La notte e niente più,
vuole lo spirito mio,
al di là che Dio
sia leggermente
dalla mia parte,
io non lascio nulla
al caso o alla logica,
ma voglio tuffarmi
nel più grande mistero
che il mio cuore e la mente...
conoscono.
E la notte mi è
leggi
 | 

|
|
|
Morire ogni giorno
nell’alba piena di luce
per poi rinascere a sera
nei colori del tramonto
e nel giorno rubato
cercare il Dio della vita
e, amare e. donare
ogni forza del corpo
per rafforzare lo spirito
per poter essere degni
di rinascere nel
leggi
 | 

|
|
|
La notte mi cerca
lungo la stretta mia valle,
io l’aspetto, sempre nuovo
poi, lascio che mi guidi.
lei si presenta
ricca di doni e le stelle
non mancano mai.
Tutto nella notte mi è grande:
l’amore si fa infinito,
il cuore dolce è pronto,
se nel
leggi
 | 

|
|
|
La notte mi incanta
con i suoi flussi di ricordi
che mi prendono sotto braccio
e mi portano sui sentieri
del Dio Creatore.
Prego per non dormire,
parlo per non perdere
le parole che in me
vogliono nascere, poi
vivranno da sole
nelle piazze e
leggi
 | 

|
|
|
Oltre:
i passi dell’infinito,
le canzoni
di chi cammina sulla terra,
le stagioni
che mi danno e mi rubano
gioie bellissime
e laceranti tristezze,
là oltre c’è Lui, il mio Dio,
che è quello:
di mia madre e della nonna
ed ora io, devo
leggi
 | 

|
|
|
Ha sorgenti nascoste
lo spirito mio
che corre attento
per sedersi là vicino
alla grandezza di Dio,
Lui vuole sempre
che siano nuove
le mie a Lui attenzioni
ed io non ho più
vecchie sorgenti,
mi lavo e mi disseto
là dove eterne fonti
cercate e
leggi
 | 

|
|
|
Questa notte mi sento
nel sorriso della luna,
mi vedo su quelle labbra
il cielo che mi festeggia
e mi dico: godi
spirito mio, lì
a pochi passi da Dio,
poi mi
leggi
 | 

|
|
|
Parlare di notte
da solo col vento
lavare una stella
prima di svegliare Dio
ecco il sogno mio
che quasi quasi
lo faccio vero,
poi mi confondono
le altezze dello spirito
desidero tanto
fermare il tempo,
al primo raggio di luce
non voglio più
leggi
 | 

|
|
|
Due gocce di rugiada
alla luce dell’alba
una è lo specchio
della mie anima
l’altra è lo sguardo
del Dio della vita.
Per l’attento credente
queste nullità sono forza
per un vivere pieno
mentre per chi vive
di sola materia
è lacrima della terra.
leggi
 | 

|
|
|
L’alba mi sveglia
la sua luce mi invade
sono lievemente in Te
scendo e salgo
sui gradini del mio vivere
mi sembrano veri
quei fiori di luce
che si
leggi
 | 

|
|
|
Sereni dialoghi notturni
abbiamo io e Te, Creatore
anche del mio pensiero,
così, avvolto nella luce:
Ti parlo, ti chiedo, poi
medito su tutto
quello che ti ho detto.
Sento che non sono solo,
mi circondano i miei avi
che mi hanno voluto qui.
Fra
leggi
 | 

|
|
|
Il mio Dio è là
alto nel cielo,
non va, né viene,
Lui è là, sempre.
Quando passa
la sera del pianto,
Lui scende
per essermi vicino,
ed io ascolto
un silenzio che sa
di mille parole, poi
il pianto si confonde
fra la luce dell’alba
e quella
leggi
 | 

|
|
|
L’ora del vespro
sempre mi è stata cara,
salivo oltre il tetto
della mia, già alta chiesa,
ed io ero là, in’ alto,
nessuna parola capivo,
ma il canto mi dava
ali di angelo, felice
non mi muovevo,
né parlavo, amavo
la fortuna che avevo.
La notte
leggi
 | 

|
|
|
I passi dell’estate
si allungano
e mi regalano
tramonti di speranza.
Sui sentieri del tempo
trovo angeli bianchi,
sembrano fiori,
mi fanno festa
e si fanno
leggi
 | 

|
|
|
Sento l’alito di Dio
nei rintocchi delle campane
che mi portano
a quel gloria che si perde
oltre le vette
della mia precaria fantasia.
Ma il nulla che mi circonda
fa pure grande la precarietà
di un’uomo assai distratto.
Nella grandezza di umili
leggi
 | 

|
|
|
|
Oggi il mio vivere è in festa,
lo salutano le campane,
quelle della valle
unite a le amiche dei colli,
sento che il cuore
abbraccia tutto il corpo,
ne godo con un nuovo canto,
sale bianca una nuvola,
forse l’ha chiamata lui,
la mente si dà al
leggi
 | 

|
|
|
Ho sentieri nella mente
mi permettano di salire
alle porte aperte
di quel sapere, povero
che i miei avi conoscevano.
Ma, i miei sentieri
non hanno più le siepi,
avanzo così, insicuro
ed ho paura, di fallire
e di perdere il tesoro
che dalla loro
leggi
 | 
|
|
|
Ho gli occhi
sui passi dell’uomo
e sento il cuore:
ora balla, ora zoppica
ed io sposto al cielo
con parole e sguardi di speranza
il mio volere. Avanza
in me
leggi
 | 

|
|
|
Morire ogni giorno
io, falloso e stanco,
là nei colori del tramonto,
poi, nascere domani
nella nuova luce
felice e ricco di nuove verità.
ringraziare il sole
che passa un’altra volta
senza chiedere nulla
dell’immenso favore che mi fa,
ogni mio
leggi
 | 

|
|
|
e s’aprono i cieli
e la domenica
irrompe
come un temporale
nella mente
e porta frescura
nell’arsura
di un cuore
che
leggi
 | 

|
|
|
Nei crepacci
del mio cuore
ci sono lacci
che possono bloccare
il mio voler fare
per non diventare
un demente per le cose di Dio,
così salgo io,
a puntellare i pezzi
che si staccano
per andare ad impoverire
quelle mie certezze
costruite
leggi
 | 

|
|
|
Ascolto il respiro
di una umanità sofferente
in continua ricerca
di un vento di pace,
ma tace nella preghiera
che nasce tutt’intorno,
Mi vesto di un leggero vestito,
la brezza nuova dell’alba
mi sveste e nudo mi illudo
di andare a vivere
nuova
leggi
 | 

|
|
|
Navigo
fra le colline
dell’onore e del disonore,
fra l’una e l’altra:
io uomo e il Dio di ogni bene.
Il disonore della guerra,
ha distrutto,
mentre l’amore
mi ha dato la vita
ed ha ricostruito l’uomo
nella sua pena
di dover: vivere e
leggi
 | 

|
|
|
Dentro quell’acqua
ci ho messo tutto.
E lasciato di più.
Ero morto,
ora vivo.
Stretto in una mano
dal pastore,
e nell’altra da te, Gesù.
Senza il vostro amore tenace
non sarei riemerso.
Benedetta seconda nascita,
sigillo dello
leggi

| 
|
|
|
A piedi scalzi, io uomo
ho cammino su levigate pietre,
preparate dal tempo
e la sua lunga storia.
Ho sanguinato i piedi,
ma poi, il ghiaccio ed il sole
le hanno aperte quelle pietre
e dentro vi sono nati i fiori.
Il Creatore Dio ha forse lì
leggi
 | 

|
|
|
Dammi un secchio
o mio Creatore Dio,
Ti porterò le lacrime
di chi non ti conosce,
di chi non sa, che,
tu entri in chi ti ama
senza che lui ti apra la porta
e ti fai presente in lui
quado tu sai che il suo vivere
ha bisogno di te.
Troppe volte ho
leggi
 | 

|
|
|
Una leggera brezza
mi entra e mi solca
la pelle e la sotto pelle, e
in quei solchi, io
da contadino nato,
semino le sementi
del mio Creatore, poi
mi faggio carico:
delle piogge a vote acide,
dei raggi del sole,
a vote di ghiaccio,
e crescono
leggi
 | 

|
|
|
Sereno è il pensiero
quando l’alba
mi accende le persiane,
lui, subito si arrampica
per andare là dove nascono
i raggi della nuova luce,
sa lui che nel chiarore
c’è la cellula del Creatore
mi alzo e mi sento nuovo,
scarto di me quelle
leggi
 | 

|
|
|
Ascolto il vociare dell’albero,
ha bella la chioma,
le forti sue radici, si vedono
cerchiano la vecchia fontana,
io mi siedo appena oltre
e quando la lieve brezza
che l’alba con la sua luce,
doma all’olmo e a me,
la sua parola la sento
come un
leggi
 | 

|
|
|
Domani è domenica,
io passerò dalle tue parti,
un po’ di festa
la sento già nel cuore
avrò chi mi disturba,
ma un po’ del mio tempo
sarà per Conoscerti meglio,
io Ti porterò, tutti
i miei lenti passi, passi
che mi sono serviti
per avvicinarmi
leggi
 | 

|
|
|
La tengo stretta dentro
incastonata
doppia mandata
e sempre incatenata
anche se vuol fuggire
e lo ritenta.
Con cento e mille cose
mi tormenta
ma è tutta mia
solamente mia
e mai e poi mai
potrà andare via
per cui col male
non ci
leggi

| 
|
|
|
|