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Poesie pubblicate: 360’957Autori attivi: 7’475
Gli ultimi 5 iscritti: Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum - Daniele Alimonda - Gaetano J |
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Le 7851 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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Enigmi scolpiti
su templi di pietra
cancellati dalla
furia di un Dio;
Miseria ferita a morte
dalla violenza
di una Madre impazzita.
Acqua sporca di sangue,
insudicia
la sofferenza e la dignità
di un popolo.
Occidentale
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Nasse sui rami
mentre serene ombre
scendevano
e odore di terra
gioventù riportava
a catturare
invidia di libertà.
Terra nera amata,
rimpianto del suo bruno fertile,
solo in terra sconosciuta.
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Vacanzieri ignari
ciechi e sordi,
in cerca della pasta
urlanti nel silenzio
trionfanti di maleducazione
quali elefanti ignoranti,
che sporcano e distruggono,
rossore del volto
di coloro i quali
lasciarono un'Italia
più povera
e
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Occhi sognanti
inseguono ricordi
che sorridono,
nascosti in lacrime
amare d'abbandono,
nel passato che duole.
Speranze amare
che sanno di sale
di futuro solitario.
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| come nell’ultima cena
restano solo briciole tradite
inchiodate al muro,
facce sorridenti
di figure ambigue,
offrono vino allucinato
stanotte uomini scambiano
falso onore...
squallida l’esistenza
senza telefono da mostrare
e un
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| Nargis senza pietà
spazzate intere regioni
devastazione
amaro destino
vite distrutte
da venti impetuosi
e muri d’acqua
piccole vite,
come piccoli steli,
strappate.
Muri sventrati,
scheletri di case,
ragnatele di fili,
piloni
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| Il bimbo sale in cielo
ogni volta che sogna la pace
cavalca una nuvola rosa
e piange l’orrore del mondo.
Il vento stretto tra i pugni
come briglia che guidano la via,
si affaccia tra i prati fioriti
dove elicotteri giocano alla guerra.
Quando
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| L’antico cavaliere è tornato per la giustizia
Legge divina invece del cuore
Armi di luce
L’armatura d’oro imbarazza il nemico
che, sconfitto alla vista,
se l’ingrazia con le arti del diavolo.
Neanche ivi riesce
ansioso
attende “Parola”.
Il
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| all’imbrunire
si restringono aperture,
pensieri freddi eludono
ingombranti rimorsi
illude allegra confusione
in mercati di periferia,
giornate afose entranti
esaltano agonia
filo spinato traccia confini
netta la distanza
fra cielo e
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| Chi ti ha generato
ha declinato l'offerta
indegno di tale dono
in sorte un lungo volo
cercando affetti veri
a riempire i tuoi anni brevi
Ora mi guardi sereno
hai ingoiato neri ricordi
singulti repressi in una stanza buia
dopo le percosse
solo
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| Foglia morta nel viale della vita
il tuo volto miserabile e folle.
Ordinati dal tempo,
si increspano i tuoi pensieri
cicatrici nel futuro.
Il coraggio e le preghiere,
sfuggono al tuo controllo
svelando lo spettro maligno
sui tuoi stipati
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Piedini veloci
braccia forti di già
primo figlio dei tre
oltre ai tuoi fratelli
farai mangiare pure me
lo stronzo ha pagato
io, bastardo padre
yen incassato.
Quante borsette
quanti vestiti
quante scarpe
le mie piccole mani
coi finti
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colori stinti
onde che si fondono
anime sospese
in vortici di storie,
stagliate voci
si odono lontano
stendono menzogne
su flutti in estinzione,
folli corrono i binari
non trovano riparo
chiusi in circoli viziosi
mai
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| Piange il piccolo indio,
lacrime di sangue
solcano il suo viso
nell’azzurro sconfinato
in ampi cerchi vola
aquila possente.
E par che l’ali sue
protettrici s’ aprano
sull’immenso verde
-aquila reale-
Il suo acuto verso
nel piccolo
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Mi vesto di bianco
guanti di seta
Casa di Cura
vita segreta.
Occhi di uomo
a scrutare l'aria
persi nel limbo
di camera ordinaria.
Televisioni come quadri
immagini dipinte con le frasi
passano lente prima del pasto
e il pannolone non è più
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Noi siamo i diversi,
quelli che non hanno voce
perché sono muti,
quelli che non hanno
occhi per vedere
perché sono ciechi.
Siamo quelli dagli occhi
a mandorla perché down,
quelli seduti su una carrozzina
perché paraplegici.
Per noi non
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Un mondo pacifico nascerà,
forse, dalla guerra?
Innaffiato dal sangue
di sguarniti corpi
di giovani fiduciosi
nella possibilità
dell’uomo di cambiare?
Hanno preso i voti
per cominciare uno
studio profondo della vita,
son diventati
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Una nenia s’alza
nel buio dei silenzi
ninna nanna canta
con voce stanca.
Creatura forte,
non gracile,
cuor di madre
straziato spera.
Sorriso guarda
d’intonso bimbo
lacrima scivola
su gota scavata.
Ingabbiate emozioni
da stenti
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Fai come l'elefante
solleva le zampe
non uccidere
non versare sangue.
Fai come il saggio
conosci le parole
rispetta ciò che vive
non voler possedere.
Libertà.
Grida di pace
L'intento di raccogliere
petali di loto
seme eterno per
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Nel buio, una scia di luce
segue la torcia di fuoco
- melodia
sgorgata dai fiori di loto -
libera il bianco
dal sangue rappreso
su rocce di neve
ammanta d'arancio
le vie del silenzio,
incidendo la voce di Dio
sul tetto del mondo
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Stolta notte
che nega le sue stelle.
Errabonda pensa
di nascer dal tramonto,
ma son raggi d'alba
i cosparsi sulla Terra.
Stolta notte
in ignoranti catene
vuol legare l'aquila
con gabbie di paura,
ma l'arancio già colora
le sue piume,
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| Ogni giorno
nostri cuori percossi
da dolorose, tristi, infauste notizie,
soffrono in silenzio.
Occhio
rincorre ribellione pacifica,
bambini strappati
da braccia traboccanti d'amore,
brividi scorrono per simil tragedie.
Grande
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| Sangue
Scende dalla tua mano
Uomo nascosto dietro divisa
Alibi incrollabile al tuo fare
Ma come puoi
Colpire solo perché devi
Solo perché ordinato
Da generali seduti dietro un tavolo
Che spezzano vite
Sogni, desideri
Su di una mappa
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Hexen |
13/04/2008 01:45 | 1878| |
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| ...In lutto dell'anima
dopo mille parole
d'inchiostro rosso incise,
concedete ai poeti
un respiro di silenzio.
Dai sensibili cuori
un coro di rispetto
si elevi sulla vetta
del pensiero.
Che muta sia la penna,
tacito lo sguardo,
per
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| L'imbavagliato immenso altopiano
si oscura,
lacerante dolore
indifeso colore
ingabbiato,
mentre una lacrima
scivola lenta
ad accarezzare un fiore di loto
che speranza inneggia.
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| Tu, che vestito
d'alba e di sangue
ascendi
alle vette del pensiero
a fatica buchi
l'aria rarefatta
delle alture.
La delicata essenza
della pace
porti tra le mani
e inginocchiato
al fior di loto
alzi la voce
perché risuoni
nell'eco
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Zima |
12/04/2008 22:35 | 2191| |
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| Nei cuori della gente il fuoco avvampa
lambisce i monasteri e nella piazza
i drappi rossi e gialli, illuminando
il mitico palazzo di Potala.
Tra il sangue sparso e il fumo degli spari
all’orrore si mischia lo sgomento.
Chi ti ha posto il suo
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| Dalla fine all’inizio non occorre il titolo
non occorre parlarne,
le immagini commentano la storia.
Siedo sotto un albero,
nel verde umido in un giorno buio,
senza pioggia a tamburellare.
Passerà alla storia, quest’anno,
senza studiarne la
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| Morbide vedo le fronde
degli alberi ad aprile
e pure il cuore, oggi
tenero va ad aprirsi.
Spalancati i cancelli
la brezza si libera
e dove passa
sbocciano le gemme.
Si allarga la mente
ed io vivo e rivivo
quel canto che cantavo
e nemmeno
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Sul terrore del morire
si ruba, si stupra, s'uccide.
Barbara, crudele
la condizione del vivere
per sciocche ambizioni.
Vizi e pregiudizi sbriciolano
tradizioni, costumi
stirpi forti e fiere,
abati di grande fama
illustri maestri
dal passato
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Dietro le nostre spalle
sordo silenzio
increduli,
impotenti
a massacri
assistiamo.
Notizie
corrono
cuore piange
inutile sentire
il nostro
goccia d'oceano.
Ogni anima
per vincere
gigante
distruttivo
d'etnica minoranza
in impari
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7851 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 7651 al n° 7680.
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