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Le 2903 poesie in esclusiva dell'argomento "Uomini"
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Noi tutti veniamo
dal magma più profondo
che ancora oggi
sotterraneo scorre
arde e brucia
di lava ribollendo.
Nulla ci inventammo:
non c’è virtù o peccato
che il fuoco non conosca
non c’è pensiero o sogno
che il fumo non avvolga
non c’è vita
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 | Non mi vergogno
e perché dovrei?
Ho la tua stessa faccia
con occhi e nei
e sopra trovi scritto
il mio passato
oppure il tuo gran male
accompagnato
dall’essere
e il non essere testato
dai miei trascorsi
lucidi in cantina
tra il vino
e quella
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 | E se vergogna vuoi
vergogna sia
ascolta il mio silenzio
e la follia
in questa maledetta pia ossessione
del gatto che si sente re leone
del toro che misura le sue corna
nella certezza
che la vita adorna
con quella faccia scura
che ti trovi
i
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| Chi osa calpestar
dell’altrui la giovinezza
e derubare i sogni,
appena geminati,
di bimbi fiduciosi
nella bontà d’animo,
ignari dell’empietà umana
dovrebbe vergognarsi
al sol pensiero
di tanta infamia,
e occultarsi agli occhi del
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Se la vergogna si veste
sopra il volto ha un’altra faccia
dentro il cuore si sfilaccia
e si adegua per le feste.
Se la vergogna è un mito
non prepara mai un programma
e gioconda la sua fiamma
entra in casa senza invito.
E come la vergogna fa
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Empi e cattivi esempi da seguire
fanno bella mostra sè, sul tuo viso
mentre senza nessuna vergogna
con un perfido sorriso
alzi le tue mani su di me...
No non rimarrò inerme vittima
della tua violenza
sul mio cuore non resterà macchia
egli è puro,
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 | Don Chisciotte e Sancio Panza
la vergogna ed il rispetto
faccia bruta e cuore aperto
grande e grave tolleranza.
Conte Attilio e Gano in danza
né vergogna per difetto
fiore raro del deserto
truce aspetto in abbondanza.
La Lucia e la
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| Una fetta di vento
divisa in due
quassù sull’ alto colle
dove a morire
furono i nostri padri
e noi a gridare:
al sole, alla luna, all’ infinito
per farci sentire vivi,
a cancellare una macchia
che la storia ha in sé
io europeo, tu
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| Fu nel cercare di specchiarmi
in sole acque agitate,
che mi resi conto di vergognarmi,
ma fu un brivido incostante
che mi scosse al capir che il mio animo,
dinnanzi al vento che quella sera con foga tutto animava,
amava,
si sentiva delicato,
come
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Orgoglio maschile
allestisce scenario d’acqua dolce‘,
ma, il tempo al suo passare
trasforma fluido d’amore
in un’essenza turbolenta e nera
macchiando per la vita il cuore.
Si chiede
come mai sia potuto accadere,
e combatte i mulini a
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Parole al fumo
dell’uomo ignudo
dal costume d’orgoglio.
L’amor che sparge
nelle limpide acque
poi cancella la coscienza
al capestro che porta
nel peccato .
Assurda opera scambia
l’amor con l’orrendo,
ferisce il cuore all’amica
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Ho portato sulla spiaggia i discorsi
dove la brezza marina li ha rincorsi
Si vergogna il tragitto
di sabbia e conflitto
Ne rimane sorpreso
sotto un sole sospeso
Rattan di poesie
Passate come sabbie
dalle retrovie di un lamento
che si fa
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 | Che sia vergogna o meno
non lo so
ma il cuore non si vende
al primo incanto
mostrando la sua faccia
al saper dire
che il tempo coi suoi sogni
va a finire.
Che sia durezza d’animo
non pare
ma il petto mio se batte
è un buon affare
e saldo le
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| Gli uomini, così distratti e veri
innamorati solo delle loro idee
sono sempre in cerca
di qualcosa da truffare
e non gli sembra vero
quando finalmente a sera
hanno in mano qualcosa da bere
A volte son sinceri
quando ti guardano negli occhi
e
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| nel mio cuore segreto la tua vita che s’interruppe quel giorno
spalla delle mie lacrime gonfiate di debolezza
angelo custode della mia storia vestita di quotidiano
nelle mie notti di parole filtra la luce del tuo sorriso
nei tuoi abbracci l’amore di
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| Un perdente lo riconosci
ha gli occhi ruvidi
di un inverno rigido
sulla pelle nuda.
Ride per nascondere
le lacrime del cuore
in un rogo di pensieri
nel fuoco di uno schianto
che non era amore.
Non ha mai capito
le facce della gente
il vile,
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Quanta gente vera c’è ...
pronta ad amare?
A volte l’uomo è un debole.
Arrogante.
Voltagabbana
che si dilegua in fretta.
Sulle sventure altrui
realizza il suo egoismo
falso paladino improvvisandosi
di un mondo di colletti
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 | Sei tu che l’hai detto
eri tu che lo volevi
eri e sarai un grande
Non per crear un caso
un Vincerò ed hai stravinto
su carta d'inchiostro era inciso il tuo amore
e ne profumava di lirica e passione
Sognavi cantavi pregavi
la sulla
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| Credevo nel tuo buon cuore
astro nascente
così fiore del bene
calmo volere del cielo.
Posavi le mani
sul tempo impaurito
della serva gioventù
occhi gioiosi al ritratto
che avevo
nella mia antica memoria.
Saccheggiata e svuotata
di tutte le
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| E' il livido marcio
del fu pomeriggio;
lo porto a passeggio,
ginocchio mio lercio.
Tra sangue e colori
mi porto
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| Il mio desiderio più importante
che rasenta il bello
è quello di affermare
che un sogno di carità
è ancora possibile
e, di questo io mi cibo interiormente
dando linfa vitale e solidale
al cuore e alla mente.
Camminando
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| sono quel che sono
non sono come te,
non faccio la tua vita,
vivo nelle periferie della città,
non sono come te,
ma un ragazzo di strada, un marginale
un poco di buono
e tu mi prendi in giro
tu non sei di questo mondo,
tu puoi tutto
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Nessun vagito ...
ha un ché di umano
sullo stridere di corde
Nel vuoto si distende
un miagolio spalmato nella ciotola
Piume in un vortice - capriccio d’aria -
oche sull’aia che starnazzano
- isterico pianto – sotto altra prospettiva...
E
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 | L'astuzia di essere qui,
l'astuzia di sentirci, e viverci.
La distrazione a braccetto
dell'abitudine – una forca
a sterilizzare mani dense
di poteri solo potenziali, anche divini.
Mani silenziose ma efficaci,
rare e incontrastate.
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| Son giganti posizionati al sole
destino appoggiato al muro
un real tender di mano
gettarne all’orizzonte
quella tregua che fa alzar il pugno
sarà un abbaiar di cane
sul lontano scorrer del tempo
si disfa il silenzio in un vento caldo
frenetica
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| Vai per la tua strada
non voltarti, non distrarti
resta al volante
della tua breve vita.
Però guarda lontano
puoi raggiungere il mare
hai una vista beatificante
un azzurro di luce
che ancora ti incita.
Dove vorresti
riposare il tuo
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 | Potendo...
afferrerei un lembo
di quel bel cielo blu stellato
per riscaldare i tuoi sogni.
Potendo...
raggrupperei le bianche nubi
a mo’ di soffice cuscino
per dar sollievo ai tuoi sogni.
Potendo...
trasformerei ogni goccia di pioggia
in
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| Non ci consolerà domani
il lontano baluginare
di fuochi ancora accesi
tra le pieghe dell’anima
e ancora meno lo farà
il vino dolce che berremo
tra i canti per
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| Ardenti soavi sapori
son tesori nascosti
zucchero latte e panna
benedetto chi lo ha inventato
prezioso nettare di bontà
cioccolato fragola e limone
di buon mattino per le stradine
si sentiva una voce
con un campanellino
era il vecchio
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| Un goccio di bevanda nera
può risollevare il morale senza nuocere
se non a quel piccolo muscolo invadente pronto a traboccare
quando dintorno si mostrano silenziosi burattini
pronti a sculettare onde farsi notare
situazione per cui non lasciarsi
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| e porti con sé l’agenda
che scriver lei dovrà
quel che son le mie memorie.
Io un sono un cantastorie
ma qualcosa voglio raccontare
e pertanto si tenga pronto
e mantenga abbassata la testa
altrimenti qui le fanno la festa.
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2903 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 361 al n° 390.
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