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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’077Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum
♦ Marcella Usai | |
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Ottobre 2024 |
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Le 2871 poesie in esclusiva dell'argomento "Uomini"
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| Il tempo non ama mostrarsi
a chi sporca sorrisi dall’animo vero.
I sogni rendono ai cuori una assolata alchimia,
ma la vita consegna alla storia uomini dall’incedere fiero
ed esseri di dubbia dignità.
Ostentano amore, quest’ultimi, da
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| S'addormentò serena
tra le lenzuola bianche,
chiuse gli occhi appena:
le palpebre, stanche,
tremarono per un secondo,
poi fu dolce il dormire
tra le pieghe d'un mondo
dove si può gioire
per un gesto gentile
o per un tenue
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| Osservi il mare
con struggente nostalgia
e infinito rispetto,
vecchio pescatore,
dal moto perpetuo delle onde
hai compreso
la
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| Un amico mio di Spagna
conosciuto in Alemannia;
mio compagno di lavoro,
raccontava di una sera
ove a fine di una cena ...
egli avendo esagerato
si tastò la sua grand’epa
esclamando un po’ esaltato:
“Toh, mangiai come un
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| Cresciute nelle paludi
del sorriso senz’anima
vuote tratteggiano
il bianco che spicca,
finestre dove s’annidano
ombre senza perché.
Sulle loro movenze gessate
l’iceberg guida passi
che fermano lo sguardo
amaro e gelido segno del
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| Valicheremo un giorno
anche quell’ultima frontiera
forse in una dolce sera
di fioche luci tutt’intorno
o forse al scintillar del sole
nel pieno della vita
che si muove.
E ci presenteremo poi
all’ultima garitta di dogana
per dichiarare quello
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| Per tutele del tempo,
misteri d’infinito e valori violati.
Forre d’insidie s’ascosero,
subdole, all’umano ardimento
c’ad’ogn’un pregna e pervade.
D’uomini e donne e di senno
ch’in esso perduti e sacrileghi.
Rei ver’anche e per malefizi
che
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| Immantinenti allunghi d’ego
s’arroccano capziosi.
Taluni, prodighi,
sic et simpliciter,
per millantata
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Ayrton Senna è in mezzo a noi,
uno spirito sottile che vola.
"Non esistono confini per il credo dei vittoriosi."
Il motore è reale,
è il cuore;
è come se esistesse un suo Mondo,
le palpitazioni di un
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Masticavi tabacco nicaraguense.
Prima di conoscere te
tu conoscevi me
e mi immergevi nelle volute
esitanti del tuo fumo.
Nebbie romane
condensavano le tue parole
con un lapis
su un quaderno a righe
infinite.
Ho inseguito
le tue
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n faccia alle pistole d'uomo respira la tua croce
tonaca scalcinata che urli bellezza tra macerie d'indifferenza
tu che ami i tuoi fiori sporcati da camorra d'assassini
poesia d'un Gesù nudo che squarcia le maschere d'omertà
fiero
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| Ho visto vele riempirsi di vento
ed il sudore detergere le mani.
Ho visto tramonti vicino alle stelle
e le parole sciogliersi tra onde
per divenir preghiere.
Ho dimenticato di vestirmi
per chi non mi vede,
di essere per chi mi chiede.
Ho
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| Il tuo mimetismo è raziocinio?
Mi confonde tutto questo.
Mai concetti utopici
hanno prodotto atti come i tuoi.
Mai ho raschiato
il fondo della realtà per cambiarlo.
Ma tu sei maestro dell’arte
ed insegni
ed abbracci pure i
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| Nell’incerto scorrere del tempo breve
il pianto d’amor è cosa lieve
ben più greve è il soffrir le pene
d’una lunga vita d’affanni e catene
l’inceder triste con gli occhi addosso
l’avvertir presenze ad ogni passo
tra le affollate
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| Reclinata sul balcone acceso
da fiammeggianti astri
lontani e soffice di nubi
bianche staffette di cieli
cristallini l’anima mia
riposa;
tutto è compiuto
quanto posto era
innanzi a noi ma dove
traccia non v’era
risponderemo poi di
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è l'idea di rincorrerti sempre
anche quando resto immobile
radiografare ogni conturbante silenzio
scandire i tuoi linea- punto
ma io non ho fatto la scout
e nemmeno un corso di sopravvivenza
allora mi lascio morire lentamente
mentre fumo
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Ti prenderò per mano
oh verso d’oro
che solfeggi il cielo
nel profumo
di quieto cuore!
Come il suono della chitarra
canterò la tua anima
che sei la danza
leggera della pioggia.
Quando
la luce brillava
apparisti tu assetato di
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Solo tre case vicine e deserte:
scale dirute ma gli angoli dritti...
coppi, mattoni con edera e gigli,
travi annerite e camini
di allora.
Cieche finestre di sera battenti,
spiriti antichi nutriti
dal tempo.
Oggetti perduti spalmati di
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Terre scure s'annuncian di lontano
e già il velo si strappa
escon vividi colori
tutto si fa vita, bella.
Sollevati odori d'uomo
come polvere pel respiro,
brucia alla gola e alle menti,
tutto si fa vicino, palpabile.
Avanza il porto, grida
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| Se ne sta ai bordi della strada
come i casolari a confinare la periferia
e mira con lo sguardo
l’ancheggiar di donna con la folta chioma al vento
l’uomo osserva attento
per poi far dono con le parole
infilate l'una sull’altra
come granelli di
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| Un urlo alle dita
si stringe
premendo il mondo
a quel suono.
Per questo...
non lasciar che sia il vento
a dubitare
non morir alle parole:
sulla sponda
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| Tingete di nero i petali voi gelsomini,
sconsolati gitani fissano corde rotte di chitarra.
I suoi occhi hanno assimilato l'opacità dell'ombra
e nessuna luna canta.
Note sperdute sono gli arpeggi
e onde ammutolite
interpretano il
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| Canta la sirena
dagl'occhi blu.
Serenata stonata
per i capricci di vita.
Cure e passione
in color d'arancio.
Ansiose attese
le lor movenze.
Mani, parole e occhi
portan vento e luce.
Soffiate via le ombre
vagiran le albe del sole.
Rientra la
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| Svincolarsi dai guai,
deviare ostacoli
insormontabili,
contorcersi
al limite delle forze,
come un elastico
piegarsi e non spezzarsi,
il filo teso della vita
percorriamo alla cieca,
un piede dopo l'altro
sopra il precipizio,
è piccolo il
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| E tutto sprofonderà fragorosamente
nelle cavità più nascoste.
Apprezzeremo la vita
assaporandone ancora il senso
nei nostri
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| Tu uomo
Mendace
il tremare d'ugola,
d'un sentimento rimandato
dal corso naturale.
Ristretto nel cuore,
strozza il come e quando
d'amore migliore,
e s'alza in piedi in anima
nel piagnucolare.
Chiaramente nemica
l'ipotesi di
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| Ho smembrato gli scheletri
li ho ridotti in polvere
mentre sceglievo te
per le sciarpe lunghe fino ai piedi
le calze a strisce orizzontali
in pendant con il tuo sorriso
quasi serigrafato
E come sembravano affascinanti
i miei
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| T i ricordo,
ti ricordo e mi dispiace.
Nelle montagne russe
della vita
è la discesa
che soffoca il respiro.
Noi, tutti,
sempre scalatori,
venivamo sulle vette
e, con te che ci guidavi,
sentivamo l’emozione:
gioia, lacrime
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| Intimi d’anima e per roseti,
si palesavano ricordi.
Sorrisi, e, cento maschere,
s’accingeva ai cuori,
un sentir dire, c’àncora.
In’ante per turbamenti
e discrasie neurali, morbosi.
Da lungi, la verità,
d’altrui addotta,
si cingeva
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| Coltre d’ammassi fitta e forti venti,
il sole allontanato malamente
umiliato e vinto è all’occhio assente...
E infin scoscio assordante ed improvviso
rimbomba per le strade e vie d’intorno,
e fulmini, e saette e tuoni e lampi ...
In chiuse mura
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Stanno in attesa dell'evento
ma non lo scoprono dentro di loro.
Perché con il tempo
hanno dimenticato come intervistarsi
e brancolano nel buio.
Sono ciechi di parola
e non ascoltano le loro immagini,
diventano riflessi di uno stagno
e
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2871 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1171 al n° 1200.
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