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Gli ultimi 5 iscritti: Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum - Daniele Alimonda - Gaetano J |
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Le 7851 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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Dietro le nostre spalle
sordo silenzio
increduli,
impotenti
a massacri
assistiamo.
Notizie
corrono
cuore piange
inutile sentire
il nostro
goccia d'oceano.
Ogni anima
per vincere
gigante
distruttivo
d'etnica minoranza
in impari
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E' nell'ora prima del mattino,
quella che muove
al cielo e sulla terra
i cinque colori del mondo.
Rosso è il suo vestito
e prega senza l'arroganza dei prepotenti
Losàr.
Tiene fra le mani
la mano di Dio
e col rosso del
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Rabbia
dentro me,
quando odo parlare
di lingue soppresse nel sangue,
di vite spente
in nome del Dio denaro
che ci rende suoi schiavi,
anime che pregano
insieme per la libertà,
ogni singola energia dell’universo
nasce libera,
perché
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Guardo foto sbiadite
rubate alla violenza di chi spara.
Guardo corpi
lordi di sangue rattrappito
distesi contro le terrazze
dei campi coltivati a grano.
Guardo monaci percossi,
defraudati della loro terra,
vittime consapevoli di un
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Aledam |
12/04/2008 15:30| 2459| |
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S'indigna l'occidente
per il pianto dell'oriente
si leva alta la protesta
per le folle caricate
per gli uomini uccisi
e le fiamme nelle chiese
luoghi tanto lontani
ma affascinanti e misteriosi
di fede millenaria
non violenta e libertaria
non
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Gregge di pecore
Semplici e tosate
Vagano su strade
Dalla gente Violentate.
Il meditato silenzio
Si fa voce assordante
Protesta pacifica
Si veste di sangue.
Semplici pezzi di statue
Dall'imponente scagliate a terra,
Buddha distrutti,
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Art. 4 della Costituzione
“La Repubblica
riconosce a tutti i cittadini
il diritto al lavoro
e promuove le condizioni
che rendano effettivo questo diritto”
L’Italia non è più una Repubblica
il diritto fondamentale al lavoro
è
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Sul tetto del mondo
è custodito il sacro monastero
dove misteriose anime insegnano
il risveglio di sogni di pace.
Giace in giochi di luce
l’armonia di una voce lontana
il candido inverno macchiato
l’orrore di guerre feroci.
La docile terra è
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Decoro e meditazione
sono morte,
terrore degli spari
negli occhi di un bimbo
nella casa del silenzio.
Canto nostalgico di anime
sotto un cielo vero
divenuto finto
tra potere di vita
e di violenza secco rumore.
Rabbia e dolore,
col pianto di
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| Terra d’angeli d’arancio colorati,
in alto vicino al blu
il cielo con un dito toccano lassù
preghiere s’alzano intense
verso un Dio a noi sconosciuto,
inneggiano a libertà represse
come da noi tanto tempo fa successe.
Il mondo
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| Fiore di loto.
Morendo sparge semi
nell’aria e sulle pietre.
Om mani padme hum.
Fiammeggiano nel vento
sillabe illuminate.
Ma non vive di luce
il fuoco che brucia mani alzate
odio dalle lunghe radici
avvelenate.
Porpora e
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Leaf |
12/04/2008 02:10| 1719| |
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| Sotto un albero,
o Siddharta,
splendido di serenità
ti vide Dona il Bramino.
Chiese se tu fossi Dio
o angelo o spirito;
lo meravigliò la risposta:
”io sono sveglio”.
Come allora,
turbano le Quattro Nobili verità,
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| L’insorger del pacifico e del mite
desta timore e scuote l’attenzione
adesso loro alzano la voce
riempendo l'aria di un silenzio grave.
E gira, questo mondo ormai malato
come una rossa mela, rosicchiato
da bruchi che lo rodono d’interno
mentre
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| di nessuno questa terra
breve sosta,
stazione secondaria,
inni si alzano al cielo
è solo illusione,
coltre temporanea
labile frontiera con l’ignoto,
paura indebolisce il cuore,
smarrire l’intimo orizzonte
rifugiarsi in etiche
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| Bocche cucite
sorrisi prestampati le sèrrano,
occhi che ingoiano
intenzioni sincere.
Mani nervose,
speranza intermittente le porta
firmando contratti a perdere
che vincere
è terra del Padrone.
Sudore che nutre
ratei su
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| Con mio figlio per mano
ed un litro di latte,
uscendo dal bar
scavalchiamo motorette.
Chiaramente accese
sotto ai culi scoperti
-almeno fino a tre quarti-
di tredicenni ruminanti.
Ragazzine truccate
con tette enormi al vento,
si urlano
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| Vorrei dipingere un quadro
che rappresenti il mondo,
e nel centro i bambini di tutte le razze
che mano nella mano
fanno il girotondo.
Poi in alto disegnerei la PACE
con una scritta grande,
perché così mi piace.
E ai due lati
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Invisibile.
Fantasma come altri
Aspetto il mio turno.
Una donna legge un giornale
Un bambino corre, cade e si fa male.
Quell'uomo non finisce di sbuffare
Osserva l'ora ansioso d'entrare.
La pazienza squote la gabbia
Se non esce, entro
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Avvilito, vecchio
soldato obbligato
della guerra dei poveri
oggi hai rubato
una mela al grande magazzino.
Come quando
eri bambino
Come adesso affamato.
E’ un cerchio la vita...
così cominciò,
così finisce.
Desolato ti
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Sopra un balcone gli uomini del mondo
si accalcano
si spingono
gomito contro gomito
per affacciarsi "primi".
Alcuni fanno salti sopra gli altri
si elevano nel nulla
tracotanti
ben certi di far parte d'altri piani
"più alti".
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Osceni sproloqui
si intercalano,
ci prospettano,
spettatori attoniti,
eldoradi impossibili,
novelli maghi Merlino,
vedono futuri
di sterco trasformati per incanto
in oro
con pochi, mirati segni di lapis.
Io,
spaventato ed afflitto,
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Oh! Ernesto,
mentre sui diari ragionavi
la Bolivia già attendeva.
Tu! Dopo l'ascesa su Cuba,
dovevi solo restar buono,
ritirarti in solenne silenzio
e dei tuoi efferati crimini
chieder perdono.
Ma si sa, un uomo di guerra
non conosce la
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Joker |
04/04/2008 16:46 | 812 |
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Rido amaro
al tuo condannar Dio
per le colpe degli uomini
e le tue sofferenze;
non affondar nella solitudine
d'un Capaneo senza muscoli
bruciato dalla rabbia
impotente e cieca.
Eppur ti comprendo,
non mi è ignota
la
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Io, il popolo
Formiche nello stivale
Chiuse in gabbie di vetro
è difficile per tutti scappare
Comunque attraverso, state tranquilli
Si può guardare.
Tu, politico
Spot pubblicitario
Insetticida anestetico
é facile per te parlare
Comunque vada,
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Aspettiamo
che qualcosa
smuova
le acque stagnanti
in cui ci ritroviamo
nostro malgrado.
Imprigionati
in un limbo
dal quale
non riusciamo ad uscire.
Incatenate,
le nostre menti
si atrofizzano
lentamente.
I nostri cuori
soffocati,
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Comune condizione
di milioni di persone
che nel diritto del lavoro
si sentono negate
si senton come cose
spostate ed umiliate
senza dignità
senza libertà
illusi e poi delusi
presi e poi lasciati
questo capitalismo
ricorda lo
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Stanziali
eppure vagabondi.
Pellegrini
alla ricerca di se stessi.
Errano,
senza meta,
da un sogno ad un altro.
Migranti alla ricerca
di un lavoro
di una vita migliore.
Viaggiano
in terre straniere,
attraversando Paesi,
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Uomini d'incerta sorte
figli d'un tempo cieco
incespicando attraversano
nebulose esistenze
inseguendo
in perpetuo affanno
effimere luci al neon.
Sorpresi dal buio
vinti dalla paura
s'accucciano a branchi
negli abitacoli di latta
in vana
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Questo mio cuore che batte, vibra ad ogni emozione,
nella mia rincorsa contro il tempo,
dove forse darò la mia vita per salvarne un'altra.
Nei miei passi frettolosi, nei tonfi ovattati sul selciato,
con l'aria compressa nei miei polmoni,
il
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Passioni ed amori
perduti
lungo il sentiero del disincanto,
della saggezza.
-Nelle alcove dei Re-
Quando aprivi quella porta
e t'accorgevi che da lì
-era passata la vita-
e tu l'avevi mancata
una volta ancora.
-Nelle
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Mani fredde
scavano nelle coscienze
pur di scovar
debolezze
che sfamano
il loro desiderio
del potere
Nulla li distoglie
dal fine
Nel balletto delle parole
sventolano
da ogni senso
teli di vari colori
Or nel dire
ogni cosa
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7851 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 7681 al n° 7710.
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