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Le 590 poesie in esclusiva dell'argomento "Vacanze"
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effuso crepuscolo ischitano
donante al litorale parto di luci
colore di scorze fruttate
sagoma di rustiche ombre
fatica antica di remi su onde
novelle che reca la notte, dal mare
profondo, profondo profondo
silenzio
cullante il sogno delle
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| Come è fresco l'agosto
nel giardino di Pastena
assordante di cicale
è il canto straziante
che accompagna la penna
sul foglio suo amante.
Un alito d'aria
stacca dal melo
l'acerbo frutto
rotolante lontano
tra l'erba e le
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| La tenda che vola qui fuori
è lacera in mille strappi.
E l'orizzonte un tempo pulito
ora ci lascia un breve scorcio di mare.
Tra queste pareti provate,
riarrangiate malamente negli anni,
noi siamo gli inquilini moderni,
ed i fantasmi del
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| L'afa mi riporta ad anni ormai
trascorsi
indietro
tra profumi di ricordi.
Così come una figura
un emozione
che si incide dentro al cuore
un impressione
che la vita sola
col suo oceano di segreti
sa narrare.
E la mente vaga
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Sulla spiaggia
tra la bianca rena
e le onde del mare
contemplo l'orizzonte...
La spuma cremosa
di un'onda morente
mi copre le gambe
bagnate a metà...
Voglio fuggire
per ignoti lidi
in cerca del sogno
di un anno fa...
Arriva un
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direttamente al sodo
-gridarono da dietro le comari
si può sfondare la barriera dell'ignoto
-disse lo chef spumeggiando
il milite deglutì
e passò oltre
l'albume traghettò il tuorlo
verso la resa
per quanto mi
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| Rien n'use plus promptement
que les voyages,
et quoiqu'on en puisse dire,
ils sont pour moi
un des plus tristes plaisirs de la vie
quand on est seul dans l'errance
à jouir de l'éblouissement
et de l'étonnement des
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| Fra nere rocce puntute e glabre
apre rosse labbra
quale ferita mai rimarginata
una terra che nemica pare.
Arrossa di fuoco il biancheggiare
di nevi ai lati
e dove si dirama, cicatrici stabili
s'imprimono dolenti nella crosta sciolta.
Manco il
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Dimore caratteristiche sovrastano
una generazione high tech
di certa tradizione celtica
e vocazione internazionale al futuro
I fiori a Dublino si raggruppano
negli slarghi delle vie riflettono
a colori la mutevolezza del clima
la non esistenza
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Il freddo gelido della sera ed il calore del tuo respiro,
il vento della notte che gela fra le luci della villa,
i giochi di fuoco delle nostre speranze
proiettati in alto nel cielo
per poter sognare anche in questo anno incipiente
sono la musica di
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| Fluisce maestoso e lento e,
lungo il suo vagare
fioriscono leggende che non estingue il tempo.
Loreley che irretisci e menti
a chi a te viene, sedotto dal tuo canto,
prometti un paradiso inesistente
e rendi dolce il perdersi
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Armonie marine in replicate onde,
suadente invito di rosate spiagge,
fragranze di corallo,
canto di delfini all'inseguite barche,
risa, fiori, palme,
verde il mare stupisce e stimola il sognare.
Ritmica, spossante una musica
allaccia corpi
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Sento la seta coprirmi la pelliccia,
sento i granelli della mia vita
scorrere in una clessidra .
Dopo il tramonto e l'alba,
ancora le conchiglie fanno rumore,
e le porgo alle mie orecchie come fossero cuffie fatate .
Mi abbandono
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julia |
25/12/2013 17:31| 759 |
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| L'escalier en colimaçon
paraît ne jamais finir.
Mais une fois sur le haut
de la tour Eiffel
le vent frais me ranime.
Il est regrettable
que je n'aie qu'un quart d'heure
pour jouir du spectacle
qui s’offre à ma
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| Apparisti ...
mare limpido fluiva nei tuoi occhi.
Aria satura d’azzurro
sole cocente sabbia bruciata
eterea a piedi nudi incedevi leggiadra.
Divina creatura
volto di fanciulla coniata su moneta greca
a brani di memorie antiche a musiche gioiose
a
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Serena notte che prende commiato
e quella via di mezzo or si palesa,
prima del chiarore dell'alba sulla natura
questo limbo pieno di incerta velatura.
Risplenderà acor il sole sulle acque pure
sopra le placide onde poserà la sua
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Reci veli ca talianu lu mari,
reci casi ca sunnu varcuzzi,
parinu tanti nicareddi ucchiuzzi
ca li placidi ondi cercanu da affirrari.
Smircianu l’orizzonti rù gulfu ri castellammari
e arrampicati su un’altura,
runanu paci ed amuri da li
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Fra le immense campagne giallo sporco di Alia
la carne è di fuoco. Il vino, sangue degli dei,
scorre sulle pietanze a villa dafne. E in ogni sperduto anfratto
uno spruzzo d’acqua è piscina che rinfranca.
Sarà che in questo
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mondi pianeti
etti di pianeti spalmati su uno sfondo
lo sfondo sfocato
un monte il mare l'orizzonte mosso
pianeti quindi
uno: sotto l'ombrellone giallo
- ha in mente una nube - evidente da come
non si muove
un pianeta somiglia a nessun
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gamberoni ananas aceto di Modena
sdraiati su lettini di rucola
- non a prendere il sole
insalatina di polpetti teneri teneri
innaffiati da una doccia di colori
al basilico sedano e pome de terre
mi tuffo nel Vermentino
-che è un vino
e
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D'un tenero viola l'alba
ormeggiata alla lentezza
impallidiva
Dal vetro luglio emanava
opaco sentore d'issopo
e nebbie
Sulla tua
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hy ju |
12/08/2013 17:00 | 1727 |
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Zeno mi guarda aldilà della balaustra
agita la sua coscienza
sovrapponendola alla mia...
la notte
-aveva uno strato di percezione astratta-
mi ha appena lasciato
sul letto i miei umori
formano rigoline d'asfalto
dalla finestra filtrano
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Costumi a strisce e fiori
disegnano un dipinto astratto
spalmato sulla spiaggia,
cornice ondulante il mare,
dondolano sederi luccicanti
piccole altalene estive.
Spacca il sole sulla pelle
arroventata tatuando
scollature a fuoco lento.
Premo la
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bellezza dei fondali
rocce vive
patelle
cozze che sbuffano
brace sotto le marmitte
echi
voli a pelo d'acqua
bitte
immagini affidate al confessore
treni
non sanno dove attraccare
dove aspettare
guardami
immerso nel tuo tempo
parole senza
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Bistratto il riposo
quando allento i muscoli
e li pareggio alla mente,
che è attratta dal rollio.
Sdraiatamente sfioro le onde,
soffiate di folla gioiosa,
giocosa.
Ho il conforto del fresco,
la carezza del mare in amore.
Conto sul
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Ti promettevo giorni sconfinati
come il chiarore crescente di luna
e carezze plissettate dalla brezza
i momenti migliori
nei lunghi rossori del tramonto
la malia di notti incandescenti
accanto al palpito luminoso dei ceppi
il sorriso del mare
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Julie |
04/08/2013 23:08 | 1901| |
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Erano giorni intensi
dove si lottava
con la sabbia nel letto
che parlava di mare,
e le tue rosse labbra...
d'amare.
Erano gli anni ottanta
bruciavano le nostre vite
di passione da "bere"
e di acqua salata,
di
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Didier, levain
di Paris del ' 76
in un Juillet sotto nuvole di sole
e morbidezze en rose.
- Bonjour, mon horizon que voici -
ed i luoghi scivolarono tra le dita.
Smaltati quartiers di lune
in bateau ad oscillare e sulle colline
de loin, la
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Lia |
04/08/2013 20:58 | 2525| |
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Assente la danza del sole
di potenza prorompente
vide
la mia carne soccombente.
Sudore accento dell'odore.
Di facciata insidiosa
la voracità
un'acuta maschera
della sensibilità.
Sabbia nella clessidra.
Un corpo in
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Nella voce affannata di questi miei giorni
torni a bussare al mio cuore
e mi ritrovo a respirare la libertà
di una vacanza lontana.
Vedo i gesti,
sento i pensieri,
ascolto i battiti della vita
Preparare e disfare la
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Non ero io.
A tatuarmi sul cuore
la tua pelle.
Non erano mie
quelle labbra
sulle tue,
le risate,
le notti insonni
e il sapore del mare.
Non ero io
il delirio riflesso
nell’incanto
dei tuoi occhi
e quella pazza
pazza scatenata
che ancora
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590 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 211 al n° 240.
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