
ben degna di una folle signorina
seduta con la luna
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Tu assai lontano ed io piagato in fondo
anima bianca e soffio tremebondo
col vecchio Amleto immensamente grande
cucivi il mio passato tra le mani
sopra quel palco in lotta col domani
e consegnavi al volgo e al tuo presente
il sogno di una notte a
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| Lentamente un chiarore incerto
accende i contorno del cielo
e, sempre più vivo,
il bagliore delle stelle
squarcia la notte
Ombre argentee in dolci braccia
s’allungano sulla battigia
nel caldo colore del sole
Sussulta
con il
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Per un pittore
tornato dal mare
un petit souvenir
nient'altro che un ricordino
che in francese fa chic
mais on sait
la confezione è tutto
figuriamoci in verso
così voilà un notturno di Nice
preso da la Promenade
fresco di
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La calda notte sussurrava
una poesia d'estate
germogliando fra le stelle
la carezza delle forme
Riflesso d'oro all'orizzonte
questo incerto dilagare
verso il fiume ed i margini
di un incanto acceso
Così la luna attendeva
un
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Il mare, sembra regalarti un tocco d’allegria,
quasi ad accogliere, come una madre,
il sorriso festante di chi apprezza
il calore di un paesaggio mozzafiato.
Passi avanzano sulla battigia
accompagnati dai riflessi incessanti, di una luna che
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La stoffa del vestito
si irrigidiva allo sfregare del legno,
ed i capelli,
oscillavano in balia del vento.
Sembrava l'immagine di un molo,
un luogo forse mai vissuto
dalle realtà di un pensiero.
Le palpebre stringevano un segreto
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Le notti d’estate sono uguali,
di stelle e di luna che cresce
che cala che varia,
di ore che vanno via fitte
come fossero stormi nell’aria
E’ assente al ventaglio che s’apre
nella mente, una notte di festa
la più bella di luci e
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| Due sdraio sulla spiaggia solitaria
due corpi abbandonati al sentimento
due cuori innamorati della luna
che in cielo tra le stelle sta a guardare
la spuma delle onde sopra noi
che dolce ci accarezza sulla pelle...
Noi due da soli insieme come il
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Con una valigia piena di risposte
e la mente alla ricerca di un perché,
incrociammo le nostre ombre
finché la notte non le inghiottì.
La sua oscurità pareva uguale
eppur quella notte non celava;
quella notte tastava i
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Ti sento pronta
nel tuo bianco velo
donato in processione
a questo cielo
per festeggiare uniti
la tua estate
racchiusi nell’alcova
e un fuoco ardente
invade le mie vene
e come vino
effonde le sue spire
di assassino
e il canto si disperde
in
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E' proprio Melusina a governare
la festa sulla terra in faccia al mare
tra canti suoni e gocce di rugiada
bruciando coi tormenti suoi di fata.
Notte di San Giovanni e di avventura
notte di nuova vita e sacrifici
con Glinda che prepara il suo
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E dormo in questo letto di paure
mia vecchia notte accesa dell’estate
con la tua nenia dolce e cento fate
nel coro delle magiche avventure.
E vivo come il ragno e le sue cure
tessendo le tue favole inventate
tra i fili della mente e le
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Insieme a ricordi ed affanni t'ho lasciata
ma la bramosia di visitarti non è doma,
allor mia diletta giammai dimenticata
perché non vengo più da te, oh Roma?
Quando sveglio sarò con la mente desta
e pesante sarà
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Inis Mòr e le due sue sorelle,
Isole Aran, lembi di terra
che paion sull’Atlantico
galleggiare: un'estate antica,
un ragazzo dai capelli rossi,
un baio cavallin ed un calesse,
linde casette tra lor lontane solitarie,
occhi aperti a guardar
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| Al mare vacanze hanno
le schiene stese in rena
i glutei rassodati a fretta
pedalando madido sudore
finalmente si meritano riposo
in mostra di fili interdentali
Sguscianti sguardi tra una fila e l'altra
nelle sdraio all'ombra d'ombrellone
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Si creano all’ora d’oro -come dal nulla-
tinte uniformi, quasi irreali
tra scanalature e sporgenze del Rosengarten.
Giardino di rose, giardino di rose...
Ma tu hai veduto la conca d’erba verdastra
ove vantavi un attimo prima il tuo
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| Intreccio lo sguardo
alle ciocche spumose del mare,
come chiome di fata su lidi di pace.
L'orizzonte ha indossato il suo vestito di luce
nell'abbraccio azzurrato del cielo,
e le barche si cullano sulle onde calme
di pensieri leggeri...
Si perde
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Germoglio con felicità nel sentire il sole accanto alle mie spalle,
sorrisi e abbracci mi avvolgono di sfide nel salire sopra la vecchia valle.
La serenità nascosta tra rovi e cespugli suona come campane...
e io mi accingo a raccogliere
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julia |
15/06/2016 12:54 | 1130 |
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Corre sul muro il giaguaro
per la gioia degli scolari
orgogliosi del loro dipinto.
Corre con balzi fantastici
come in un sogno il felino
e gli vanno dietro i ragazzi.
Finita la scuola del resto
là resterà ad aspettarli
nel murale
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Per gioco venivo dietro alle tue orme sulla sabbia,
e combaciavo i miei passi ancora incerti nella vita
con l’impronta lasciata dal tuo piede gentile
prima che la schiuma del mare levigasse l’arenile.
Dietro la scia dell’eterna sigaretta tra le
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Sull'acqua brilla, tenue e soffusa luce,
specchio ad ondeggiar briose stelle,
lampare ad accender percorso,
pesca miracolosa...
Sosta a soffiar attimi di vita.
Borgo altezzoso e fiero,
eretto in furente vista,
ad incidere superba armonia,
tempi
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Spirito soave ad elevar in cielo,
sentite anime nei borghi fioriti,
balconi a spuntar come giardini,
aria profumata di gerani.
Antichi borghi in solerti vibrazioni,
parole sospirate, impronte su muri.
Chissà quanti t'hanno calpestato?
Tonfi
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Mai troppo,
fu il crepuscolo
vissuto stretto al corpo tuo.
Ai bastioni vidi il pensiero
ancorare l'orizzonte.
Oh Malta
col tuo incanto lasciasti eterno
anche l'approdo sulle coste
il celebre Ulisse che dissipo
il viaggio suo epico.
Il
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laddove l’amalfitana costiera
s’incunea in apice di forra e furia
la Magnani volle una dimora
issata vela bruna all’intemperia
come lei indomabile e fiera.
Salgono scalinate e sale il vento
tra monazzeni, mulini e vigne
coltivate con sudore e
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Riposavo sotto un faggio
quando un tizio sorridente
al confine con l'Oriente
chiese forte "Vuoi un passaggio?"
Sollevando un sopracciglio
per mostrargli il mio cipiglio
"Volo in spalla ad un gabbiano"
gli risposi piano
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Quant'è bella la Romagna,
qui si mangia, non ci si lagna!
Spremo gli occhi sui bikini
e mi riconsolo coi tortellini!
Ah, quant'è bella questa vacanza,
ma s'accresce solo la panza!
Certo solo un modo di dire,
con la mia
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Mi vestii da uccello migratore
per visitar la tua terra natia,
i monti, le colline e i declivi che portano a mare;
che scelsi come nido per svernare.
Lasciai alle spalle la città tua amante
dove donasti linfa alle tue odi,
ti innamorasti
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590 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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