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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’086Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 2872 poesie in esclusiva dell'argomento "Uomini"
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Voglio riposo furibondo
eterno eternit
fin dalla veglia dei tempi
immemore
come un bruco morituro
levriero zoppo
murato nel muro asciutto del ricordo
vivido del rimpianto d'esserci stato.
Fornetto infornato
voglio un posto tra le viole
zolla
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…cosa resta di noi
apriamo le ali
ma non sappiamo volare
cosa ci resta di quel che eravamo
noi
patrioti in terra straniera…
Ti rivedo
vincolato a lusinghe
per sentirti vivo
mi rivedo
cercar l’amore
come un fiore raro.
…Rincorrerci
dove
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Raccolti e tirati i capelli sulla nuca
barba da poeta, pancia gonfia di birra scura
sangue ai polsi a perdersi
tutto il calore della vita
fumo di prima soffiato con rabbia strafottuta
contro il paravento di excinese seta.
Era la pioggia
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| Fluido di parole
l'ostello nel cervello.
Tanti significati
troppa la mole.
Anima nella meccanica
solitarie parole,
caselle dell'etica
negli ingranaggi.
Riaffiorano
inconsci passaggi.
La frusta
di tali raggi:
reminiscenze
di quei
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| In quell’età in cui la ragion germoglia
e nulla o poco appena nasce e spunta
di carne di femmina appar la voglia
mano lesta e in mente la nudità presunta
l’orologio del nonno al compleanno
sembrò m’avessero regalato tutta via
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Turan |
18/12/2011 18:07| 573 |
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| Vorresti darti e non puoi
soffri libero nel tuo ghetto
offri il tuo selvaggio esser vento
chi lo scopre è sgomento
sei pietra come colonne nel tempio
solo sabbia d' esempio
angoscia che dentro ti porti
abbottonata e chiusa in quei peli
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Sillabe cata e rifrangenti
dittonghi sincopati
il colore della sera
s'avvinghia al perpetuo
rinnovarsi del ghigno ilare...
io,
presepe presuntuoso,
paracudante nel vortice uterante
molto preso dall'idea
dell'inconsistenza effimera
del non ci
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e quando il gallo canterà mi rinnegherai
tu che della chiesa sarai la prima pietra
ecco il vero traditore del Signore
non quel Giuda Iscariota che alla gogna
fu messo dalla storia lui che ubbidì
ad un disegno divino s'impiccò
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Apparivi ogni tanto sugli schermi
della televisione, quella vera,
di quell’Italia dove ancora c’era
desiderio d’avere punti fermi.
E, nonostante l’alcool che bevevi,
il tuo messaggio era assai mirato,
ai giovani rivolto, pilotato
da quel grande
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Se le guardi negli occhi
Le persone sono tutte belle,
sanno essere migliori o peggiori
a seconda della propria
disperazione
scelta o capitata.
Se le ascolti vibrare
Le persone sono pura energia,
sanno correre o contemplare
a seconda del
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Di colore ora privo,
vuoto resiste il solco.
Solo,
resta di lui la fredda riga,
non più arricchita dai frutti suoi,
in quell'estate ormai finita.
Rimasto è,
come un rigo scritto,
e non più letto.
Così la voce
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Le più vergini luci,
dai più incredibili scopi!
Le siepi inchinate scrosciarono incenso e polline
ai lati dell'ignobile fuga.
Tutto il tragitto lo ricordo:
ogni giostra di frutti impiccati - abisso di limo, colline
scenari di
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| Carne...
Regina delle città di carne
dove la pena ha marchiato la carne
ormai morta e senza linfa
dove sono sprofondata nella tormenta
per scoprire in me fuochi per stringerti
mi sveglierò nel tuo essere
un giorno come un fuoco di
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E sia la notte che ricopra
Il giorno, e sia quel buio cielo
visione di stelle.
Fermo è l'incanto della solitudine
fin tanto che scruto le maree
e ascolto la risacca
come una nenia
avvezza all'ossessione.
Tesa è la cima in quella
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nasce come un fiore
si sviluppa sotto le tue mani
ci credi
la ami
è la tua impresa
investi ogni attimo
della tua vita
sudore gioia
lacrime
poi un giorno
ti ritrovi senza commesse
i debiti corrono
problemi a non finire
si chiude
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| potrei dipingere
palmizi al vento
accostarli
alle tue braccia molli
mentre stringono il niente
e raccontare
dei tuoi abiti scuri
dei capelli
segnati dalla mia assenza
sogni siderali
in cui parevano piacerci
persino i sabato
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| Non dici mai devi
ma molti voglio
Io guardo tacendo
la sento la mia libertà
e mi dispongo ad ascoltare parole
a volte note
-cola acqua dagli infissi
come in una casa di legno
nella pioggia-
chiedendomi ancora
se è vera presenza
o
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Sanzi |
07/12/2011 23:56| 3200 |
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Imperscrutabile ed impenetrabile
severa concezione d'un sentir libero
tra il dire ed il fare
cangiante nei colori
natura disarmante di un uomo
enigmatico animale dalle molteplici sembianze
folle vapore d'artista
indefinibile genio
sotterrato
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Nulla di fatto
in quest’atto
se barbaro o aspro
il mondo
è ancora intatto
dove guerre
son ancor dimenticate
non può ne il canto
e il manifestar
dei buoni
a cambiar il misfatto
toglietevi le maschere
esseri funesti
e
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Il vecchio marinaio
riconta il pescato
ma non ha idea
del vizio che lo vince.
Ad una certa ora
farà ciò che fa ogni sera
e sarà sempre incerto
se darsi speranza
o ritornare al solito.
In piedi sull’orizzonte
le mani in
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hy ju |
05/12/2011 15:26 | 1895 |
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| Vago nella notte con cuore ferito
drappo nero sugli occhi chiusi
occhi velati bocca vermiglio
cuore fermo
...ombra che va...
...molto di più...
...parole ipocrite di un uomo falso...
Ti chiamo con gioia
...mi senti...
...mi segui
...ti
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Prendi del cuore
la parte più scura
e gettala via,
nel funestar di onde
impazzite,
che a riva sbarcan per far male,
per ridurre in polvere
ciò che pare eterno,
roccia e scogli,
muscoli antichi e forti
del mondo di
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| A voi la vita
a me la sete,
voi amanti gioiosi
io bramante geloso
Lento fluisce il sangue ghiacciato
oppresso,
morto di rabbia
Rabbia, è
leggero pensare
d'invidia e vendetta
nel provare delusioni.
Questo è il traguardo
Mio
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Un imbrunire di occhi,
non è una notte che andrà via
con la facilità delle ore,
con il girotondo allegro dei secondi,
con il passo deciso dei minuti.
Un tramonto di sorrisi,
non è un sole che tornerà,
ogni
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| Mezzanotte percorse l'aria a frustate
facendo roteare vorticosa la luna blu.
Casanova giunse cavalcando una puledra
d'oro e d'argento senza briglie né tempo
in quei lineamenti d'ombra ebbe inizio e fine
l'eterna simmetria di sudori
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| Potere e vigliaccheria
processo di chi marcio è...
Morti vaganti e senza anima
la notte aggrotterà la fronte
le stelle si spegneranno
...la luna cadrà dal suo trono...
i morti vivranno cibandosi del cuore
nel cielo nero e
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Godi 'slegato'!
Tra le mani, la pena
rigonfia di te
*
Tra l'arruffato
la ricerca del vizio
d'oro sfumato.
Perduto tra l'onde
d'un cielo tramato
...d'infelicità.
Dal tuo ego, punito.
*
Non ti bastavan
l'anima, il cuore...
anche
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Brasato sul divano d'altra acconciatura,
infedelementare,
m'attorciglio al cafè de paris tripolino.
Oh quanto candore acu e minato
m'irrompe nel trapezio pelvico,
testicolando a tentoni,
orsì baldante...
m'innamoro,
moro
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Le solite cose,
i soliti giorni che chiedon ragione
d'insaziabili affanni.
Viandanti in un moto confuso,
obbedienti, coerenti
di un mondo smarrito,
al migliore offerente
proposto e svenduto.
Gridi per strada, chiacchiere, insulti
e il cielo ci
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| Le dita sfregano il cemento
Nervosamente
Quasi a voler cercare un via di fuga
Attraverso questo muro,
quasi volessero scappar via
soltanto loro
lasciando lì tutto il resto.
La schiena offerta all’inevitabile
Dignitosamente
Come a voler
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| Hai dissacrato i padri
Hai tolto la benda
alla tua falsa nettezza
hai guardato negli occhi di satana
emulandone i paradigmi
e le sue moine
ed ora
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2872 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1861 al n° 1890.
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