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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 360’957Autori attivi: 7’475
Gli ultimi 5 iscritti: Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum - Daniele Alimonda - Gaetano J |
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Le 7851 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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| ...Nascosto tra questi giornali
che sono tutti uguali
il freddo pungente della notte sente...
lì sulla panca con la sua faccia stanca
la bottiglia unica amica
di una vita di stenti e di fatica
è morto come uno straccio senza un caldo
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| Tatuaggi smunti
su corpo abbandonato,
i tuoi sogni
raccontano una vita
e celebrano osceni
una morte
fatta di coltello
e di alcolico silenzio;
hai lasciato
i tuoi vent'anni
sul bordo d'una strada
nel mezzo della notte,
e altro non
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Si colora
questo banchetto
d'avanzi lasciati
poco dopo buttati.
Mani africane
consumano unghie
rovistano terra
dove sfortunatamente sono nati.
Macchie di vino
accompagnano un dito
solitario nel bicchiere
è avanzato da bere.
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Gioia nel vedere
piccoli piedini scuri
correre su vecchi ciottoli
alla scoperta di un mondo
fatto anche per loro.
Non ci sono barriere
che impediscano la felicità,
non ci sono...
niente
che loro non possano godere.
Piccoli piedini
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perché piangi, fratello
hai terre intere da esplorare
e chilometri sterrati
per la maratona dell'acqua
hai soli che incendiano
deserti, nel crepuscolo
e nelle albe di giorni
tutti da sudare
perché piangi, fratello
ti offrirei la spalla
se
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Zima |
01/06/2008 18:59 | 2348| |
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Il nero è il colore che a tutti non piace,
mettiamo del latte nel nero caffè,
mettiamo una luce nella stanza che è buia,
cerchiamo la luna nelle notti più nere e
mettiamo l’amore nell’anima vuota.
Cercando da sempre
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Ruscello di lacrime
rumore assordante
accompagna anime sole.
Divisi da etnie diverse
Bronzo e Avorio.
Ma un rosso vermiglio
pulsa e scorre dentro.
Stesso colore
stesso calore
stesso odore...
acre.
I tuoi occhi
come i miei
veri,
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Mi stringe la mano
ogni mattina,
mi accompagna davanti alle vetrine dei negozi,
per le strade fra la gente,
dentro i bidoni dell'immondizia,
negli sguardi da fuori,
nei crampi della fame,
nell'odore dei vestiti,
molto spesso non so come
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Stefan |
01/06/2008 10:07| 1283| |
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Chiaro
scuro
latte
fondente
la cioccolata
se vuole
comunque
ti caria un dente
bambini
come cremini
per mano
avanzano piano
attraverso un mondo
di niente
dove
il colore della gente
è indifferente
se non
per il sapore
amaro
del
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Vorrei entrare nel tuo mondo senza rumori
per sentire la tua musica
vorrei ballare con te nella stanza buia che è il tuo mondo e
imparare i passi della tua danza.
Vorrei guardare il cielo con i tuoi occhi.
Vorrei ridere come fai tu e
riscaldare
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Oggi mi sono svegliata,
ho toccato il ventre,
dove una volta
tenero s'annidava
quel palpito innocente
che sotto il sole,
impietoso
si spense,
e l'ho trovato molle
di vizi
Povera, fra tuberi
e grani di sale
potevo ancora
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”Ascolta, bimbo bianco,
sono un bambino nero.
Sapessi, fratello,
che fortuna tu hai
perché spendere puoi
tanti e tanti soldini
per leccornie e giochini.
Se pensassi anche a me
che non faccio capricci e non cerco sfizietti,
solo un poco di
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Dolce e disperato blues
la voce roca di tuo padre
s'alzava forte dalla stiva
e come una corda in tensione
spaccava il timpano dell'emozione,
pareva un canto di sirena
ad accompagnare il ritmo del cuore
e la speranza di una vita diversa
di quel
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Kak |
31/05/2008 11:43| 1032| |
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Mani per gesticolare,
piedi per camminare.
Occhi per ammirare,
orecchie per ascoltare.
Mio caro fratello nero,
non è sempre stato vero.
Mani chiuse nei pugni tremanti,
piedi allenati in una corsa disperata,
per tenere lontana una violenza
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Sopruso e fame
accompagnarono tra l'onde
un sorriso intinto d'Africa
a sognare il futuro;
tra Scilla e Cariddi
d'un becero razzismo
ed ipocrita buonismo,
c'ancor più t'offende,
piangi diafane illusioni
d'un mondo vuoto
che quel
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| Occhi grandi lucenti
imploravano amore
e un cuore pulsante
non può
far finta di niente
ho scalato distanze
per strapparti
alle mosche ronzanti
all’acqua fetente
al tanfo danzante nell’aria
che portava malore
- malaria -
sognavo per
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Apache |
31/05/2008 08:25| 1504| |
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| Martorizzato,
spezzettato,
disseminato nel mondo,
osservi il futuro
empio di grande dolore.
Ascolti il tuo popolo
e non lo distingui più,
non ha più colore
per gli occhi della pace.
Gli orientali vivono ad oriente
gli
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| Trema la mano
Trema il mio cuore
Quanta paura
Che sia un errore
Se avessi saputo
Ti avrei salutata
Se solo potessi
Mia bimba adorata
Non ti avrei mai permesso di uscire
Adesso né vivi
Ne vuoi morire
Il tuo diario conosco a
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| Avevo pensato ad un fiore,
svanisce il profumo e il colore.
Un dono, momento gioioso, da sempre,
ritempra il cuore e la mente,
ma due righe attraversano il tempo...
E rimangon serrate nel petto.
Vera, una lacrima,
scende sincera;
non
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| Un gratta e vinci consumato
parlava della tua speranza,
una nuova esistenza nascosta
nel sogno di un’ alba nuova.
Lo stringevi nella mano
con la rabbia
di chi vuole cambiare
panni laceri.
La tua disperazione
uccideva il tuo stesso dolore,
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| Ho attraversato mari,
come bestie ammassati,
per inseguire un sogno.
E un uomo sorrideva
indicando oltre il confine:
” guarda, figlio mio l'avvenire”...
Raggiunsi questa terra
perseguitato da angeli maligni
e con la morte a fianco.
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| Non puoi parlare,
non puoi rinunciare,
il tuo dovere
è quello di accettare.
Gli altri decidono per te,
piccola schiava del tuo re.
Accomodati
su quel candido lenzuolino bianco
adagiato sul duro banco
di una scuola elementare,
che...
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| Generazione malsana
madre di violenza
custodita in giovani grembi
di autori ignari.
Grido immaturo
di una società malata.
Gesti incomprensibili
di bambini adulti.
Società povera,
società gemente.
E' un grido di speranza
poiché amante
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| E' argomento complicato
e se ci penso mi manca il fiato.
Se pur giovane e solare,
di cose ne avrei molte da raccontare,
e se scrivo di getto
è perché premono nel mio petto.
La mia è storia di tanti
e ricordo bene che ha portato solo pianti.
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| Lo chiamavano Villon e non era poeta
ma studente des Lettres nel quartiere latino,
di madre casalinga e padre operaio
entrambi immigrati, ma lui parigino.
Per restare a Nanterre faceva di tutto
lo sguattero, l'interprete, il traduttore
e non
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| triste oleandro che più
non hai bagliori,
troppe lacrime strappate dai tuoi rami,
anche tu martire,
crocifisso dalle fobie di uomini avvinghiati,
non toccherai più brezze
in piazza tanti volti espongono la faccia,
vestiti di
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| La fantasia al potere
dicevano i compagni
giorni di lotta
e giorni di gioia
era stata una scintilla
divenuta presto fuoco
la colonna sonora
delle musiche più belle
era un dolce inno
d'uguaglianza e libertà
e senza far
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| Muri di graffiti
contro l’ordine e la disciplina
d’una borghesia opulenta e ceca,
muri umani
contro il potere ed il danaro
di classe ricca ed indifferente.
Avete chiuso la nostra casa
chiudendo la porta alla nostra mente,
al grido nostro avete
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| Se puoi,
senza frenesia,
nel giorno di Natale,
manda un tuo sguardo
dietro al freddo vetro
che divide la tua libertà dal loro sogno
Osserva fuori
il silenzio colorato della natura;
vedi gli alberi l'erba
e tutto intorno immobile,
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| [b]Parole, parole, parole;
parole scivolose
su lingue preparate
che han leccato quintali di dita
quando pagina fosse finita.
Parole, parole, parole;
parole rabbiose
fra denti serrati
che han morso bestemmie a fatica
quando alba sarebbe
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| Enigmi scolpiti
su templi di pietra
cancellati dalla
furia di un Dio;
Miseria ferita a morte
dalla violenza
di una Madre impazzita.
Acqua sporca di sangue,
insudicia
la sofferenza e la dignità
di un popolo.
Occidentale
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7851 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 7621 al n° 7650.
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