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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Gli ultimi 5 iscritti: Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum - Daniele Alimonda - Gaetano J |
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Le 7851 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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in cavità di vento astrale, squilibri
fecondano pensieri,
nel breve viaggio di una luna
disattivano occhi senza età
opache le ore del ritorno,
come specchi silenziosi
storpiano domande ai sogni
giostre fuori strada danzano di
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Carne fresca
da mandare al macello
ancor memori
della gioia infantile
guardano increduli
il futuro che avanza
inconsci si piegano
alle forche caudine
della trama sottile
che lenta li avvolge
sale una lacrima
umiliata e repressa
mentre per
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genesi di tante razze umane
amalgamate da libertino impero
rapide scalate e follie moderne
fragili radici nel grembo delle iene
libertà... che statua inneggia
al pellegrin che nel vederla osteggia
sicur di trovar posto in quell'immenso
ma
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Immagino la soddisfazione nei tuoi occhi,
o Marte dio della guerra
nel vedere quegli uomini sciocchi
combattersi in terra.
E tu dall'Olimpo che ridi,
vedendo quel sangue che scorre
ma perché non decidi
che la fine sia giusto porre?
Vedo
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Polvere di mondo
sbriciolato
e di speranza.
La polvere
che copre
i nostri colori,
le nostre lievi sfumature,
è posata
dalle parole,
senza significato,
di chi le blatera.
È cenere
deposta sgretolando
nobili princìpi
fatti
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| Essere
ma in un mondo
meno monotono
in un mondo
meno spinoso
in un mondo
meno impolverato d'inedia
in un mondo
meno ingolfato dall'odio
dall'ignoranza
in un mondo
meno retorico
più disponibile all'amore
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| languido lo sguardo
perso a rimirar l'eterne angosce,
sterili menzogne
inventate al nuovo giorno,
come viso di un clown
prestato a ignoti amori
saluto vecchi vicoli derisi,
esasperati e ciechi
ad aspettare antiche albe,
la lucciola stanca di
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| tuo padre se ne andava
all'osteria
tua madre lavorava
a maglia
e io ragazzo giocavo
ai cow- boys
coi tuoi fratelli
la minestra che mangiavate
aveva sempre lo stesso sapore
- avvertivo dall'odore
da una cucina mai ordinata
e incolta era
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| Cu ttùtto chélla
ca succère a càsa llòro
'a gente do paése nun ava ca penzà
Ca fàccia 'e cuórno
e sènza scuórno
s'impicciàne
e chella ca nun sa
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| Timida entrata nella stanza parlante,
mi aspettano due occhi dietro un paio
d'occhiali imbrattati. Sguardo assente.
Mi dica. Io? Un attimo d'imbarazzo,
nel frattempo l'altro si mette comodo
nella sua poltrona profonda.
Mi agito sulla sedia dura,
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Ormai non è che spazio
destinato al macero,
probabilmente...
Come quell'immondizia
che ci fotte l'anima
subdolamente...
Giorno a sp (i) azzare giorno,
una delusione sull'altra:
"reato consumato"...
Chi ce la
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Volevi conoscere la bellezza di un amore,
e non era solo sesso quello che cercavi tu,
fragile anima di un quartiere sgradito.
Non erano solo soldi, clienti o tacchi alti,
ma il profumo di una vita normale.
Chissà se loro capivano
il tuo
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il solito semaforo
ogni giorno...
...rosso!
ti avvicinavi
tendevi la piccola mano
ma il tuo sguardo
mai s'incontrò col mio!
orgoglio grande cuore
batteva nel tuo petto!
con grande maestria
quell'euro quotidiano
in tasca poi
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| Ora la mia esistenza sta scivolando in una libera caduta
verso uno scuro luogo pieno del niente della vita...
La sento perdersi via via
consumarsi come legna che arde fino a lasciare solo polvere.
Sottomesso dal pazzo giudizio di un sistema
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| Non chiamatelo gay,
soffrirà anche lui,
uomo di catene
spezzate dai malvagi, sai.
Non bruciate i suoi sogni,
la sua libertà,
sorriso triste e incompleto
di ciò che oggi non va.
E chiamatelo amico,
e abbracciatelo
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Nelle tenebre della notte
dei fari spuntan all'orizzonte.
Non si ferma corre, corre...
E' un attimo.
Sbanda...
Frenar a nulla e valso...
Eri allegro felice sì
Ma io...
Io che centravo...
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Sei lì sola
Seduta in quella bianca stanza
davanti ad una nuda finestra
con uno sguardo di speranza
e gli occhi velati da un aria funesta.
Vaghi con la mente
sciogliendo il cuore da quel laccio
tutt'altro che opprimente
pensando ad un
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Ecco è giunta l'ora
di lasciare questo mondo.
È un attimo...
Si chiudon gli occhi.
L'ultimo sussulto.
E poi le tenebre del buio...
Ma grazie a te
continuo ad essere.
Guardo a mezzo dei tuoi occhi
Amo attraverso il tuo cuore
le tue
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Mentre cammino
Per queste buie vie
Il gemito d'un bambino
Odon l'orecchie mie.
All'acqua e al vento
Corpicino denudato
Sopraffatto dal tormento
Strilli a perdifiato.
Eccoti...
Sei solo, abbandonato...
No piccino mio, pianger non devi
Or che
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L'insolente diritto è mio! Non posso tacere
lasciando dentro l'irresistibile bisogno di farla uscire:
l'ultima parola! Mai la cederei a qualcun altro,
non mi faccio massacrare.
Ce l'ho nell'anima, è giusto cosi. Il mondo deve
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Ancora bambine
già signorine
trucchi e belletti
ciprie e rossetti
nella bellezza
sta la ricchezza
stimoli e azioni
in materne ambizioni
mire precise
seguon decise
per il successo
tutto è concesso
suonan la parte
di semplici e
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| ricordo il buio della stanza
il bacio della buona notte di mia mamma
e poi
il silenzio
il sibilo del vento
le stelle fuori dalla finestra illuminavano
il cielo a festa
e la luna con il suo bagilore
vegliava dall'alto il mio sonno
e poi
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| Immobile
non mangio
non bevo
non respiro
Immobile
sperando che nessuno si accorga di me
sperando che qualcuno si accorga di me
Immobile
e la vita scorre
e non la vivo
Immobile
in questo letto d'ospedale
guardando ciò che non
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| Ti guardano
come fossi solo vecchia carne
Ridono
di ciò che diverranno
Non sanno
che tu sei memoria
saggezza
dolore
Non immaginano
che il tuo corpo fu più forte del loro
che il tuo cuore stanco batte d'amore
che la tua mente
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| Nella profonda notte
una chitarra suona
e una voce
quel suono accompagna
con poche ma vere parole.
D'un tratto la voce s'arresta:
ascolta i battiti
di un cuore che soffre.
S'innalza... ora triste, ora soave,
da singhiozzi soffocata.
Di nuovo
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| non confondere il tuo cuore
con una macchia di vino.
si è spenta la luce
e sdraiato in una piazza sporca
qualcuno ride delle gravità della vita
con il vento tra i capelli.
cosa resta di quello che compri
quando scopri la tua
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| Ieri
11 settembre
alla notizia di quell'orrore il mondo si è fermato
Adesso tutti ricordiamo
cosa stavamo facendo quel giorno a quell'ora.
Attoniti con il fiato sospeso
abbiamo avuto paura.
No
ai seguaci di quelle religioni
che vogliono
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| Che tempesta
ha scatenato
il destino di una 'legge'
la speranza va in fumo
annegando lassù nel cielo
quel piacere di alcune ore
dedicate con cura affanno
a far crescer fiorellini
in quel campo assorbiranno
acqua proveniente
dall'unica
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| Sangue di tanti innocenti
migliaia di persone
un'ecatombe.
Una ferita ancora aperta.
La mia anima
lacerata dal ricordo
di tanto orrore.
Orrore di essere uomo.
Questa umanità
che non impara.
Nessuna tregua
in qualsiasi era.
In
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| Occhi spenti
che guardano e non vedono
rinnovano paure
che vorrebbero essere dimenticate.
Come cuccioli
si rintanano nel loro mondo
a contare a soffrire
momenti che altri
inutilmente cercano di capire.
Urla deliranti
fendono l'aria
come
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| In silenzio sei vissuto
così te ne sei andato
ogni tua canzone
era una poesia
privo di apparenza
eri quel che eri
non sapevi pose
ed ignoravi la finzione
lungo le tue note
han volato tutti i cuori
ti si leggeva in viso
l'introversa
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7851 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 7501 al n° 7530.
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