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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’074Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 2871 poesie in esclusiva dell'argomento "Uomini"
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Nacqui delfino, e conobbi
i profondi abissi del mare,
l'immobile andare del tempo,
il silenzio di rumori lontani,
quei suoni, che non varcano
l'onde in burrasca e restano
in questa pace ancestrale,
senza lamenti a temere il dolore.
Divenni
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Sporco e barbuto,
chissà quanti anni hai vissuto.
Il tuo viso segnato
mostra alla gente ciò che hai passato.
Tristezza io vedo nei tuoi occhi scuri,
l’amarezza dei giorni più duri.
Mendicante,
sei solo un’anima vagante!
Le stelle sono il tuo
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La verità
trascina fiori sull’altare
la neve al sole, il suo sepolcro
Lode alta in un taglio di torpore
cantiere a stringhe
fecondo dentro al grembo
_ si nasce, si muore _
guardando da un oblò
alle sette del mattino
sviluppando doti, buchi
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Gli uomini dal viso di luna
sottili come foglie già secche
misurano passo per passo
corridoi che sanno di chiuso.
Sono fogli di carta velina
sgualciti dalle dure lenzuola
farfalle dalle ali sottili
appese a una flebo
stanno
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non sentite più
il lieve sospirare
del filo di vento
del vostro respiro?
è una sottile membrana
che ci distacca
dall'assoluto,
come nel grembo
eterno e materno,
la barriera epidermica.
Alle volte rivivo ancora
l'ingenuo
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Poeta, tu sei sorgente d'acqua pura che mai
ristagna e infiora i prati e l'aride terre assetate
d'amore ristora... tu sei notte e aurora,
sei goccia che scava l'anima e di bellezza
l'irrora, sei la chiave discreta e forte che con
mano di
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un sorriso cucito sul volto
mentiva sulla dura realtà
ciò che sognava, un attimo ancora
amare la libertà
troppo stanco per
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Non è sudore
eppur ritorna
sono lacrime nere di impotenza
come bestie
sozze di fango
Terra a noi straniera
al suo dominante passaggio
cattura il suo umido tocco
artigli di rami
ulivi secolari
muti vigili del
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I razzi spaventano
Le bombe fanno crollare i cuori
Io sto con i razzi
I sassi fanno ridere
Le cannonate fanno piangere
le case
E i bimbi
Io sto con i sassi
Tu che vedi
la verità
fa parlare la verità
Io sto con la
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Sfogliando le pagine
dei ricordi
riaffiorano barlumi
d'essere
e del mai.
Come le infinitesime
sigarette spente,
s'accartocciano
i lineamenti che un tempo
arsero.
Così i sentimenti invecchiano
e rinascono,
così le sfingi
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Pobres mentes giram em múltiplos círculos
Divagam sob a fraca luz da lua minguante
Visitam as constelações estendidas no céu
Perdem- se entre as nuvens da busca eterna.
Sonham desvendar mistérios dos
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È l’alba sulla conca
rumoreggia e armeggia
l’essere con la sua rete
gli strappi dell’usura ricuce
canticchia in attesa della nuova
A largo settembre invita
mentre, le fredde campane del mattino
il ritmo danno al far del giorno
Tra la
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Leggerezza di forme,
pesantezza che abbaglia,
in quell'inferno
che crea paradiso.
Bronzea l'anima di chi
lo fonde e lo
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Pastore di Barbagia,
in transumanza,
col gregge
in compagnia del cane,
profuma di narcisi la pastura,
saluti il giorno ad ogni alba,
con la fierezza di chi non teme
né freddo né sole.
Nel tuo vagare
hai il dono della pace,
chiami
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Popoli di tutte le terre
In pace o in guerra
Unitevi in nome dell’amore
Affinché la pace sovrana
Si torni l’obbiettivo mondiale
In questo universo disuguale
Popoli di tutte le terre
Proteggete la fragile infanzia
Precocemente
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Come la spada
ripara e distrugge
così tu.
Tanto nobile se
gocce di luce muti
dalle nere nubi
si che torna alla vita il cuore
come mai prima;
quanto ingannevole se
lo stesso appena palpitante amore
nel pugno stringi
si che soffocato,
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Quando parli col pensiero in grembo
e la tua voce si diffonde profonda
come la pianta che radice affonda,
il tuo timbro è poesia.
Quando il tuo sorriso di mezzaluna
lampeggia sorridendo nei cieli neri
illuminando quegli oscuri pensieri,
la
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Esco a fare due passi
a respirare l'aria del giardino
ad ascoltare il mare sullo scoglio
dove un amico ormeggia la sua barca
a soffermarmi nel viale che profuma
del rigoglioso e gentile mandarino
Potevi d'un tratto pronunciare
poche parole ed io
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| Con la quiete,
il maschio non fa festa,
vuole ... la tempesta; se lo
vedi quando va in bianco;
si scusa sempre, sono
stanco.
Affettuoso
è l’uomo, lo fa sempre
per decoro; non gioisce, ha
perso il potere, guarda con
rammarico, le porte
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| Fuggono da terre matrigne
come un fiume in fuga dal cielo
verso un mare straniero,
con gli occhi colmi di stelle ammalianti.
Con le mani sui confini del mondo
verso spiagge di sogni spogliati,
dento il cuore l'inumana vergogna
barattata in un
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| Verde di prati, bianca di scogliere,
azzurra di mare e di cielo.
Accarezzata dal vento amico
s’affaccia a grida d’uccelli migratori
anch’essi in cerca dei lidi promessi.
E’ la terra dei focolari festosi e di valori,
dai profumi perduti e mai
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Ignoro la luna
se ne frega di noi
e delle cose mute
ignoro l'uomo
che le crea assolute
le pene che ognuno porta seco
svaniscon tutte
come in un istante
nei palmi di mani amiche
non voleremo mai
noi che diciamo di partire
non faremo mai
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Si piange ancora per i morti in guerra
o forse si pensa più ai perduti averi;
si pensa alle perdute feste
che qualcuno ci regalava e che
non avevano il colore della gioia
ma la gioia di riuscire
a non pensare al dopo.
Ed i morti ormai sono rimasti
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Odoriamo di pioggia
già caduta.
Dalla faccia
non fuggi.
La vita scandita
dai BIP.
Catena di montaggio
Leggings & Borchie:
ecco il grandioso
destino dell’umano
enigma.
Vorrei aprirvi
gli occhi,
ma non siamo pronti
per il
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La luce si è spenta
Ora è buio di dolore
Anche la luna si è ritirata
Piangendo
Un fresco alito
in cerca di una vittoria
Azzurra come la bandiera
Che amava tanto
È scivolato su un pomeriggio
di follia
Precipitando
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Copia la mia libertà
e portala in giro per il mondo
Incollala negli angoli sparuti
dei cieli maltrattati dai soli
Vedrai un po’ di luce
Ma non basta
La mia libertà non basta
Deve trasformarsi in luce
dei giorni senza notti
Dai
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Si svelano segreti
lampiridi tumefatte
impressionanti bestioline
s’impongono senza vergogna
in un mondo ove falsità
ogni giorno sempre più si fa bella
non esistono vie di mezzo
incamerare
per gonfiare il proprio io
all’ordine del
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| Come figura astratta, lo sguardo sdrucito
cammini dolente, sui passi lenti
della memoria.
Si confonde appena la tua ombra
sbircia come un guizzo
dai bidoni dell’assenza,
svuotata dentro un’anima
in pena.
Eppure,
occhi dentro occhi
senza
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E poi, non c’era cura nelle storie sole
abbandonate al vento in stonate melodie
attraverso quella luce, un legno caldo in ciocchi spenti
come foglia d’autunno che s’appresta ad essere calpestata
Il collo alto di un pullover dolcevita,
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| Questo è il teatro del silenzio
entri malinconico
e bevi l'ennesimo sorso amaro.
Quanto é difficile prendere faville
dal focolaio del cuore
non é grato il palpito che l"accoglie.
Però prosegue ugualmente
la sua
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Punto primo,
non esistono punti primi.
I linguaggi sono obliqui
e tangono ogni briciola di pensiero.
Questa è l'era del Social
che di linguaggi spenti straripa,
ma il Nulla asserragliato
serpeggia sinuoso con tono sordo:
il Nulla
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2871 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1111 al n° 1140.
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