L’alba mi sveglia
la sua luce mi invade
sono lievemente in Te
scendo e salgo
sui gradini del mio vivere
mi sembrano veri
quei fiori di luce
che si
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Sereni dialoghi notturni
abbiamo io e Te, Creatore
anche del mio pensiero,
così, avvolto nella luce:
Ti parlo, ti chiedo, poi
medito su tutto
quello che ti ho detto.
Sento che non sono solo,
mi circondano i miei avi
che mi hanno voluto qui.
Fra
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Il mio Dio è là
alto nel cielo,
non va, né viene,
Lui è là, sempre.
Quando passa
la sera del pianto,
Lui scende
per essermi vicino,
ed io ascolto
un silenzio che sa
di mille parole, poi
il pianto si confonde
fra la luce dell’alba
e quella
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L’ora del vespro
sempre mi è stata cara,
salivo oltre il tetto
della mia, già alta chiesa,
ed io ero là, in’ alto,
nessuna parola capivo,
ma il canto mi dava
ali di angelo, felice
non mi muovevo,
né parlavo, amavo
la fortuna che avevo.
La notte
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I passi dell’estate
si allungano
e mi regalano
tramonti di speranza.
Sui sentieri del tempo
trovo angeli bianchi,
sembrano fiori,
mi fanno festa
e si fanno
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Sento l’alito di Dio
nei rintocchi delle campane
che mi portano
a quel gloria che si perde
oltre le vette
della mia precaria fantasia.
Ma il nulla che mi circonda
fa pure grande la precarietà
di un’uomo assai distratto.
Nella grandezza di umili
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Oggi il mio vivere è in festa,
lo salutano le campane,
quelle della valle
unite a le amiche dei colli,
sento che il cuore
abbraccia tutto il corpo,
ne godo con un nuovo canto,
sale bianca una nuvola,
forse l’ha chiamata lui,
la mente si dà al
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Ho sentieri nella mente
mi permettano di salire
alle porte aperte
di quel sapere, povero
che i miei avi conoscevano.
Ma, i miei sentieri
non hanno più le siepi,
avanzo così, insicuro
ed ho paura, di fallire
e di perdere il tesoro
che dalla loro
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Ho gli occhi
sui passi dell’uomo
e sento il cuore:
ora balla, ora zoppica
ed io sposto al cielo
con parole e sguardi di speranza
il mio volere. Avanza
in me
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Morire ogni giorno
io, falloso e stanco,
là nei colori del tramonto,
poi, nascere domani
nella nuova luce
felice e ricco di nuove verità.
ringraziare il sole
che passa un’altra volta
senza chiedere nulla
dell’immenso favore che mi fa,
ogni mio
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e s’aprono i cieli
e la domenica
irrompe
come un temporale
nella mente
e porta frescura
nell’arsura
di un cuore
che
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Nei crepacci
del mio cuore
ci sono lacci
che possono bloccare
il mio voler fare
per non diventare
un demente per le cose di Dio,
così salgo io,
a puntellare i pezzi
che si staccano
per andare ad impoverire
quelle mie certezze
costruite
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Ascolto il respiro
di una umanità sofferente
in continua ricerca
di un vento di pace,
ma tace nella preghiera
che nasce tutt’intorno,
Mi vesto di un leggero vestito,
la brezza nuova dell’alba
mi sveste e nudo mi illudo
di andare a vivere
nuova
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Navigo
fra le colline
dell’onore e del disonore,
fra l’una e l’altra:
io uomo e il Dio di ogni bene.
Il disonore della guerra,
ha distrutto,
mentre l’amore
mi ha dato la vita
ed ha ricostruito l’uomo
nella sua pena
di dover: vivere e
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Dentro quell’acqua
ci ho messo tutto
e lasciato di più.
Sono andato giù
a peso morto.
E risalito vivo.
Tenuto stretto
nella mano del pastore,
e nella tua Gesù.
Senza il vostro amore tenace
non sarei riemerso.
Benedetta seconda
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A piedi scalzi, io uomo
ho cammino su levigate pietre,
preparate dal tempo
e la sua lunga storia.
Ho sanguinato i piedi,
ma poi, il ghiaccio ed il sole
le hanno aperte quelle pietre
e dentro vi sono nati i fiori.
Il Creatore Dio ha forse lì
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Dammi un secchio
o mio Creatore Dio,
Ti porterò le lacrime
di chi non ti conosce,
di chi non sa, che,
tu entri in chi ti ama
senza che lui ti apra la porta
e ti fai presente in lui
quado tu sai che il suo vivere
ha bisogno di te.
Troppe volte ho
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Una leggera brezza
mi entra e mi solca
la pelle e la sotto pelle, e
in quei solchi, io
da contadino nato,
semino le sementi
del mio Creatore, poi
mi faggio carico:
delle piogge a vote acide,
dei raggi del sole,
a vote di ghiaccio,
e crescono
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Sereno è il pensiero
quando l’alba
mi accende le persiane,
lui, subito si arrampica
per andare là dove nascono
i raggi della nuova luce,
sa lui che nel chiarore
c’è la cellula del Creatore
mi alzo e mi sento nuovo,
scarto di me quelle
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Ascolto il vociare dell’albero,
ha bella la chioma,
le forti sue radici, si vedono
cerchiano la vecchia fontana,
io mi siedo appena oltre
e quando la lieve brezza
che l’alba con la sua luce,
doma all’olmo e a me,
la sua parola la sento
come un
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Domani è domenica,
io passerò dalle tue parti,
un po’ di festa
la sento già nel cuore
avrò chi mi disturba,
ma un po’ del mio tempo
sarà per Conoscerti meglio,
io Ti porterò, tutti
i miei lenti passi, passi
che mi sono serviti
per avvicinarmi
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La tengo stretta dentro
incastonata
doppia mandata
e sempre incatenata
anche se vuol fuggire
e lo ritenta.
Con cento e mille cose
mi tormenta
ma è tutta mia
solamente mia
e mai e poi mai
potrà andare via
per cui col male
non ci
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Non passo e non posso
scavalcare il colle di notte,
lo spirito mio là
pianterebbe la sua tenda
ed io non sono pronto
a stare tanto vicino a te o Dio.
Cammino giù in valle
fra le Tue chiese
e i molti vecchi oratori,
ancora qualcosa mi
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Nella mia notte
non dormire spirito mio,
va tu a conoscere
il sapere del nostro Dio,
poi, lentamente
parola per parola
mettimela nella mente
e fa che io la interiorizzi
con tutta la delicatezza
che questo sapere merita
ed io nel sogno virò
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Dimmi o mio Dio
da dove posso salire
per arrivare de Te
e appropriarmi un po’
del tuo Spirito creativo
e sarò poi, domani,
brillante nel sapere
su quella piazza
che porta il tuo nome.
Donami uno sguardo
e parole convincenti
quado là, fra
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Nuvole nere giù in valle,
lampi di luce
sul colle e oltre,
là nel mezzo
sta lo spirito mio,
sempre alla ricerca
dei sentieri arditi
che portano a Lui.
Un’umile e inutile fiore
si è appena aperto
nella terra nera
che io stavo a fissare.
Non è
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Trovo i sentieri
quelli dello spirito
sulle alte vette
là nei silenzi assoluti,
ma li trovo anche
nelle piazze rumorose
dove la bellezza
di una nuova vita
mi rapisce e mi culla
in un domani luminoso
che mi piace gustare.
Mi vedo e mi
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Entra nel mio cuore
festa tanto attesa,
ferma lì fra i miei sospiri:
la luce del tuo mattino
e la dolcezza del suono
della mesta campanella.
L’anima mia vuole uscire
per godere i sorrisi
di chi saluto
e stringo a loro la mano
Poi. regalami la
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Al cielo salgono
sospiri e preghiere,
la terra si bagna
di sudore e lacrime,
l’uomo attraversa
oceani e deserti,
sotto stelle e lune
e spazzi infiniti.
Come un fiore
nasce per l’uomo Dio:
il grande spirito
che va in cerca,
per amarli,
nuovi
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Sale il pensiero mio
su sconosciuti gradini
e mentre la sera si siede,
trova felice una compagna,
Poche stelle si affacciano,
una distratta luna
neppure ci guarda,
si parla di infinite gioie
e di leggeri pesi del tempo,
non manca Dio,
Lui si
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Oggi è la Sua festa
voglio fare tre passi con Gesù,
l’azzurro è pieno,
tiepido è il sole,
io sono con il cuore in mano
e Lui lo vede, lo sente,
un leggero e dolce freddo
scende lungo la schiena,
la mia gioia si fa esplosiva,
ma la tengo a
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