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Le 5688 poesie in esclusiva dell'argomento "Spirituali"
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Un lampo improvviso
trapassa il buio
come fosse di burro.
Il cuore rimbalza
sul materasso.
S’apre la finestra alla notte.
il cielo gli appare
come non l’aveva
mai visto.
Centinaia di stelle
giocano a nascondino.
D’un tratto,
da dietro le
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Caro olivo di CasaAurora,
ho imparato tanto da te.
In inverno,
ho visto i passerotti
ripararsi tra i tuoi rami.
A maggio,
le tue foglie giocare
a batti il cinque con il sole.
D’autunno,
appesi alla pianta
abbiamo trovato
mille orecchini
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Eterna la sera mi segue
su passi miei,
legnosi e cadenti,
soffiano antichi venti
sulla mia pelle
che ha perso la bellezza.
Vivo la notte che scende
e vende
la mia voglia di volare.
Rannicchiato in nere ombre
confido in una preghiera
che domani
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Madre santa
volgo a te questa mia preghiera
nella tenue luce della sera.
Questo mondo sta morendo di dolore
oppressione,
tormento dilaga sui cuori in ogni dove.
Ti supplico madre misericordiosa
intercedi per noi figli tuoi verso il
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Raccolgo il cuor Tuo
o mio Signor.
Nelle deserte vie
mi Guidi tra i derupi del mondo
mi sollevi accarezzando
la mia anima.
Sull’altare
il celestiale
pranzo d’amore
assecondale vie
progenitrice
del cuore.
E sogno l’organo
che divulga
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O Lari pietosi
in veglia restate
ché’l tempo nefasto
da noi abbandonate
Che la fulgida luce
che d’aura vi riveste
accolga i nostri mali
e in lei li dissesti
O Lari pietosi
accogliete le nostre preci
ed elevatele a Dio
La fredda vostra
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Fluide
mani
di vivente cristallo
verso
il mio corpo nudo
dolcemente
si protendono.
Sul
soffice fondale dell’anima
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Sul
desolato
orizzonte dell’apparenza
i suoi segugi
aveva sguinzagliato
affinché
tra le grigie nebbie dell’inconsistenza
che
vischiose m’avvolgevano
le tracce
della turbata divinità
delle piccole cose
potessero
fiutare.
Allora
come
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Cosa posso fare?
Una prece posso donare
a te, Virgo Maria
che sei così pia
Aiutaci, ora
in valle di lacrime
il tuo popolo ti adora
a te preghiere imprime
Desta l’aiuto di Dio
orsù, ravviva i nostri cuori
e che il Signore ci adori
Un
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| Siffatta fu la forza
d’un indumento semplice
ch’abbigliava l’anime
d’ignude gesta del cuore
Ch’or mi domando
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| Minuta entri in chiesa
ondeggi a fatica sulle ànche
che il tempo ha mutate
nel loro naturale movimento.
Sei coraggiosa e fiera
del tuo credere.
Rivedo in te la semplicità
di mia madre nel suo meditare.
Depositarie di quell’amore
che Lui è venuto
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| Tutto tace, neppur vento,
ma non dormo in notte fonda,
fioca una voce, come di campana,
o forse d’uomo, sento, che mi chiama ...
Da lontano dolce e lieve, come il battere dell’ore,
vaga e dolce la campana, ma che vuole?
cosa cerca, chi
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Stamane salvifica pioggia
su mondo che Dio non inneggia
coperto d’asfalto sul cuore
senza più verbo "dare".
Mentre una voce da lontano
giunge per
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I lacci opprimono,
impediscono di muoversi
procurano segni sul corpo.
Altri altrove, invisibili
tengono in tensione anime agli opposti
ostinatamente legati.
Anime scandite da cicli lunari.
Luce- oscurità
presenza- assenza
burrasca- mare
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Mi attende un viaggio,
di cui non serberò nulla
non la sua mano di figlio
non i passi senza paura di mia madre
fame, sete, o altro.
Nel tempo senza fine, forse
sarò solo respiro,
musica innocente
forse suonerò l’arpa eolica
o sarò una oscura
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Nelle notti d’inverno il crudo
mi stringe il petto
ma le mie mani
sono a toccare nell’Etere
dalle mie dita ...
puntate a mirare la
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Come avessi
le Ali nei capelli,
le mie trecce s’innalzano
penetrando le nubi
Come fili d’oro
spezzando incantesimi,
i miei capelli sciolti
sfiorando Alberi immensi ...
Avevo perso le mie Ali
come succede a volte ...
perdute in un campo di
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Nel buio fitto delle notti
scendono rigagnoli
di forti parole
figlie del pensiero di Dio,
si diradaro poi
sulle città della storia,
entrano nelle cattedrali
dove uomini di spirito forte
cercano risposte,
in loro si aprono come boccioli
ed
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Nelle lunghe notti della fede
parlo con Dio
e Lui fa sue
le mie forze,
così povero mi sento,
povero, ma la parte
più nobile di me
è
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Il sole è già sceso,
la campana suona
l’ultima ave Maria,
da lassù tu regina
ai gli occi sui miei passi
il mio cuore se ne è accorto,
si apre alla preghiera,
trova la grande pace,
la pace del tuo figlio Gesù.
Mi alzo e cerco nel cielo
la stella
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Da
molto lontano
sembrava venire
o forse
origine non aveva
perché
ogni angolo della notte
abitava.
Sospeso
sulla processione delle ore
come
il respiro stesso
delle cose.
Nella mente
che più
non arrivava a discernere
come
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Ù
L’aureola non porta
Il beneficio dell’amore
L’essere Supremo
E Dio.
L’uomo fu
Scacciato dal paradiso
Perché voleva essere.
Morto Sepolto e risorto
Il Figlio amato dal Padre
Vive nel nostro cuore.
Se l’anima pecca
Di superiorità é
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Laggiù v’è la Vergine Maria Santa
che di virtù è cotanta
O pellegrino ferma il tuo cammino e sosta
che lì è il loco ove Lei s’apposta
Dì una prece di fede piena
ch’arso è il tuo cuor dalla pena
Dipoi una lacrima versa al suo cospetto
acqua
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E
se fosse
proprio ora
inaspettato fiore
al margine di una strada
che
distrattamente
ogni giorno
percorri?
Che
dal vuoto
tempo
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Oltre
la geometria del Male
ancora
s’intravedevano
lembi
di quell’Estate
che
forse
più non sarebbe tornata.
Ma
l’odore del mare
dolce
come solo
nel ricordo
il profumo delle cose appare
al cuore
sembrava volesse parlare.
Sospesi
sugli
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| Ovunque sei
Ieri, oggi e domani
intrecciamo le mani
al cospetto degli Dei
Dove il buio scende
senza occhi per guardare
solo una voce da ascoltare
che l’anima ti prende
trascinandola nell’infinito
Foglie cadono di nuovo
su questo piccolo
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| Reiterando
l’assalto
a quello che
sempre
illusoriamente appare
come
l’ultimo
baluardo del Conosciuto
i millenni
sono passati.
Per affinità
elettiva
lungo
intricati sentieri
insieme
ci siamo arrampicati.
Sospinti
da una sete
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| Manda il Tuo Spirito Signore nei cuor
dei Tuoi figli.
La terra oltraggiata, piange gli orrori
e le profonde ferite.
L’aria non profuma di fiori,
putrefatta e malsana,
si colma di buio e sofferenti sospiri,
e i colori sempre più sbiaditi,
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| In quegli abissi strani
dove per la prima volta,
ero scesa senza te,
mamma,
troppi colori e suoni
mi invadevano
e frustavano l’anima
spaurita e china.
Tendevo la mia mano in cerca
della tua assente,
ho controllato se ancora
udivo la tua
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| Scrigno di luce
Come fior mi sveglia scrigno
di luce o mio Signore,
guardo l’infinito col sorriso di cielo
e l’anima colma di speranza.
Con ogni battito del cuore
desidero lodare la Tua Misericordia,
e nella misura delle mie forze,
trovar
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| Lentamente cammino
sulla strada che mi porta a Dio,
non mi volto indietro,
né alzo lo sguardo al cielo,
mi accompagnano i friguelli
quelli dello stagno
con la loro gioia di vivere.
Più salgo più le nuvole
si sciolgono e perdo
tutte le mie
leggi
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5688 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 481 al n° 510.
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