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Le 7859 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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Non solo le rondini emigrano per la vita
sempre pronte a inverdire i nidi lasciati
prima di fare ritorno a casa, in continua spola.
Ma non sono rondini costoro che invece fuggono
da una -non esistenza-
a cui si augurano di non fare ritorno
anzi,
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Trappole
dall’uomo stesso
disseminate,
non più contadino
- pare ora conti
su semantica
e artificiale dialettica -
attratto solo
dal guadagno facile
senza dell’anima sostegno
- l’artista ... -
razzola nel buio
che tutt’attorno
si è
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portavo le mie quattr’ ossa sul calvario
accomunato alle migliaia di sventurati
lungo i binari della morte
ti parlo
a nome di chi nome non aveva
ti parlo dalla regione del dolore
con la bocca dei morti
ove germogliano fiori
di quel perdono
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In una notte d’estate
il tempo fu già fatto
fra malva e rose
lo schianto e poi il silenzio
eri un volto triste
nebulosa in una tremula luce
un amore non corrisposto
spreme la memoria in tormento
la striscia dei calli bianchi
si spianò
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S’incontrano gli indici di diverse mani
nella stessa direzione di un domani
vanno, spinti da forza interiore
di anime che cercano medesimo bagliore.
Sentimento di pura e semplice positività
induce all’incontro di affettività,
muove il mondo
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Infelici
evadono dietro vetuste note
di scaltri incantatori di serpenti.
Precarie illusioni,
approdano in rive di smussate sterpi
ove connaturata compassione
fermenta e assolve.
Strumento incompiuto
è un argine,
se non rafforzato
da
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Quell’aria da sfacciati
improvvisati
alla ricerca nel gel sfuggente
un chiaro torbido
confondente
tutti con gli sguardi verso l’orizzonte
notti brave finite sui parapetti
buone intenzioni
ambiziose idee
gettate nel vuoto
da alti tetti
Poi
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Son lunghi corridoi
dove la mente si perde nel tempo
futura sarà la menzogna
nè vaneggia il tempo perduto
un andare faticoso
in un lento abbandono
senza indirizzo sarà il percorso
in quei luoghi sconosciuti
chi era mai costui
chi poteva
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La pioggia,
incessante e battente,
ricopre copiosa
la via del Ponente,
lungo il tragitto
della strada dei Fiori
l’asfalto bagnato
non mostra timori
È la vigilia
d’un giorno di festa
poi la mente si ferma
il tempo si arresta:
son da poco
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Sotto il solleone là nel campo
ridente biondeggia il grano
Verrà la trebbia poi tanti chicchi
ricchi questi ad essiccar il mulin
La macina e lì fin
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| Con los pies hinchados
y con la espalda dolida
a pie voy dejando mi vida
atrás por este camino
Estoy huyendo del hambre
mis hijos me piden comida
y aunque es muy grande mi herida
tengo que buscar alivio
Mi amado país, tan hermoso
próspero y
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(diversamente diverso)
Noi spendiamo parole in cerca di definizioni
e stiamo lì a spiarci fare confronti
studiare strategie. Elaboriamo teorie
sponsor dell’Io protetti da slogan
“Io sono diverso”. Escogitiamo piani
ma il diverso non parla mai
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| Scorre fluida la strada
a tratti un po’ di fila
dal finestrino il sole
inonda allegri bagagli.
Tutto bene da qui
un selfie per ricordare
il cielo in vacanza
il mare.
Tutto bene sì,
magia dell’estate
musica e chilometri
al suon di
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| Come falena ti aggiri nel buio
i sogni appesi al filo di un respiro
le ali spezzate a combattere il tempo,
questo tempo
che è scivolato via dalle tue dita
come polvere di notte.
Forse un giorno ti rivedrò
vestito di luce
svolazzare sulle ali del
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| La strada è un concetto multiforme
a volte è preciso oppure vago
nel concreto accetta infinite orme
simbolo di incontro anche di svago
sterrata lastricata o cementata
nella miglior forma anche asfaltata
è per tutti un bel transito di vita
in
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Volan piume di Angeli nel cielo del Signore,
soavi e armoniche preghiere,
tuffo al cuore e viscere a strappar vita.
Polvere nell’aria a divenir occhi di pietra.
Anime volate in Paradiso, cemento ad inghiottir cemento
ad innalzar montagne di
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Stanno come fichi maturi
sul grande albero
con i corvi che li vanno a beccare
i corvi e tutti gli uccelli
e le vespe che li bucano
che li torturano.
Nessuno che vada a prenderli
stanno in attesa al sole
stanno i fichi maturi
tra l’erba alta e
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lui -il "cornuto"
che continua a lavorarci contro-
lo vedemmo nelle case della morte
col fumo della carne bruciata
lo riconoscemmo nella "bestia"
umana
dopo gli anni orrendi oggi
un museo: in mostra scarpe
valigie occhiali e
una montagna
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Odor di vacanza
salsedine e aria fresca
le cicale son in fermento
profumo di mare
giochi all’aria aperta
e tuffi d’allegria
L’atmosfera magica ha sgretolato la sua bella favola
resta un guardar dall’ altra parte
le farfalle svolazzarono con le
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Baschi d’invidia fra i capelli
cumuli acerbi
polvere d’odio
avrà avuto un sussulto
delicatamente infinito
gli occhi di plastiche
i cortili azzurri
un
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C’è lo spasmo della fame.
Altrove il rigurgito dell’abbondanza
C’è l’acqua putrida nelle crepe.
Altrove bottiglie semivuote
abbandonate per un’altra piena
C’è una vela ferma al largo
e un’eco senza voce
di chi ha sepolto speranze in mare
C’è
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| Al mondo uguali; ormai non si transige!
Rousseau lo propugnò con Marx e Cristo,
persino l’epulon fingendo abbozza
e chiesa con i suoi profitti a mezzo.
L’ugual dunque acquisito? Niente affatto!
Ché raro d’umil prole vien dottore
né aiuta a
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Un altro giorno di furia al confine con la Siria,
una preghiera a singhiozzi si propaga nel buio
tra le urla di terrore di chi ha perso tutto, anche se stesso.
Macabri souvenir disseminati in distese di macerie
tra mine inesplose pronte a ferire.
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Tornò l’erba perché torna sempre l’erba
dopo che i barbari distruggono la civiltà
arriva sempre l’erba.
I libri ingialliti sotto le biglioteche
le rane sui bordi della palude
e le canne alte a chiudere la strada.
Perché finisce sempre
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Gioie e riconoscimenti
avrebbe meritato
da un fato rigoroso...
un compito impietoso
verso un’anima
assai sensibile e delicata.
Occasioni e fortuna
per sollevare disgrazie
ereditate dal passato...
ha designato col nascere
un’irta via da
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Bambini senza ricordo
con i giorni scritti dopo
che una cicogna
ha dimenticato di volare
Giochi senza una meta
con un regalo
arrivato troppo tardi
per il giorno del compleanno
Eppure i fiori sono sbocciati
a primavera ed il tramonto
ha
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Il silenzio dei poeti
echeggia sulle vie del degrado
mentre vermi putrescenti
escono allo scoperto.
Il ministro della paura
con il suo compagno di avventura
portano il Paese verso Russia
il degrado è il lusso degli idioti.
Il silenzio dei
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È triste destino
di gente che fugge
da guerra perversa
che lotta, che spera
nel mondo più bello,
un peso nel cuore.
La vita è tormento
per chi è senza stelle.
Se segui una nuvola
l’onda ti travolge
con un grido muto
aspetti la
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Riconosco quella danza ad ogni passo
e la premura nel tesser le lodi di chi
s’invidia o ancor più si teme
Il discorso si distanzia dal nucleo
per orizzonti sempre più lontani:
è mossa inutile che l’intelletto altrui trascura...
Conosco la
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Arrivarono
ed avevano doppia pelle
Lupo fuori
e coniglio dentro.
Arrivarono
ed avevano nomi
scritti su fogli d’ombra
e che nell’ombra svanirono.
Portarono via con se
figli e pianti di madri
e strinsero il loro bavaglio
intriso di
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Seminavamo.
Sperando di raccogliere amore.
In condizioni normali,
dopo aver bruciato le foglie
come la fenice
saremo risorti.
Ma giunse l’inverno,
e dopo la pioggia copiosa
l’acqua ristagnava.
I violati silenzi,
non evocavano più
il suono
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7859 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 781 al n° 810.
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