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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’085Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Ottobre 2024 |
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Le 2872 poesie in esclusiva dell'argomento "Uomini"
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| All’occaso il demonio avvolge esacerbando l’addebito
mentre l’attore non regista sottomesso all’altrui spocchia
abbassa la vile scure a spezzare l’ultimo tremito
Il lercio floema degli atti compiuti volteggia attorno al glabro cranio
con pagine
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| Appoggiati ad un bancone
soli se ne stanno
uomini con sguardo assente
s’un fondo vuoto di bicchiere
agognando un’esistenza
strappata ai margini del viale
Un goccio ancora
nell’eclissi d’un istante buio
dove affogare la fragilità
che
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non sei stanca delle mie
vene sudice?
Ignoro Amore
i tuoi occhi sotto sale
una chiave nella gola
...le squallide lenzuola
verrano i vermi
a prendermi
e tu d'organza
danzerai sulla mia tomba
maledirò il cielo
e quel tuo
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Attendere con ansia l’input
quel certo non so che
dadino capace di rotolarsi
ove miriadi di sensazioni
drasticamente evolvono
spogliandosi snaturandosi
raccontando se stesse
in apnea percependo
calore e falsità
particolare
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Pezzi d'odio
conficcati nel cuore,
cani in giacca e cravatta
bussano alla porta,
fiumi di fango
si riprendono il maltolto,
amministratori trasudan lussuria,
ad intervalli scolpiscon l'aria
in forme di promesse.
Gomme di misera cultura
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Fra capo e collo
giunge l’inatteso
depennando programmi
situazione d’emergenza
infuria nel globo
catapultando piani
come
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Non senti lo sciabordio?
Queste onde schiaffeggiano,
come carezze addormentano
ninnandoti.
Sale e pianto
miscelano cristalli spettrali
fasci di luce scompongono
arcobaleni
nelle iridi si tuffano
colorandoti l'anima
e il cuore
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Lui dice la sua verità
o forse ancor meglio
quella verità che tutti conoscono
ma di cui nessuno vuol parlare.
È scomoda la verità
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| Sotto i ponti l'acqua scorre
limpida e cristallina come il mio cuore
lascia e fruscia ciottoli bianchi
scorre e vive...
la vita è simile al suo rivolo
la vita regala e toglie
senza nulla dire!
Una visione tranquilla
godo di quella
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| Sfumano nebulose
dietro vetri intrisi di stupore
labbra infantili adagiate verso
i sogni su cieli coperti di stelle.
Col naso in su
cercano la più brillante
contando tra i desideri
che qualcuna possa cadergli
tra le dita.
''Sono i loro
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| Voglio tuffarmi
in un mare pulito,
mi piace giocare
con le palle di neve
candida e pura.
I miei polmoni
rifiutano l’aria
piena di smog.
Desidero stringere
mani pulite
di uomini veri.
Vorrei baciare
labbra di donna
non unte di
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| virgola saffica
rappresa di strada
uccisa di silenzi
schiusi d'uomo
urlo di volti
folli di
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| Ti saluto, padre;
ormai
separati sono i passi,
ma siamo sempre insieme
nel riverbero triste
degli spazi vuoti
ove non crescono che erbacce
illuminate dai lampioni.
Vorrei presentarti a lei,
il mio amore,
nel cui calore vivo
riconosco le tue
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Ci hai provato
a morire
disperato uomo,
sul muro
alla fine del viale,
ma non era la tua giornata.
Ci hai provato,
senza remore,
sventurato amante,
quando a 200 all'ora
schiantavi
sul quel muro
l'angoscia incredula
del tuo cuore
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Distratti come fossimo vetro
fantasmi d’inquietudini passate
occhi di gelo
distanti
Coriandoli di carne s’aggirano nel buio
accecati di polvere
non vedono
Fili spinati che sorridono
degli esanimi corpi
nell’indifferenza mascherata
si
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| E mentre un alito di vento
t’accarezza il volto
in questa fredda notte
è la luna a scintillare
aprendo l’uscio ai pensieri
scivolano silenti
nel buio
nascondendo le fragilità d’un uomo
e come un fiume sul letto di
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Inganno è l’aria che mi respiri
distratto
dove cammini
righe di rimmel cadono
inesorabili
come benzina, a imbrattar la strada.
Ehi man
guarda la mia vita passare
solleva i tuoi falò
per dimenticare
i randagi
non
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| Pensiero singolar
l’astro tuo nascente,
controcorrente canto
d’italica coscienza anni di piombo.
Voce graffiante e fiera,
intessuta d’amara sottigliezza
tra note d’estro e d’ironia
incensurata di parvente ideologia.
Pura libertà o
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La figlia del Soldato
la speranza getta
da un mondo condannato
un ritorno aspetta.
Aspetta del padre
il ritorno che teme
le rimane la madre
che prega il suo bene.
Lei prega di rivedere
il marito tornare
lei prega di potere
il Soldato
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| Quattro angoli di strade: frammenti
i nostri anni
Nel fuoco riduci il superfluo
dal metallo forgia una spada
affila
affina l’integrità
Moto costante è la terra
ci accresce e ci diminuisce
modellando
a piacimento
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Dove la parola
soffia leggera
in turbolento vento,
ogni stagione
ha il profumo della libertà.
Attraversare
altrettanto leggeri
i turbamenti del tempo
e segnarne nascosti
la parte vitale
è prezioso cesello
di se stessi
e di
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Non mi sono proposto
per queste notti granitiche.
-sobbalzi e previsioni persino eccitanti
Sono inoltre sempre io: il costante
delitto e il
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Con infantile leggerezza
vedendo correre lassù
la prima bianca nube
sentì d'appartenere al
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Anche di là dal mare, c'è un uomo che attacca
i manifesti al muro: legge quello che incolla
e non è ilare, né serio.
Io penso al nesso oscuro che sorregge
assieme identità e desiderio.
Mi pare sia lo stesso che
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Muovono al vento schiocchi di frusta
tricolori garriscono, aquile cieche
e sfasci di gente ai porti salutano
il greve passo in cadenza
calpesta le lacrime sulla scaletta.
Dalla nave affacciato mandi un bacio
la Tua sposa saluti, mesto sorriso sul
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brilla l'ossidiana
lo squarcio nel petto
sgorga sangue
là dove il vuoto riempe
l'ombra del sole
sull'isola sacra
muove
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| Arde la fiamma, bruciano offese le carni
ferite mai vinte, s'espande nell'aria l'incenso,
tra le glorie e le epiche gesta,
mentre la pira di legna sgretola miti,
infiamma i cuori dei vivi.
Si consuma sulla catasta di legno ammuffito
la catarsi
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| Passi indecisi
si specchiano le suole nella pioggia
sull'ebano d'asfalto,
difficile capire dove vanno
randagi senza mèta, accecati dai fari di passaggio
e dalla processione di lampioni
che fanno luce al fumo della nebbia
e rendono
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Ci poetano stelle
nel frattempo
di cartastraccia...
frumento d'argilla
che edifica l'arco
celeste
con
fondamenta
di cioccolata calda...
mollica dolce che inchioda!
arcieri in cerca del primo bersaglio
l'istante su cui scocca
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Con gli occhi bendati
prende in giro
chi lo guarda
gettandogli addosso
lacrime d’acqua
inquinata dall’ipocrisia
Non vuole vivere
Andando a sudare
sotto il comando
di qualche generale
Cerca la madre
che lo mise al mondo
dimenticandosi
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Voglio riposo furibondo
eterno eternit
fin dalla veglia dei tempi
immemore
come un bruco morituro
levriero zoppo
murato nel muro asciutto del ricordo
vivido del rimpianto d'esserci stato.
Fornetto infornato
voglio un posto tra le viole
zolla
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2872 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1831 al n° 1860.
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