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Poesie pubblicate: 361’093Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 2872 poesie in esclusiva dell'argomento "Uomini"
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Asciutto
è il pianto
l'occhio specchia
solo
il singhiozzo
degli altri
Resiste
-come fosse una cima
mentre il mare è in tempesta-
teso
E solo nell'alba
-quando il giorno irrompe
con la sua assurda
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Sogna un mondo migliore
colui che fatica a vivere
e oggi proclama la sua deficienza,
si mi manca
manca la normalità
ma voi normali cosa mi dite
forse di non piangere,
forse sicuramente
la carriera non fa per me
ma dalla mia stanza
grido
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| È d'uomo il pianto
che non esplode
muore dentro i ricordi
lo spasimo
affine al domani.
Conchiglia
si perde
nel viaggio verso casa,
trova pace nel suo divenire.
Come lacrima
tace.
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| Ho visto ira farsi lava incandescente
scivolare fra le ciglia dell'anima
e farsi pietra di dolore
nello sguardo di un
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| Lacrime, Madre Santa,
solcano gli occhi stanchi,
velano dolce viso,
il Tuo,
donna d'amore.
Un uomo prostrato e stanco,
solo e in gran fede, prega,
spera che sia domani,
il giorno che brama l'oggi.
Poi che da te,
congeda,
l'animo assai
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Perso in un etereo sguardo
impenetrabile, annebbiato
occhi velati da lacrime represse
da un innato pudore.
Le lacrime non hanno colore, non hanno sesso
sono gocce di rugiada che bagnano il tuo viso
polvere di stelle che fan brillare gli
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Il mio corpo non volle amarti
all'ombra di quella croce
di martiri soldati.
Non valse, quel giorno,
volontà o convenienza
ma solo conservazione
e sofferenza:
come naufraghi in aperto mare
ci aggrappammo l'un l'altra
disperatamente
ma
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Piango di quest'Italia il vanto
e, Le condanno
il viver menzoniero,
mentre al Sommo Vate
volgo il mio pensiero
dove rivive
la grandezza dell'Impero.
E, della Patria,
il Padre canto
che la concordia vinse lo straniero
pose Lorenzo
fine al
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| Vita mia così bella
vestita di mille piaceri
ed innumerevoli desideri,
ornata di piccole gioie,
di grandi amori,
di amicizie eterne e forti,
degli odori della natura dai variegati colori.
Vita mia così dura e spartana,
a te mi
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| Azzurri
tali e quali a lei
occhi di angelo
occhi d'amore
osservano vispi
non giudicano mai
sorridono ai dispetti
non disturbano mai
Guardo i suoi
e vedo te
nella tua presenza silente
nella tua dolcezza timida
nell'educazione mai vista in
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T'ho visto piangere dietro a un sorriso.
Senza un singhiozzo, senza una lacrima.
Pianto, che ti storcea il corpo e il viso,
nel silenzio dell'abbandono, ora tracima.
Uomo, con la lussuria, l'Amore hai ucciso.
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Come la rugiada del mattino,
l’uomo riversa sul mondo
mille stille di dolore.
Come lo tsunami del Giappone,
l’uomo devasta la terra,
con l’onda del suo
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| Cammino,
immaginario percorso,
tra quei scaffali
un sorriso distorto.
Decisione dolorosa:
occhi asciutti.
Un immaginario percorso,
tuttavia,
senza alcun rimorso
mi chiudo nella mia intimità
nel veder tanta disparità.
Una
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| Vivo sul filo di un’antica follia
riflesso nello specchio alcolico
di una lama incipiente di rasoio
Strappo una maschera al giorno
per svelare le tue patetiche paure
Prima o poi gli arsenali scoppieranno
spero di esserci al funerale della
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| Guardami ora,
non ho nulla da temere
e se fossi come a volte
vorrei essere, sputerei le mie parole
in faccia al mondo
urlando la mia rabbia
dietro questa spessa corazza
di uomo, di guerriero, di scaltro
e impenetrabile fautore
di
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Pensieri sgretolati
solcano velato orizzonte
di un cielo buio
che urla dentro il cuore
il suo dolore.
Un uomo smarrito il senso
di sofferta vita
Precipita in un baratro
Dove l'ombra di un sorriso
eterna langue
ma disciogliendo umiliante
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| E non sarà più letizia
Per quel che non ti ho detto
Un ombra sul volto
Che desto compresi
Era passato il tramonto
Ed il giorno per intero
Alle spalle un altro all'orizzonte
Una piccolo rimasuglio
Anneriva il già
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| E' un gran viaggiar di nubi nel ciel di stamattina,
rossastre da raggi pitturate,
dal vento sfilacciate sfioran la collina,
avvanzan verso il mare
Libere di danzare, in quell'azzurro intenso,
prive di divieti, di vicoli o cammini, strade intrecci
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| Uomo,
ti ho visto piangere
nelle sere d'inverno
quando il freddo
segnava i confini del tuo volto.
Ho visto lacrime rigare
lo sguardo plumbeo
che di nascosto
cercava approdo in lidi estivi.
Ho riconosciuto il seme del tormento
che si dibatteva
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| In silenzio il dolore
sfocia
l'esasperante malessere
dell'essere
ogni lacrima d' uomo
è diversa
perché diverso
è il padre,
se la tieni dentro
li darai alimento
come il pane il frumento
cosi amore e sentimento
nella
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| ~ ~ ~
Lorsque le jour
finalement
s'éteint dans l'ombre
de la nuit,
tu pleures, tout seul...
Non une plainte,
non un son.
Seules des larmes
qui coulent silencieuses.
Je sais que tu n'aimes pas
te faire voir
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Piramide il mio pianto nel deserto
tesoro che ho nascosto dentro
Nefertiti
rosa
che tempesta
t'ha scolpita
scrosci amore
imprecata realtà
da
misero pianto
sabbiatrice nel deserto
che scrive nel nulla la sua poesia
tormenta
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Settimane,
crollate e lasciate morire
disperse nel baratro delle illusioni infinite.
Giorni desolati
segnati su di un calendario incolore
che scorrono lenti in oblio di dolore.
Ore,
che feriscono dentro
più di una lama
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Con gli animi roventi,
scrutano e ridono al mondo, danzano,
si muovono, credendo nell'essere.
Umani, si piegano al cospetto
di cortesi sguardi, di donne.
Spesso solinghi, riservati,
nell'abbandono si struggono
eroi, dall'indole forte
alberi
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Cosa pensi quando guardi lontano
il tuo sguardo perso
come se vagasse nel vuoto
inghiottendo saliva che non vuol scendere giù
e c'è tanto freddo che gela le ossa.
Essere un uomo costa fatica
non si capiscono i limiti
tra dolcezza e
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Troppe guerre
e corpi dilaniati
come le loro speranze.
Troppi addii
e fazzoletti stracciati
per una parola non detta.
Troppe paure
di vivere giorni
eternamente soli.
Per avere ancora lacrime da versare.
Ma una goccia sorridente
per te
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| Padre
Su questo
manto di terra
riverso
La paura d'un uomo
che non sa adempiere
il compimento
della Creazione
Sono lacrime
che inondano gli argini
dell'angoscia
a farmi dire
parole che svestono
di grida un silenzio
Sono
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ma non vedete quanta vita c'è ancora intorno
voi che sembrate non saper più d'esser uomini
è vita nella pietra tombale
è nel marsupiale
è ciò che sprigiona il giorno al levar del sole
è nel
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Tra le imperscrutabili
e innevate cime
di un Eden conquistato
a caro prezzo...
s'ode appena l'eco di voci
che rivendicano l'amore di un Dio
che fu cieco e sordo...
ma ora tende loro la sua mano
a saggiar quei sogni avvolti dal
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In fondo ai tuoi occhi vedo il nulla
delle tue vuote giornate che lente
trascorrono tra le nuvole di un cielo d'inverno.
In fondo ai tuoi occhi vedo il deserto
denso di dune infuocate dove smarrito
ti aggiri in cerca di castelli di sabbia.
In
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Pare una nube carica di pioggia
il viso che non ride
c'è un gran silenzio nello sguardo
spento
opaco come piombo
il lume incerto che brillava in fondo
s'è sciolto come cera
quando sfidasti, immoto
l'ultimo temporale
e lui, lo
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2872 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2191 al n° 2220.
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