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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’101Autori attivi: 7’473
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 2872 poesie in esclusiva dell'argomento "Uomini"
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Li vedo dondolare su
giochi elettronici
e pensare al modo
migliore di fregare
la morte
Li sento far rumore
di notte sparando
dietro la noia
che non vuole lasciarli
in pace
Li intuisco nelle solitudini
di questo tempo che mette
fuori
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Ho deturpato l'amore
reato meschino e subdolo
ho mischiato desideri
ne ho fatto un intruglio
informe
laddove un precipizio finiva
ne iniziava un altro
sono stato deriso
umiliato e bastonato
ma io stavo tanto bene
sulla
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Due vecchi su panche d'osteria
pigiano vetri di rosso vino su rugose labbra
con ostinati sorrisi di stagioni passate.
Ricordano con ammicchi e voce fioca
ardenti volti d'amanti sotto pergole
ombrose danzanti la sera dei dì di festa
e nei
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| forse l'attimo coincise coi rintocchi del cuore
e la vita prese a germogliare
scintilla di divina luce
prese a vibrare
tu sembravi in grado di amare
il tuo ego millantava lacrime commosse
progetti d'autore, accreditavano bugiardi il tuo
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| "Era d'Estate poco tempo fà"
quando parlavi dal vetro appannato
d'una canzone d'amore e libertà
che donavi al mondo
del tuo mondo di riservata semplicità
che sapeva cogliere
il colore d'un fiore
senza spezzarne
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Leggiadre ali
sfioranti azzurro
mente adulano
imbandita
allettanti
golosi preamboli
Invitante
scia luminosa
attrae
irresistibile
pulsazione amorosa
Tempesta scatena arcano cuore
Per sempre
spezzar
quelle catene
d'un legame
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Scherzavi con la vita, le parole,
eri tu stesso un raggio di quel sole
che riscaldava allegro l’Occidente
quando iniziava il secolo, splendente.
Su carta tu cambiavi la struttura
di quella Tour Eiffel che una natura
ancora misteriosa
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Spesso lo trovi inquieto
nelle lunghe sere metropolitane
mentre ripensa a quando
intraprese un lungo viaggio...
La fortuna lo attendeva lontana,
lontana giorni d'immensi mari,
lunghi e infinitamente tristi,
rimembrando alla madre
e al malato
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| conosco uomini
che hanno lottato
per potersi costruire un avvenire
uomini che hanno sofferto per amore
per oltraggio
che hanno aperto al mondo
alla gente il ruscello del loro cuore
uomini soli ma liberi
depressi ma sinceri
le mie note sono musica
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| Non io
ti ho messo al mondo
ma potrei,
non ti conosco
eppure so chi sei,
figlio tu, di questo tempo
e anche un po' mio,
da molti lustri
scevro di valori e sentimenti,
persi lungo la strada, chissà dove
non saprei
eri bambino
quando
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| Di un uomo
io guardo gli occhi
poi
la bocca, le mani
e dopo il culo.
A volte succede,
per ragioni di tempo,
di spazio o di occasione,
che succeda il contrario,
ed allora ti accorgi
che, visti da dietro,
ogni uomo è diverso
da un
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| Parole ammalianti,
avvolgenti,
accattivanti.
Tarli nella sua mente.
Come rugiada
scioglievano
il cuore suo
pietrificato.
Leggeva ad alta voce,
assaporandone il miele.
Mandava a memoria i versi,
per ritrovar l’aroma.
Ogni giorno
nuova
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| Torna ad intingere le dita
dentro la scatola dei colori
ad immergerti fino alla vita
in un campo di fiori
smetti di fumare
smetti di urlare
e lamentarti
smetti di pensare
che in tutto questo andare
tu sia il solo a non spostarti
lascia che il
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| Fui scorza secca e dura
d'un frutto spremuto da dita
indelicate
e
scheletro d'atleta
lungo il sole di marzo
Sono stato cuoco d'istanti
speziati, ma senza sale
crudi
e
ligio arredatore
di anime in affitto.
Il pensiero sempre meno
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| tutto svanì...
quando quelle parole dolci
si trasformarono
in urla sprezzanti,
gli sguardi divvennero ghiaccio
e le risate puro disprezzo...
(son brividi di dolore
quell'eco di ricordi persi nel tempo)
tutto svanì...
quando le
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| Avvolto in una spirale
senza fine
chiuso in cerchi concentrici
infilzato da logaritmi
non riesci a comprendere
chi ami
Sbatte il tuo cuore
tra un cateto ed un ipotenusa
lei o l'altra?
Eterno conflitto
nel dedalo di te
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Quando il Signore creò l'universo
lo fece con buone intenzioni
non sapeva che l'uomo si sarebbe perso
nel labirinto delle perdizioni.
Lo imbastì a sua immagine e somiglianza
inculcando anche buona creanza,
per casa il
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Mi han detto che esiste
un campo della pazienza
dove si piantano i semi
del dolore e si raccolgono
i frutti della felicità
Ho saputo che c'è un sentiero
che porta nel tempio della bellezza
ma ci posson entrare solo
i puri di
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Ho visto
un uomo piangere.
Negli occhi si specchiavano
isole infrante,
lontani piccoli atolli
fatti di nulla
eppur così veri.
Il velo del pianto
riluceva di arcobaleno,
alle labbra si inchinava
come in un rito dovuto.
Quel ponte
mi
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E lui,
semidisteso sulla panca in marmo
della Stazione Centrale,
tra il vociare increspato
di passanti infreddoliti,
mi guardava
ogni mattina
con lo sguardo furbastro
di chi conosce la vita
e con cuore meditativo
vive l'inerzia dell'esistenza
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In questa terra di rigidi inverni
ho cercato rifugio nei versi
e nelle traversate di pensiero,
su un mare d'inquietudine
stempero la rugiada di quell'erba
bagnata e intirizzita dalla notte
di piume colorate di ghiaccio.
Radici complesse
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Lunga è l'attesa... il tuo sogno è finito
fra le ceneri un amore ormai spento
Il passato non si può mutare
...il ricordo resta indelebile
così...come l'amore
Inizia la pioggia ...soffia un gelido vento
Hai messo le
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Uomini
Algoritmi infiniti
di infiniti senza fine,
scritti su righe occasionali,
eguali a sassi rimbalzati
dall'una all'altra riva del fiume,
pecorelle protette da artefatti assiomi,
a difesa dei lupi della contraddizione,
parliamo di infiniti
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Ci nutriremo di gioie e di dolori
che la sorte largirà
esprimendo gratitudine
ed esulteremo per le stagioni
ch'ancor ci restano
scrivendo amori,
vivremo senza impegno
la fragranza d'un tempo che corre
con canti che vengono dal
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Il biondo vuole Giuda
e Giuda vuole l'oro:
passione e disprezzo, carbone
e nerofumo. L'intera storia
ispira avversione istintiva, come il volto
già visto di una spia che ci consegna
a tradimento. In aggiunta, ci annoia
peggio di un
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Cuori spaventati di pargoli
allevati nel silenzio degli
altri e nella miseria di una
casa senza madre e padre
ancora vivi
Piccole luci vedono solo
facce di pane duro
e lingue di bestemmie quotidiane
Su di loro il bastone di un Damocle
padre che
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Vorrei esserti pensiero
per arrivare in fondo ad ogni tuo respiro
mentre una carezza si sofferma
sull'ultima sillaba del suo nome
Ti guardo mentre fai finta di dormire
solo perché con gli occhi chiusi
credi non si possa vedere
la
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Conosco o immagino
la sequela dei tuoi giorni,
la trama e l'ordito
di attimi di sconcerto,
la fuga e l'oblio,
i cani che abbaiano
nella via scura.
"Addio paese mio,
vado a lavorare
in terra straniera.
Conserva le tue ore
e non cambiare
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Stella ostile, t'impigli
come una mano non tua tra i tuoi capelli:
mozza, priva di tatto. Innaturale.
Ascolta le tue grida e ti risponde
l'uomo che porta i rifiuti, di già nel mattino
arrabbiato. Non è
mestiere facile, è
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Amo' nun te reggo più,
semo iti ar parco
pe' facce na passeggiata
e te che fai?
la radiolina in mano
appiccicata alla recchia
pe' senti' le partite?
M'hai proprio rotto
vojo sta co te
no co na squadra de carciatori
che me frega a
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Padre attento e severo
sempre son stato,
profondi valori
ho trasmesso
a chi
il mio stesso sangue
ha nelle vene
Occhi umidi di pianto
oggi,
non mi vergogno,
lo ammetto,
sono felice
Stupore poterla ammirare
con indosso
il bianco
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2872 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2641 al n° 2670.
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