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Poesie pubblicate: 361’072Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 2871 poesie in esclusiva dell'argomento "Uomini"
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Rimango solo nascosto e nudo
nell'insegna che espongo
e in me ritrovo
come foglia che trema
mentre
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Uomo
desti il tuo desio
in quell'attimo sfuggente
della vita.
Oh cor
che sanguina l’eterna radice
rimembra candida orma
che gioia porta al cammin,
tra misere aurore.
Gioir
non poté il cuore,
casti pensieri tornano
dal
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| Io sono il tuo presente e il tuo futuro
perché il passato astratto t’assicuro
già dorme nel suo letto a tre guanciali
felice del suo cielo senza ali
contento come un tordo imbalsamato
che gode senza affanni del suo stato.
Io sono il
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Cantar per te
vorrei dolce fanciulla,
liberar l’alma tua
chiusa nel pensier muto,
desio inondato di dolor e pianto,
violato fu!
dall'orgoglio grezzo e tozzo,
di colui che t’ha offeso tanto.
Se amor poteva svelar dolore,
silenzio parlerebbe del
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| Si muove il pensier crudele
lascia nell'oggi le sue miserie
e tutto contorto nelle sue macerie,
vola alto uomo del fare e sogna
vai verso la luce che sempre inonda,
fai la spola e gusta ogni essenza.
Chiaroscuri dell'anima coinvolgono
in quel
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| Infallibile
una parola devastante
chiude ogni porta
ombre evocate
un morbido ristagnare
schiuma nel respiro
un dolore
diviso dal tempo
e basta fingere
oltre ogni oscurità
un occhio feroce
un chiodo
che tende alla pietra
da cui
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| Se sono
dillo tu che cosa sono
se il verso maledetto
o solo un tuono
che rumoreggia e muore
nella valle
e ti sovrasta nudo
sulle spalle.
Confidami
se sono il tuo mattino
o il grido acuto e cieco
di un bambino
che piange e ciancia
come una
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| Porto una giacca e indosso una cravatta
sono l'orgoglio l'enfasi coatta
contenta e fiera della casa astrale
non voglio e non mi sento eccezionale
ma non mi stanco mai di ricordarti
che sono donna voglio precisarti.
Sono la mela senza il tuo
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| Adesso semplice carne
finita tra la terra
odore acre di un
triste ricordo
Chiamato eroe
sussurro tra il vento
la brutale violenza
l'ideologia assassina.
Testimone, immagine,
speranza e ricordo
di chi ha visto
l'oscura
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Fil78 |
25/04/2015 00:36| 885 |
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Sono quel che sono
uomini soli, essi sono...
persi nella penombra di una sera grigia
e pronti ad attraversare la paludosa Stigia
con la consapevolezza che il passato
nell’incertezza dell’oggi, mai ritorna...
Uomini che non tardano il
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Se lo cerchi è all'osteria,
ad annegare il dispiacere,
la sua vita fugge via,
tra la pipa ed il bicchiere.
E rimorsi più di cento,
tra rimpianti abbandonati,
rughe fatte di spavento,
e silenzi disperati.
E le mani fanno
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| Mi appoggio a te
anima che lasci scia al vento
pensiero condotto al sentimento
cura dei sogni, e pagina del vivere
un uomo,
nel cuore sete di sorrisi,
un tramonto in tasca.
Non lascia il verbo del parlare
infondere la forza, arma dell'amore
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Non dispera più.
È nell’acqua che è ritornato
Un’acqua ghiacciata
che uccide nel terrore
al buio
nella notte senza stelle.
Un legno
che avrebbe dovuto dare salvezza
è ora tomba capovolta,
lapide
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Nell'aria spiazza,
si muove svelta la mano,
tra rughe e facce stanche,
dell'amore rare tracce,
Son danze di figurine,
di bevitori di cantine,
di acque toniche ed un boccal di vino.
Un cappello di lana in testa
grassa la pancia spoglia la
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Gildo fu amico di tutti,
aveva una casa sul bordo del lago,
Gildo campione di rutti,
e magro talmente, pareva uno spago.
Gildo sei mucche e un cavallo,
al quale voleva più bene che a un figlio,
Gildo che aveva un fratello,
sepolto a Natale
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Non volano piú i gabbiani
loro,
cercano da mangiare nella spazzatura
ed ogni verso del loro librare,
è sofferenza unito alla paura
[di morire]
prima di riuscire a farlo un volo,
[sul mare...]
Adesso dammi un altro po' di vino
e
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Sposa che sonno non prendi,
ti volti nel letto e non riesci a sognare,
quegli attimi estremi ora spendi,
e dì una preghiera per chi muore in mare.
Un dì pescatore d'aringhe,
mi spinsi incurante ed andai oltre il faro,
già il
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| L’orologio muta l’ora
e io spacco la lavagna
cancello l'universo
col mio golf di lana
e svuoto la mia mente.
Ora che la ragione è persa
vi parlo di pura poesia
e di fantasmi
bevitori di grappa
così mi allontano
dalle vostre
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Né un pensiero
neppure un fiore stasera
sulle lapidi perse dell’amore.
Il seno asciutto
nei contorni nebulosi,
in ritardo (sempre)
a nutrire i semi
tra radici nere e poi fusti e gemme.
Chi sei?
Chi vorresti essere?
Ricrea una poesia di
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| Guarda al cielo l'ortolano
zuppo e lercio come il suolo,
e poi al campo con angustia
mentre ormai declina il sole.
La tenuta è un cimitero;
ei s'accosta al suo trattore:
spurgo a pompa ed olio a posto...
però l'orto è uno
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C’era una volta il West
Tra immense praterie infiniti tramonti
terre brulle in sconfinati orizzonti,
cieli tersi tra valli antiche
polvere e rocce che sembran scolpite.
Tra mille whisky e infiniti spari
indiani cattivi e loschi
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Sento il vuoto
che mi gira intorno.
E’ ipocrita il mandante
delle belle parole.
Ma cosa hai dentro?
Non barare.
Non sento il profumo
che inebria dal capo
ai piedi.
Su di me non cade
la pioggia che mi rinfresca
l’anima.
Vattene via
Per
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Di suoi propri colori veste
ogni sorgente aurora
il giorno nuovo
che sta per arrivare.
E in fondo, sai, tra il resto,
anche gli ampi snodi della vita
sono forse opera
del correre del vento
che improvviso sorge s'alza
e li colora e spira e
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In preda a un delirio
di onnipotenza
il mio martirio sarà ricordato
soprattutto per la sua assurdità.
Avevo nel grembo della mia follia
centoquarantanove anime
da sacrificare
sull'altare della mia fragilità.
Per entrare
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Ho ammazzato la mia anima e l’ho offerta al mio Dio,
ne ho fatto carne e frutto sacrificale da condividere
per conoscere la colpa.
Ma le sacre vestali non hanno danzato attorno al fuoco
né hanno sollevato le sacre vesti,
nulla è
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non le conosci le apparenze
nascoste dietro le fragilità
Acciaio
diamante e adamianto
è fuoco degli Dei
sorretto e controllato dal Creatore
Dio Unico
Certo siamo soli
molto soli,
chi può negarlo.
E ' come una Vita
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Ogni tanto, nel mondo della Chiesa,
appare qualche prete un po’ geniale,
un sacerdote la cui mente è tesa
a non essere assai convenzionale.
E pure del coraggio, poi, ci vuole,
se in una classe con dei ragazzini
egli si trova, in luogo in cui
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Corpi vuoti,
spogli,
con mani cerulee
si inerpicano bestemmiando
con urli vuoti e malati,
Salirono con cuori in lanterne
privi di perdono e fertili di gelo.
All'aurora si sputa e si brama la sera
feconda d'oblio e nel silenzio si
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Volti sparuti,
segnati da stenti,
celan dolore,
stretto fra i denti.
Sferzati dal vento,
piegati dal gelo,
resiston, mai alzan,
man verso il cielo.
E solcano il vitreo,
terreno bianco,
in fila marciando,
con morte di fianco.
Avanzan e
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salì fino al golgota
la croce sulle spalle più
non sentiva
la carne insanguinata
la corona sulla fronte
il dolore lancinante
certo di aver fatto
la cosa giusta
salì a passo d'uomo
fino alla cima del monte
lo seguì la
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Forse vivrai a lungo
ma con il trascorrere dei giorni
il vento perderà colore
ed il respiro avrà profumo di veleno
Troppo silenzio fra queste ombre
ed anche i minuti scivolano
in una valle che non ha più nome
in una luce
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2871 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 931 al n° 960.
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