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Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 2872 poesie in esclusiva dell'argomento "Uomini"
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Lascialo questo sole
se copre tutto il tuo mare
e non ti fa ascoltare
la dolcezza di un morso di sogno
che sazia senza gonfiare
Copri con la tua resistenza
questo sentiero fino a farlo scomparire
se ti porta vicino alle carezze
che graffiano il
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uccelli volanti di ferro,
che buttan giù
sassi di morte
là dove non vi arriva trasparenti
la mente sana,
di perfidi uomini,
vi arriva un bagliore,
che sfiora l'anima dei perdenti,
e quando il tonfo
sulla terra batte e
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| La notte ha inghiottito la luna
la notte sparisce nella nebbia
il Tamigi mormora il suo lamento
dietro un angolo buio
stallattiti di ghiaccio nella testa.
Il sangue seduce l'anima torbida
mentre vaga nelle tenebre schiacciate
imprigionate dalla
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| Incedono gli anni
instabile e distante li sorreggi
mentre tra le dita scivola la volontà.
Secca e vizza s'addormenta
nelle primavere ormai informi,
quella cute lasciata a metà
che come seta barcolla ai perché.
E di
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| non piangere
non aver paura,
non guardare è un attimo
poi finirà vedrai
non sentirai dolore,
lo abbiamo già sentito
quando si son scordati di noi,
mamma è buio non vedo niente
dove siamo tienimi la mano,
non
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| Non c'era posto quella notte
che venisti al mondo
notte senza aurora
altalena sulla quale ti dondolavi
pezzo di legno umiliato dall'ibrido uomo
linfa che affiora come gocce di pianto
vuoto trofeo in mezzo
alle macerie umane.
Non
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Meschino il tuo sbirciare
ti nascondi e osservi
in silenzio.
La solitudine ti assale...
esci in cerca di compagnia
ma l'insicurezza
t'investe...
Ti senti appagato
il padrone del mondo
solo guardando.
Uomo solo!
Ho compassione per te
di nulla
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| Mi sei cara
mi costi:
salto i fossi
per mantenerti.
Mi sei affezionata:
mi lecchi
mi graffi
mi sovrasti.
Si dice che
il pene
in piena
sia il pane
della pena.
Mah!
Tiro i remi
in barca
giro di bolina
ti sgonfio:
e vado
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Soffermi lo sguardo
setacciando il paesaggio
estraneo
oltre la finestra.
In attesa ti rivolti
alla creazione di tempi andati.
Occhi accigliati
palpebre pesanti
battiti lenti.
Brividi
mentre si eclissa il sole
dietro la terra.
Tenue ora
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Sistemo il mio fiato
sul tuo corpo di solitudine
Per magia diventerà allegria
e poi cosa viva
Sentivo sempre
il tuo passo solitario
ma non riuscivo
mai ad ascoltarlo
per intero
Ora vedo i tuoi occhi
di bisogno e li soddisfo
con una
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La tomba
che mi regalasti
è vuota,
ritmo solitario
a smerigliar ossa
d'antenato.
Eppure sorrido,
attingo al cuore
di una rosa
incolore,
nella carne
ove il petalo si posa.
Apro
fosse comuni
per ricordarti.
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Sono Amor di padre,
fluttuante
fra vicinanza e sprono.
Ergo le barriere
ché tu non colga
lo scompigliar d'affanni
nelle stanze mezz'ordinate.
T'afferro forte e stringo:
tu non senta
la mano tremante.
Oh, luce mia!
Se mi vedessi
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Tra le cose della vita è
l'atavico retaggio,
divertire ed imparare,
scrivere ancore di cui
l'anima ha bisogno quando
corruga una smorfia di sorriso,
mascherando un cuore aperto
mentre fino all'addome
una lacrima cola tra le rughe
che il
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| che poi chissà se la poesia possa servire a qualcosa
dopo quel mare di fango vero senza una ragione
chissà se seccandosi poi mi ha potuto imbrigliare
senza luce per la via di un eterno confuso annaspare
io non credo che nei versi
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| Da quel tempo
sono ancora in coda...
gli ultimi, i madidi di dolore.
Chi batte il marciapiede
per professione
non vien cantato più
in poesia
non si senton più
note composte
sui pentagrammi dell'utopia.
Il fumo di una pipa
e
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| passano gli anni,
e man mano ti rifletti
nel passato,
di quando ancora ardire
avevi di quella
gioventù ormai lontana,
e quando vedi cerchi
di vecchiaia a gli occhi tuoi,
nella tua solitudine
ti senti mancar vita,
appoggiandoti ad
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Tristezza, malinconia... il vuoto,
quello che tu preziosamente
hai custodito
per poi donarlo a me.
L’assenza... l’abbandono, la solitudine,
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Dove il vento
raduna le parole
che mai sono dette
e dove la luna
semina i versi
che nessuno,
nessuno mai scrive,
là, nascono i poeti.
Fra le pieghe del cuore
loro, danno le radici
alle parole che andranno
a vivere in piazze lontane
e
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Screziate nubi peregrine
in sottovesti turchesi di cielo
Spume di pianori su degradanti pendii
Ciottoli di sentieri rotolanti fragore
Frana infinitesimo nel vuoto
un mio accenno sussurrato di scuse
Bucaneve e crocus sui palmi
tu sorridi
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Praterie d'orchidee
hai con cura ricamato
nel selciato dei miei giorni
con il cristallo di un sentimento limpido
hai cosparso lucore di stelle
tra le ombre di vecchi stornelli
mentre rattenendo il respiro
spazzavi il cielo da nubi e
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E' un mondo che non sai
quello che fila sui binari paralleli
inintersecabili sentieri
gemelli a un passo fra di loro
che volgono alla mèta
separati
stringendo ognuno la metà del cielo
fra le dita
unica ed eguale in apparenza
quanto
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Una luce apparente
si stende s'un cupo viso
che le grinze degli anni
han consumato
e t'intrappola nel mondo
minuto della tua prigione.
Non può volare una farfalla
tra pareti ghiacciate
che t'appartengono
nel buio
ali di velluto
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Primo raggio
di sole primaverile che
filtra bacia ed illumina
il tuo volto disteso.
La tua mente
immersa in sogni proibiti
dove vorrei essere
unica e sola regina.
I tuoi occhi
chiusi al nuovo giorno
insieme al tuo dolore
che non si
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| Attraversava la strada
come aveva attraversato il tempo,
quasi invisibile agli occhi della gente
compagna la solitudine
ed il suo cane.
Solo
su quella panchina a respirare fili d'aria
come fumo di una sigaretta,
ore vuote,
lattine scalciate
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| Un velo di tristi indugi
su occhi che la vita stanca
Diuturno incedere
tra le rime di un inverno
che il suo gelo decanta.
Nessun sorriso
a scaldar rattrappita
sopravvivenza.
Solo il silenzio
di un'inquietante indifferenza
nel diuturno
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Barba sfatta,
Impermeabile in spalla,
Cicca che pende
Tra labbra secche,
Bagnate soltanto
A ritmo di scotch.
Leggende metropolitane,
Tra assassini, stupratori, rapitori
malviventi di qualsiasi genere,
Vaghi in cerca della rossa
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Le mani aggrappate alle sbarre
dall'alto cercano di dilatare lo spazio
e ripiombano cariche di sfinimento.
Costantemente lo stesso cerchio d'aurora
profila il cinereo colore dei muri
e lo strappo del buio si assesta
nella tua mente avvezza al
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| Corri soldato
corri lontano
in terre straniere
lascerai la tua impronta.
Imbraccia il fucile
salta la trincea
i cannoni sparano sulla tua anima
che trema come canne al vento.
Porta con te il cuore
ed una foto sorridente
porta con te il
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| La notte si dilegua silente, nell'anima sol ombre e anfratti misteriosi
gli uomini e le cose riprendono il cammino
nel giorno che s'avanza, quel silenzio grande
urlo che si allarga, non è melodia, non è danza
strugge l'anima a chi
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| Signori della corte e voi cristiani,
vengo qui nudo a farmi giudicare,
non ho un solo avvocato tra gli umani,
schifato come verme da schiacciare.
Mi inchioda quella decisione atroce
di non decidere di salvare il Cristo
morto inchiodato sopra ad una
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| ritorno
in un'età
la vita si gioca
in quell'età
la speranza
vivrà nei giorni
il tempo
le battaglie
resistere
ne esco sconfitto
no non si può
tornare lassù
vincerò tra i vinti
povero
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2872 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2251 al n° 2280.
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